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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

giovedì 5 novembre 2009

Genoa-Lille 3-2: Dal Paradiso all'Inferno... e ritorno!

All'ultimo respiro Il Genoa mette sotto il Lille per 3-2. Sotto il diluvio. Come nelle più epiche delle battaglie. L'eroe si chiama Beppe Sculli. Ma l'esercito che è al suo fianco brilla per cuore, coraggio e capacità. Avanti per 2-0 grazie a Palacio (15') e Crespo (58') i padroni di casa commettono l'errore di non chiudere l'incontro. Il Lille, avversario mai domo, approfitta di un momentaneo calo di ritmo dei padroni di casa per agguantare il pari. A pensarci sono due neo-entrati: Frau (75') e Gervinho (85'). Nonostante la doppia batosta il Grifone si rialza con fierezza e, sospinto da una tifoseria davvero incredibile, ottiene il meritato successo al 92' con un preciso diagonale di sinistro di Sculli. Ora la qualificazione ai sedicesimi resta più che mai aperta.

In campo – Ancora orfano degli infortunati Amelia, Juric e Criscito, Gian Piero Gasperini propone un 4-3-3 con Moretti e Biava centrali, Zapater in cabina di regia a fare di necessità virtù e un tridente di assoluta sostanza: Palacio, Crespo e Palladino.
Con la retroguardia da reinventare a causa degli acciacchi occorsi a Plestan, Chedjou e Debuchy, e lasciati a casa il capitano Mavuba e Hazard in vista del Bordeaux, Rudi Garcia conferma il canonico 4-3-3 con Rami difensore centrale, il gigante Dumont tornato a centrocampo in mediana e linea offensiva composta da Aubameyang, Vittek e Obraniak.

Si gioca – I Dogues, presentatisi imbattuti in Europa League, reggono le primissime spallate e scuotono l'area di Scarpi con iniziative di Beria, Aubameyang e Vittek. Al quarto d'ora però il Genoa passa: percussione centrale di Palacio servito da Zapater e pregevole esterno destro. Al 28' l'autore del goal serve un pallone delizioso a Crespo filtrato nei sedici metri. Botta convinta ma leggermente alta. Il Genoa cresce. Al 37' un tiro-cross di Modesto e un tiro di Palladino fanno venire i brividi ai francesi che, un minuto dopo, osservano ad occhi sbarrati un diagonale di Crespo fare la barba al montante mancino di Landreau.
La ripresa comincia con un braccio di ferro nella zona nevralgica del campo. Al 55' Crespo si divora il secondo goal più facile della storia. Ma per riempirsi la bocca di dolcezza all'argentino basta attendere tre minuti: assedio nell'area piccola di Landreau, Biava viene respinto sulla linea, l'ex-interista prima viene fermato dal palo e po da terra spinge la sfera oltre la linea bianca. Garcia richiama Balmont e Aubameyang per Gervinho e Cabaye Al 70' è Palacio sfiora il palo con un destro ad incrociare da posizione defilata ed è ancora lui a vedersi respingere un bolide dal portiere al 73'. Nell'azione seguente Emerson impegna Scarpi che alza in angolo. Dal corner il neo-entrato Frau accorcia le distanze. A questo punto Gasperini inizia la sua personale rivoluzione sostituendo Modesto, Crespo e Palacio con Sokratis, Sculli e Figueroa. Il Grifone ora appare in affanno ed all'85' un'altra forza fresca, Gervinho, buca Scarpi per la seconda volta con la complicità di una deviazione di Tomovic: 2-2. Ma il Grifo non smette di crederci, spalti compresi. La pressione sale e, al 92' l'onnipresente Palladino serve Sculli a destra che, in diagonale, realizza il più prezioso dei goal.

La chiave – Gasperini schiera una formazione combattiva dietro e con il coltello ben affilato tra i denti. La strategia, seppur prevista anche da Garcia, è svolta con assoluta diligenza. Velocità e tecnica hanno la meglio sulla fisicità e la grinta transalpina. Quando poi la stanchezza ci mette lo zampino, sono il cuore e la freddezza di Sculli a far toccare il cielo con un dito.

La chicca – Al 92' con la pressione a mille Palladino vede Sculli liberatosi a destra, passaggio calibrato per l'attaccante calabrese che prende la mira e calcia in maniera impeccabile. E' il 3-2 che riapre le chances di qualificazione ai sedicesimi.

Top & Flop – Palladino è straripante ogni volta che viene chiamato in causa. Nota di merito anche per Palacio. L'argentino quando alla classe e alla disciplina unisce l'istinto diventa letale. Non a caso è a un suo improvviso accentramento prende sostanza l'1-0 del Genoa.
Rami-Beria, la coppia centrale arretrata del Lille appare troppo spesso a disagio davanti alle incursioni genoane. Se allunghi la lista degli assenti per infortuni con scelte legate al turn-over allora la vita te la complichi da solo. E’ l’errore principale commesso da Rudi Garcia.

TABELLINO:
GENOA-LILLE 3-2
MARCATORI: 15' Palacio (G), 58' Crespo (G), 75' Frau (L), 85' Gervinho (L), 90'+2' Sculli (G).
GENOA (4-3-3): Scarpi 6; Tomovic 6.5, Biava 7, Moretti 6.5, Bocchetti 6; Rossi 7, Zapater 6.5, Modesto 7 (dal 78' Sokratis sv); Palacio 7 (dall'84' Figueroa sv), Crespo 6.5 (dall'80' Sculli 7), Palladino 8. A disposizione: Russo, Esposito, Milanetto, Mesto. All. Gasperini 7.
LILLE (4-3-3): Landreau 6; Vandam 5.5, Rami 5.5, Beria 5, Emerson 6; Obraniak 7, Balmont 6.5 (dal 61' Gervinho 7), Dumont 6; Aubameyang 6 (dal 61' Cabaye 6), Vittek 6.5, Touré 6 (dal 72' Frau 7). A disposizione: Butelle, Souquet, Salibur, Souare. All. Garcia 6.5.
ARBITRO: Nijhuis (Olanda) 6.5.
AMMONITI: Morettti (G), Zapater (G), Vandam (L), Sculli (G), Beria (L), Landreau (L).

[Articolo per Goal.com del 5 novembre 2009]

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