Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Copertina

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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 25 aprile 2010

Promossi & Bocciati di Genoa-Lazio 1-2: Palladino manda in campo il suo avatar, Floccari si toglie il gusto del goal dell'ex

Pagelle di Genoa-Lazio, gara terminata 1-2 a favore degli ospiti bisognosi di punti salvezza. Rossoblù in vantaggio con Palacio dopo 8' ma laziali che ribaltano il risultato a proprio favore grazie a due ingenuità della retroguardia di casa che consentono a Dias di pareggiare al 25' e a Floccari di portarsi sul 2-1 al 32'. Traversa di Rocchi. Nella ripresa espulsi il tecnico Reja per proteste e Bocchetti per doppia ammonizione.

Floccari: Ex di lusso con il vizietto del gol. Lotta e dimostra di ricordarsi a meraviglia come prendere le misure ai suoi ex-compagni. Protagonista di ogni azione offensiva biancoceleste, si rivela anche prezioso uomo-assist. Chiedere a Rocchi (voto 6) a cui al 37' solo l'incrocio impedisce il centro personale. Voto 7.5.

Palacio: 3 gol in 2 gare, l'ultimo stavolta con un diagonale destro da oltre 20 metri dopo 8'. Corre e costruisce molto ma perde anche tanti palloni a causa di un'eccessiva confidenza. Già diffidato, nella ripresa rimedia un giallo che gli farà saltare la trasferta di Bari. Voto 6.5.

Dias: Nonostante sia un difensore sigla la rete del pareggio con un'incornata da attaccante puro che sorprende tutti i rossoblù. Gioca con raziocinio badando al sodo. Voto 7.

Muslera: Puntuale ad allontanare le minacce che Palladino & co. gli confezionano nei suoi sedici metri, nulla può sul vantaggio a freddo dei padroni di casa. Non sarà stilisticamente impeccabile ma compie il suo dovere in maniera efficace. Voto 6.5.

Biava: Occhi lucidi per l'emozione di ritrovare i suoi ex-tifosi, ma nervi saldi a svolgere in maniera diligente i compiti assegnati. Grande professionista. Voto 6.5.

L'avatar di Palladino: Non rende onore al "Palla" autentico, oggi probabilmente impegnato altrove. Prestazione svogliata, e a tratti indisponente, saltuariamente inframezzata da qualche lampo di classe. Voto 4.5.

Acquafresca: Non pervenuto. Voto 5.

La difesa genoana: Non perde occasione per confermare il proprio spirito autolesionistico. Anche oggi offre il peggio di sé subendo segnature per amnesie talvolta imbarazzanti che neppure l'atavica assenza di un centrale di ruolo riescono a far giustificare. Voto 5.

Bocchetti: Si fa espellere per doppia ammonizione proprio quando la sua squadra avrebbe bisogno di andare al massimo delle sue potenzialità per dare un senso ad una tipica gara di fine stagione. Voto 4.5.

Reja: Nonostante sia il tesserato con maggiori primavere presente sul prato del Ferraris, riesce a farsi cacciare dall'arbitro Morganti per un eccesso di proteste. Noi facciamo finta di dimenticarcene e, considerando il lavoro fatto da quando è arrivato alla corte di Lotito, lo promuoviamo lo stesso. Della serie: quando i pomeriggi zuccherosi contagiano anche i giornalisti... Voto 7.

[Articolo per Goal.com del 25 aprile 2010]

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domenica 18 aprile 2010

Promossi & Bocciati di Sampdoria-Milan 2-1: Storari batte Dida, Pazzini pesca la magia

Pagelle di Sampdoria-Milan, gara che i blucerchiati fanno loro per 2-1 grazie a un grandissimo colpo di testa di Pazzini in pieno recupero su cross dalla destra di Mannini. In precedenza il vantaggio di Borriello (20') veniva pareggiato da un calcio di rigore conquistato e trasformato da Cassano al 54'. Nell'occasione Bonera è stato espulso per fallo da ultimo uomo proprio su Fantantonio. Con quest'ennesima vittoria la Samp fa un importante passo avanti in zona Champions League.

Pazzini: Anche quando non gioca all’altezza delle sue migliori prestazioni alla fine estrae dal cilindro la magia che vale il prezzo del biglietto e di un’intera stagione facendo fare una figuraccia a Thiago Silva, sino a quel momento il miglior difensore rossonero (Voto 6). Stre-pi-to-so! Voto 7.

Cassano: Al 37' una sua girata per poco non vale il pari. Solita classe cristallina, fantasia e ancora più convinzione al momento di proporsi alla conclusione a rete. Proprio questi suoi movimenti sotto porta gli consentono di guadagnarsi il rigore che gli dà la chance di andare ancora in goal. Voto 6.5.

Storari:
Una parata che può valere un sogno, quella a botta sicura di Gattuso (Voto 6). Essenziale. Voto 7.

Dida: Si salva d'istinto e di fortuna su Cassano, di bravura su Lucchini per poi arrendersi di fronte all’irruente finale dei padroni di casa. Sino a quel momento fa il suo lavoro in maniera non stilisticamente ineccepibile ma, quel che più conta, con effetti assolutamente positivi per i suoi colori. Voto 6.

Seedorf: Colonna insostituibile di una squadra alla quale la classe dei singoli non manca è fra i migliori sino a quando energie e lucidità lo sorreggono. Voto 6.

Borriello: Un goal dopo 20 minuti con un'inzuccata da fermare il fiato. Poi tiene il campo in maniera pragmatica. Nella ripresa la gabbia difensiva blucerchiata ne limita notevolmente la virulenza. A metà ripresa è poco preciso al momento di scoccare un diagonale ghiottissimo. In campo con lo status di diffidato rimedia una sciocca ammonizione per proteste. Voto 6.5.

Poli: In quella che è la squadra-rivelazione della serie A lui è probabilmente la sorpresa più bella. Capacità tecniche e tattiche davvero di buon livello e personalità che è garanzia di un futuro eccellente. Gioca bene e sfiora il goal con un tiro a fil di palo dopo un quarto d'ora di gioco. Bravo davvero. Voto 6.

L'avatar di Ronaldinho: Gioca tanti palloni ma spesso perdendosi in funambolismi che poco servono all’attuale causa rossonera. E’ sfortunato in occasione di una girata alla mezz'ora della ripresa, ma almeno l’impegno – soprattutto quando il Milan si trova in inferiorità numerica - non gli manca. Voto 6.5.

Mancini: Al 23' riesce a fallire un rigore in movimento a porta vuota che avrebbe potuto dare una direzione precisa al match. Prestazione sufficiente ma senza veri acuti degni di un campione del suo lignaggio. Voto 6.

Bonera: Al 52' atterra in area l'ottimo Cassano venendo espulso e regalando il penalty del pareggio ai blucerchiati. Sino al provvedimento di Rizzoli dimostra patire in maniera eccessiva le puntate offensive avversarie. Voto 4.

Beppe Marotta: Bravissimo nel trovare e mettere insieme una formazione che vince divertendo e divertendosi. Molti chiacchierano ma lui, anche grazie a una maggiore autonomia finanziaria, ha dimostrato come vanno costruite solide basi per un progetto ambizioso. A cominciare dalla scelta di mister Delneri (Voto 7). Geniale e unico nel suo genere. Voto 8.

La tifoseria doriana: Riempie finalmente di entusiasmo e supporto ai propri colori un Ferraris carico di sogni e aspettative. Se la gradinata sud che fa il proprio dovere non è una novità, lo è il costante apporto di ogni settore. Voto 10.

[Articolo per Goal.com del 18 aprile 2010]

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sabato 17 aprile 2010

Queens Park Rangers-Cardiff City 0-1: Ledley spinge i Bluebirds ai play-off

Un goal di Joe Ledley a 10 minuti dal termine consente al Cardiff City di espugnare Loftus Road e ottenere un biglietto per i play-off. l Queens Park Rangers, scesi in campo con l’undici vincente col Crystal Palace ad eccezione di Simpson al posto dell’infortunato Stewart, hanno disputato una buona gara.

Il City giunge a Londra per conquistare il passaggio nei top six e ci riesce con una gara accorta e premiata dal maggior bisogno di punti. I padroni di casa, ormai vicinissimi alla salvezza, sono propositivi per gran parte del match sfiorando il vantaggio in più occasioni con l’impreciso Priskin (6) e con il più abile Taarabt che (18) vede sbattere sul palo destro una sua violenta conclusione da 25 metri. Nel complesso la gara scorre piacevolmente e gli ospiti, seppur avari di conclusioni nello specchio della porta, dimostrano di avere tutte le qualità per meritarsi un posto importante nella storia di questa Championship.
Nella ripresa Priskin e Gerrard si divorano occasioni incredibili, ma il livello della sfida resta elevato anche sotto il profilo dello spettacolo. All’80’ il goal-partita di Ledley che, di testa da pochi centimetri, trasforma in oro un bell’assist di Kennedy. I padroni di casa provano a sfruttare gli ultimi minuti per riacciuffare il risultato. L’impresa sembra alla portata di Cook all’86’ su suggerimento di Taarabt, il suo tiro a botta sicura trova però il disperato intervento di Marshall a salvare il risultato.

QUEENS PARK RANGERS: Cerny, Ramage, Leigertwood, Buzsaky, Gorkss, Faurlin, Simpson (Cook 83), Ephraim (Parker 85), Tosic, Priskin (German 90), Taarabt.
SUBS NOT USED: Vine, Hill, Oastler, Putnins.
BOOKINGS: Ramage, Taarabt.
CARDIFF CITY: Marshall, McNaughton, Kennedy, Whittingham, Bothroyd, McPhail, Burke (Etuhu 67), Gerrard, Ledley, Blake, McCormack (Chopra 63).
SUBS NOT USED: Gyepes, Capaldi, Enckelman, Matthews, Wildig.
GOAL: Ledley (80).
REFEREE: Mr. M. Oliver.
ATTENDANCE: 12.832 (1.613).

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sabato 10 aprile 2010

Crystal Palace-Queens Park Rangers 0-2: Buzsaky e Gorkss regalano la salvezza agli Hoops

I Queens Park Rangers ottengono una vittoria fondamentale in casa del Crystal Palace al termine di un derby ad alto tasso di adrenalina. Buzsaky (11) e Gorkss (60) firmano lo 0-2 decidendo una gara che premia la formazione più ordinata tatticamente e più tranquilla al momento di affrontare i momenti-chiave.

Neil Warnock torna a Selhurst Park rivoluzionando l’assetto del QPR con Buzsaky e Priskin dal primo minuto, il ritorno di Cerny a difesa dei pali dopo la fine del presito di Ikeme e l'esordio del serbo Tosic. Un solo cambio per il Crystal Palace di Paul Hart rispetto alla formazione vincente contro il Preston North End: Butterfield al posto di Ertl.
Stewart subito k.o. dopo un durissimo scontro con Andrew. Al suo posto entra Simpson. All’11 Buzsaky porta in vantaggio i suoi scagliando un destro a fil di palo da una ventina di metri. Ospiti ancora alla conclusione con un’azione Leigertwood-Simpson spentasi tra le braccia di Speroni. A metà tempo anche Andrew risente della botta subìta ad inizio gara e deve lasciare il campo a Clyne. Al 25’ Buzsaky calcia alto dalla distanza. Padroni del gioco sembrano essere gli Hoops ma le Eagles vanno vicini al pareggio dopo la mezz’ora: prima con un corner dalla destra allontanato provvidenzialmente da Faurlin sulla linea bianca, poi (36’) con uno splendido sinistro di Hill da una dozzina di metri deviato in tuffo da Cerny.


Ripresa senza ulteriori novità nei ventidue in campo. Al 57’ un destro ad incrociare di Danns sfiora il montante sinistro a portiere battuto. Sul rovesciamento di fronte Priskin spara sopra la traversa da posizione decentrata. Novità nel Palace: fuori Butterfield, dentro Lee. Allo scoccare dell’ora di gioco un corner dalla destra di Taarabt consente a Gorkss di eludere la marcatura di McCarthy incornando alle spalle di Speroni il pallone dello 0-2. Al 67’ Ancora Danns al tiro ma la presa di Cerny è facile, poco dopo Ephraim calcia debolmente una palla invitante graziando Speroni. Hart cambia ancora sostituendo Lee con Ertl. Ma i Queens Park Rangers sfruttano al meglio il doppio vantaggio riuscendo a gestire i ritmi della sfida. Al 77’ ancora Cerny vincente su botta di Scannell. Nel finale Simpson fiora la terza segnatura con un tocco sottomisura. Prima del triplice fischio c’è anche il debutto di Parker entrato per un positivo Taarabt.

Con questi tre preziosissimi punti il Queens Park Rangers porta a sei le lunghezze di distanza dallo Sheffield Wednesday terz’ultimo e battuto di misura a Middlesborough. Situazione ancora gravissima per il Crystal Palace che, dopo la penalizzazione di 10 punti dovuta a dissesti finanziari, rimane pericolosamente a un solo passo dagli Owls.

CRYSTAL PALACE: Speroni, Hill, Derry, McCarthy, Ambrose, Danns, John, Scannell, Lawrence, Andrew (Clyne 23), Butterfield (Lee 58 (Lee 70)).
SUBS NOT USED: Carle, Hills, Ertl, Davis, Mann.
BOOKINGS: McCarthy.
QUEENS PARK RANGERS: Cerny, Ramage, Stewart (Simpson 8), Leigertwood, Buzsaky, Gorkss, Faurlin, Ephraim, Tosic, Priskin, Taarabt (Parker 90+1).
GOALS: Buzsaky 11, Gorkss 60.
BOOKINGS: Tosic.
SUBS NOT USED: Putnins, Cook, Brown, Oastler, German.
ATTENDANCE: 16.642 (2.463).
REFEREE: Mr. N. Miller.

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venerdì 9 aprile 2010

Conosceregenova.it ha un nuovo servizio sms

Il portale conosceregenova.it, continua a crescere in maniera esponenziale. L’ultima trovata di Francesco Ristori, ideatore e deus ex-machina dell’ambizioso progetto internettiano, è quella di offrire a tutti la possibilità di comunicare attraverso l’invio di un sms che verrà pubblicato in tempo reale sul sito www.conosceregenova.it. Il numero da comporre è il 320.2041297 preceduto dal codice 801P. L'sms ha il costo di un normale messaggio in base al vostro piano telefonico e, oltre allo scopo di inviare saluti, ha soprattutto quello di poter segnalare qualsiasi cosa riguardi la città di Genova, problemi ed eventi compresi. In bocca al lupo anche a questa iniziativa.

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giovedì 8 aprile 2010

Il 'Dizionario del Football' ora anche in italiano! La mia traduzione per Termcat a disposizione degli appassionati di calcio internazionale

Da oggi il 'Diccionari de Futbol', il più importante dizionario calcistico reperibile su internet, ha anche la traduzione in italiano. L’ho redatta personalmente avviando così una collaborazione con Termcat - Centro di Terminologia Catalano, uno dei più importanti al mondo. Il dizionario - consultabile cliccando qui - oltre alla lingua madre e ora l’italiano, traduce ciascun termine in spagnolo, francese, inglese e tedesco. Questo strumento è rivolto agli appassionati di calcio e a tutti gli addetti ai lavori di questo sport. Ringrazio Jordi Bover i Salvadó e chi a Termcat ha reso possibile questo proficuo ed importante lavoro. Qui potete trovare il comunicato stampa relativo all'aggiunta, nel dizionario, della terminologia italiana.

Come spiegato nella pagina introduttiva del 'Dizionario del Football', i termini possono essere consultati in tutte e sei le lingue raccolte, tramite gli indici alfabetici posti nel margine sinistro, oppure introducendo direttamente la parola da cercare in una delle sei lingue nello spazio 'Cerca' posto nella parte superiore. In questo secondo caso i risultati includerano tutte le schede terminologiche che contengano la parola ricercata, sia nelle denominazioni sia nelle definizioni.

Termcat, come evidenziato nel suo sito ufficiale, mira a garantire la qualità e la disponibilità delle risorse e dei metodi di lavoro mettendoli in pratica nei settori pubblico e privato. Il Centro - la cui sede è a Barcellona - promuove la partecipazione e il coinvolgimento della società in tutte le sue attività. Inoltre, in uno scenario multilingue, mira a sviluppare la terminologia in lingua catalana contribuendone al generale progresso in tutti gli ambiti sociali.

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A. è partito

N.B.: Questo post ha senso solo dopo aver letto la prima parte che potete trovare QUI.

A. è partito in silenzio. Domenica scorsa. Era il giorno di Pasqua. Forse non il giorno peggiore per andarsene. Certamente uno dei tanti prematuri per farlo. A. non era un ‘amico’, nel senso letterale e consunto del termine. A. era di più: era una bella persona, occhi vispi, intelligenza sopraffina e una di quelle strette di mano che non si possono scordare. Spero solo che abbia avuto il tempo per riempire completamente la sua valigia. Dopo lo sgambetto del destino questo sarebbe stato il minimo dono che potesse meritare. Per l’ultima volta: buon viaggio, e che il tragitto ti sia stato lieve.


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sabato 3 aprile 2010

Genoa-Livorno 1-1: Boakye sbuca dall'UOVO ROSSOBLU, Tavano rovina la SORPRESA...

Fra l'emergenza condita da tensioni pre-derby e la disperazione da ultima spiaggia vince solo il rimpianto. 1-1 il risultato finale con un punticino a testa che non serve a raggiungere nessuno dei rispettivi obiettivi. Le reti maturano nella ripresa: Boakye in apertura, Tavano in chiusura. Gara che finisce tra i fischi della maggioranza dello stadio e i cori di stima da parte dei tifosi della Nord.

In campo – Consueto 3-4-3 per Gasperini che, con un'infermeria affollatissima, lancia in difesa Fatic tenendo in panchina Bocchetti, sistema Rossi interno mediano accanto a Milanetto mentre Suazo, unica punta centrale disponibile, viene schierato con Palladino e Palacio a supporto.
3-4-2-1 per il Livorno di Cosmi che recupera in extremis Rivas e Diniz piazzati in difesa insieme a Knezevic; in mezzo, con il confermatissimo Mozart, Prutsch viene preferito a Bergvold, davanti Pieri e Tavano giocano alle spalle di Lucarelli. Rubinho si presenta per la prima volta da avversario nello stadio che l'ha lanciato nel calcio italiano.

Si gioca – Al 9' Suazo e Palacio si smarriscono nei sedici metri. Nella circostanza l'honduregno si infortuna e viene sostituito dal diciassettenne Boakye. Il Livorno prova a sorprendere Amelia con una punizione di Rivas fuori misura. La gara si trascina fra molte imprecisioni. Padroni di casa più volenterosi ma in difficoltà a sviluppare il proprio gioco, ospiti che evidenziano i soliti problemi di manovra rifugiandosi spesso nel compito di ricacciare indietro gli avversari. Al 44' Boakye, destro a fil di palo, crea l'occasione più pericolosa dei rossoblù.
Ripresa senza novità fra i 22 ma con un'inversione di posizione tra Rossi e Fatic nello schieramento genoano. Dentro Bergvold per Prutsch. Al 50' Mesto crossa in area dalla destra dove l'esordiente Boakye controlla e batte al volo Rubinho siglando l'1-0. Con il vantaggio acquisito Gasperini rinforza il centrocampo inserendo Zapater per Palacio. Proprio Bergvold, al 56', non riesce ad approfittare di un incredibile regalo della difesa genoana consentendo ad Amelia di allontanare. Cosmi richiama il fantasma di Lucarelli per inserire Danilevicius. Si vede Tavano al 65', conclusione alta. Al 68' un suo corner insidioso dalla sinistra costringe Amelia a salvarsi non senza difficoltà. Ora il Livorno gioca prettamente in attacco con il Genoa ad agire di rimessa. Altro cambio fra gli ospiti: Bellucci per Moro. Al 75' Mozart offre un rasoterra debole, seguito da una rovesciata fuori misura di dell'ex-doriano. Il Genoa è in evidente crisi d'ossigeno e, all'88', il Livorno agguanta il pari con un tocco da pochi passi di Tavano su assist di Danilevicius. In pieno recupero Amelia rinvia addosso a Pieri con la palla che esce, l'ultima chance è per Palladino che spreca tra le braccia di Rubinho.

La chiave – Il Livorno ha il merito di non mollare riuscendo ad approfittare del calo di energie e di idee del Genoa. Centrocampo che, dopo lo svantaggio, diventa padrone del campo.

La chicca – Ricezione, controllo e tiro preciso con lacrime di gioia a incorniciare l'azione: si presenta così Richmond Boakye.

Top & Flop – Boakye esordisce con una rete preziosissima e con una prova molto positiva. Esce accompagnato da una standing ovation. Dall'altra parte Tavano gira al Grifone lo schiaffo ricevuto in settimana da un ultrà: suo il goal del pari. Pericolosi eccessi di confidenza per Knezevic. Lucarelli anticipa la scampagnata fuori porta passeggiando sul prato del Ferraris per meno di un'ora. Poi va a riposarsi in panchina.

TABELLINO:
GENOA-LIVORNO 1-1 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: 50' Boakye (G), 88' Tavano (L).
GENOA (3-4-3): Amelia 5.5; Papastathopoulos 6, Moretti 6.5, Fatic 5.5, Mesto 6, Rossi 6.5, Milanetto 6.5, Criscito 6.5; Palacio 6 (dal 55' Zapater 6), Suazo sv (dall'11' Boakye 7.5 (dall'81' Lazarevic sv)), Palladino 6. A disposizione: Scarpi, Bocchetti, Terigi, El Shaarawy. All. Gasperini 5.5.
LIVORNO (3-4-2-1): Rubinho 6; Rivas 6.5, Diniz 6, Knezevic 5.5; Raimondi 6.5, Moro 6 (dal 70' Bellucci sv), Mozart 6.5, Pieri 6.5; Prutsch 6 (dal 49' Bergvold 6), Tavano 7; Lucarelli 5 (dal 58' Danilevicius 6.5). A disposizione: De Lucia, Galante, Marchini, Pulzetti. All. Cosmi 6.5.
ARBITRO: Trefoloni di Siena 6.
AMMONITI: Mozart (L), Boakye (G), Amelia (G), Bellucci (L), Criscito (G).
RECUPERI: 2' p.t.; 5' s.t.

[Articolo per Goal.com del 3 aprile 2010]

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