Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Copertina

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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 31 gennaio 2010

Promossi&Bocciati di Sampdoria-Atalanta: Palombo è il migliore, male Tiribocchi e Chevanton!

Questi sono i protagonisti, in positivo e in negativo, di Sampdoria-Atalanta 2-0 decisa nel primo tempo da un destro al volo di Palombo al 36' e, prima dell'intervallo, da una girata da due passi di Pazzini.

Palombo: Catalizzatore e anima di questa Sampdoria sempre più sotto esame. Non è un caso che il vantaggio blucerchiato nasca da una sua superba invenzione. Il migliore in campo. Voto 7.5.

Pazzini: Festeggia la 200esima presenza nei campionati professionistici da par suo. Al 23' Consigli e Padoin gli annullano incornate al tritolo. Capìta l'antifona diventa implacabile prima del thè caldo mettendo l'Atalanta in cima alla classifica delle squadre a cui ha segnato di più: 6 volte. Voto 7.

Semioli: La sua ostinazione in occasione della palla conquistata e consegnata al Pazzo per la rete del 2-0 è la bella fotografia della squadra a cui appartiene. Bravo. Voto 6.5.

Tiribocchi: La torta e lo spumante sono in frigo per festeggiare i suoi 32 anni ma gli manca la candelina più scintillante: si muove molto ma conclude raramente. Al 65' viene sostituito dall'esordiente Amoruso. Voto 5.

Chevanton: Tanto fumo e poco arrosto. Un po' per merito dei suoi avversari, un po' per la sua leggerezza al momento di dover graffiare. Voto 5.

Padalino: Entra al 70' e riesce a farsi cacciare per proteste assolutamente inutili. Voto 4.5.

Il centrocampo bergamasco: Riflessi lenti e “organizzazione” spesso limitata a lanci colmi di speranza per gli attaccanti. Non è così che si costruisce una salvezza. Voto 5.

Delneri: Nonostante si presenti dopo aver conquistato 3 punti d'oro a Udine, i giudizi dei doriani su di lui sono condizionati dalla presa di posizione su Fantantonio. Lui in campo fa spallucce, guarda avanti e conquista la seconda vittoria di fila. Quando si dice la concretezza... Voto 7.5.

Il fantasma di Cassano: Il barese se n'è andato in viola. No è tornato. Anzi non ha mai neppure pensato di fare le valigie. La querelle delle ultime ore condiziona inevitabilmente l'atmosfera di un match a cui, comunque, non avrebbe preso parte. Protagonista sempre. Voto 8.

[Articolo per Goal.com del 31 gennaio 2010]

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sabato 30 gennaio 2010

QPR-Scunthorpe United 0-1: In caduta libera

C'è posto anche per Garry Thompson nell'attuale calvario dei Queens Park Rangers. Il 29enne esterno di Nigel Adkins si aggiunge ai numerosi predecessori liberi di spazzolare la rete londinese provandoci da pochi passi. Il goal che consente allo Scunthorpe di espugnare un Loftus Road trasudante delusione e rabbia giunge a un quarto d'ora dalla fine.

Mick Hartford presenta quasi lo stesso undici reduce dalle 5 sberle rimediate a Nottingham, unica eccezione è Stewart a rimpiazzare Vine. Sperare in una rinascita tecnico-tattica è esercizio di pura fantasia, ma rispetto alle recenti uscite i QPR provano almeno a dimostrare impegno. Tuttavia le rivoluzioni al ribasso degli ultimi tempi non aiutano certo a eliminare difetti conclamati. Al consueto balbettìo del reparto arretrato e alla leggerezza del centrocampo, stavolta a pesare ancor di più è la poca concretezza in fase conclusiva. L'oscar dello spreco va a Taarabt e Simpson. I due agiscono in coppia al 19' ma il tiro finale del marocchino s'infrange su una prodezza di Murphy. Prima dell'intervallo un tiro fuori misura di Togwell viene imitato pochi secondi dopo da Taarabt.

Ripresa che inizia con Gorkss ad impattare di testa da vicinissimo mandando la sfera oltre la traversa. Al 63' è Hayes, dal limite dell'area, ad avere l'occasione di colpire in maniera letale chiamando Ikeme a dar fondo a tutte le sue qualità. Al 75'però gli Iron passano comunque: dalla destra Hooper mette in mezzo un pallone invitante che Thompson controlla e spedisce in rete. I Rangers reagiscono come un animale ferito ma le occasioni capitate a Simpson, l'ultima delle quali davvero incredibile, alla fine hanno la stessa sostanza delle bombette a salve.

Per il QPR, vincente soltanto una volta nelle ultime 13 gare e con un'indecente incertezza societaria, la situazione inizia a farsi davvero pesante. Segno positivo invece per lo Scunthorpe che sembra aver trovato il passo giusto per posizionarsi in zone tranquille.

TABELLINO:
QUEENS PARK RANGERS: Ikeme, Leigertwood, Vine (German 75), Buzsaky (Balanta 80), Gorkss, Quashie, Connolly, Faurlin, Hill, Simpson, Taarabt (Cook 75).
SUBS NOT USED: Ramage, Stewart, Cerny, Ephraim.
SCUNTHORPE UNITED: Murphy, Williams, Togwell, Byrne, McCann, Hayes, Hooper (Forte 90), Thompson, Jones, Mirfin (Wright 46), Woolford (McDermott 46).
SUBS NOT USED: O'Connor, Lillis, Morris, Moloney.
GOAL: Thompson (74).
BOOKINGS: McCann.
REFEREE: Mr G Hegley.
ATTENDANCE: 13.105.

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martedì 26 gennaio 2010

Nottingham Forest-QPR 5-0: Pokerissimo Reds, Rangers in ginocchio

Ciò che resta dei Queens Park Rangers si scioglie al City Ground. Al Nottingham Forest è sufficiente meno di un tempo per mandare agli archivi la sfida ed agguantare momentaneamente in vetta il Newcastle. 5-0 il risultato finale di un match nel quale i londinesi sono parsi di una sconfortante vulnerabilità.

Nel primo tempo Earnshaw castiga i Rangers nello spazio di tre minuti: al 18' su punizione da fuori area e al 21' con un tiro nell'angolino sinistro su passaggio di Anderson. Poco dopo la mezz'ora è sempre lui a guadagnarsi un penalty dopo un contatto con Gorkss. Dal dischetto è poi l'ex-Blackstock a siglare il 3-0. La supremazia dei Reds è schiacciante. Gli ospiti, provano ad abbozzare reazioni comunque fini a se stesse.

Agli ospiti l'intervallo serve a suggerire gli ingressi di Ramage e Ephraim per Stewart e Faurlin. Non però a riordinare le idee. Quando la lancetta ha appena compiuto un giro Quashie chiama all'intervento Camp. Ma al 48' anche Cohen partecipa alla vendemmia con una botta dalla distanza sulla quale Ikeme fa poco più che da spettatore: 4-0. Ai Rangers resta comunque l'orgoglio. E' più grazie a questa spinta che per effettiva capacità di manovra che Connolly, Leigertwood e Taarabt arrivano alla conclusione. Il peso specifico delle due compagini risalta ancora di più al 78' quando c'è gloria anche per Perch; il difensore è lesto, sottoporta, a siglare il definitivo 5-0 contribuendo ad allungare a 19 la striscia di risultati positivi.

TABELLINO:
NOTTINGHAM FOREST: Camp, Perch, Morgan (Chambers 72), Wilson, Anderson (Tyson 70), Earnshaw, Cohen, Gunter, McKenna, Blackstock (Adebola 80), Majewski.
SUBS NOT USED: Smith, McGugan, McGoldrick, Moussi.
GOALS: Earnshaw (19 & 21), Blackstock (32), Cohen (49), Perch (78)
QPR: Ikeme, Stewart (Ramage 46), Leigertwood, Buzsaky, Gorkss, Quashie, Connolly, Faurlin (Ephraim 46), Hill, Simpson (Vine 70), Taarabt.
SUBS NOT USED: Cerny, Hall, Cook, German.
BOOKINGS: Buzsaky, Taarabt, Quashie
REFEREE: Mr E Ilderton
ATTENDANCE: 23, 293 (Away: 693)

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domenica 24 gennaio 2010

Parole

Spogliarle o vestirle è un battito di ciglia. Le parole hanno la stessa sostanza dei sogni. E, proprio come quest'ultimi, la loro vita e il loro destino risiedono nel cuore di chi vi si imbatte. Non di chi le cerca. Gli avvenimenti esistono se diventano conversazione. Wilde aveva ragione anche su questo. Io vado oltre. Non alla chimica ma a loro, le parole, è appesa la nostra immortalità. Esisteremo sino a quando qualcuno ricorderà il nostro nome e ciò che siamo stati; non sino a quando il nostro cuore avrà l'ardire di pulsare. Questa è l'illusione dell'infinito. E il lato oscuro della menzogna. Le parole sono antidoti all'oblìo, lame che uccidono, balsami che curano, mani ruvide e spalle su cui adagiarsi. Le parole sono angeli. E, proprio come questi, amano sfiorarci. E poi fuggire per farsi desiderare ancora e ancora. Infinitamente.

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Genoa-Atalanta 2-0: Il Grifone torna a volare, la scia è ALBICELESTE

Il Genoa ritrova la spinta sugli esterni d'attacco e torna ad essere vincente. 2-0 il risultato con il quale i Grifoni si sbarazzano di un'Atalanta volenterosa ma poco solida al momento di reggere gli urti. Gli argentini Palacio (18') e Crespo (42') consentono ai rossoblù di chiudere in vantaggio la prima frazione. Nella seconda gli ospiti si propongono con maggiore pressione ma non riescono a sfondare. E' invece Suazo, a dieci minuti dal termine, a sfiorare il 3-0 con un tiro che viene respinto dal montante e con un paio di contropiede salvati da Coppola.

In campo – Classico 3-4-3 per Gasperini che recupera in extramis Dainelli, sistemato al centro della difesa, e Palacio tornato sulla corsia sinistra per dispensare un po' di fantasia a supporto di un Crespo smanioso di andare a rete. 4-4-1-1 per Mutti che è costretto a lasciare a casa l'infortunato De Ascentis. Capelli e Tiribocchi dentro dal primo minuto con Doni confermatissimo. Acquafresca, che forse domani indosserà la casacca genoana, si accomoda in panca.


Si gioca – Al 18' il Genoa passa per merito di Palacio che anticipa Coppola con un pallonetto magistrale dopo uno strepitoso passaggio in avanti di Zapater. I padroni di casa tengono bene ma dieci minuti dopo Moretti deve fare il supereroe per anticipare Doni (poco prima ammonito per proteste) a due metri dalla linea bianca. Gara agonisticamente accesa con i padroni di casa che giocano principalmente di rimessa e che, al 42' ottengono il raddoppio con un'incornata di Crespo a prendere in controtempo il portiere su assist di Palacio.

Le prime note della ripresa sono la doppia sostituzione Chevanton-Valdes per Zanetti-Capelli al 53'. Gli ospiti provano a sfondare ma la prima volta che ci riescono, al 62',Talamonti spedisce alle stelle. Mutti prova il tutto per tutto inserendo il possibile prossimo genoano Aquafresca per Tiribocchi. Al 67' Amelia è puntuale nell'anticipare Acquafresca su cross di Chevanton. Anche Gasperini dà fondo ai cambi: fuori Milanetto e Crespo, dentro Juric e Suazo. Alla mezz'ora è ancora l'uruguaiano a rendersi pericoloso con un destro che il portiere tramuta in corner. Poi c'è spazio anche per Sculli al posto di Palacio. All'80' Suazo è tanto bravo a girarsi in area quanto sfortunato a mandare la sfera sul palo sinistro. Sempre l'honduregno è protagonista di due contropiede in fase di recupero, entrambe le volte il portiere vince il duello. Prima del triplice fischio Amelia para un diagonale ravvicinato di Acquafresca.

La chiave – Recuperi muscolari a centrocampo seguiti da lanci precisi a scavalcare la linea difensiva orobica affidati principalmente a Milanetto e Zapater. Il tutto con una ragguardevole percentuale di contrasti vinti. E' soprattutto così che i rossoblù tengono calda la temperatura nei 25 metri davanti a Coppola.

La chicca – Il doppio tocco Zapater per Palacio e quello dell'argentino a scavalcare il portiere per mettere la sfera in goal è l'elogio della sinuosità tramutata in football.

Top & Flop – Palacio, nonostante sia reduce da un infortunio piuttosto fastidioso, si presenta in gran spolvero siglando la sua terza marcatura in campionato e propiziando il vantaggio di un Crespo a tratti tornato ad essere Valdanito.
Milanetto è sempre più l'anima del centrocampo rossoblù. Bravo in regia e anche in fase di interdizione.
L'inserimento (tardivo) di Chevanton porta sostanza nelle manovre offensive bergamasche.
Doni è il solito guerriero. Ma se parte delle sue energie usate per protestare le avesse tenute per deliziare gli amanti del calcio sarebbe stato più utile alla causa. Già ammonito, viene graziato un paio di volte da Giannoccaro.
Capelli deve fare i conti con el Trenza e alla fine si trova in rosso.

TABELLINO:
GENOA-ATALANTA 2-0 (primo tempo 2-0)
MARCATORI: 18' Palacio (G), 42' Crespo (G).
GENOA (3-4-3): Amelia 6.5; Biava 6.5, Dainelli 7, Moretti 6.5; Rossi 7, Milanetto 7.5 (dal 70' Juric 6), Zapater 6.5, Criscito 7, Palacio 8 (dal 77' Sculli sv), Crespo 7 (dal 70' Suazo 6), Mesto 6.5. A disposizione: Scarpi, Tomovic, Fatic, Polenta. All.Gasperini 7.
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 5.5; Capelli 5 (dal 53' Valdes 6), Talamonti 5.5, Manfredini 6, Bellini 6; Ferreira Pinto 6.5, Zanetti 6 (dal 53' Chevanton 6.5), Guarente 6, Padoin 6.5; Doni 6.5, Tiribocchi 5.5. (dal 63' Acquafresca 6). A disposizione: Consigli, Garics, Ceravolo, Peluso. All. Mutti 6.
ARBITRO: Giannoccaro di Lecce 6.
AMMONITI: Doni (A), Moretti (G), Chevanton (A), Dainelli (G), Biava (G).
RECUPERI: 0' p.t.; 4' s.t.

[Articolo per Goal.com del 24 gennaio 2010]

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domenica 17 gennaio 2010

Promossi & Bocciati di Sampdoria-Catania 1-1: Llama pennella il suo primo goal, Cassano non è al meglio

Queste le pagelle dei migliori e dei peggiori protagonisti di Sampdoria-Catania decisa da tiri piazzati: splendida punizione di Llama al quarto d’ora e rigore di Pazzini prima dell’intervallo. Risultato che accontenta soprattutto gli etnei.

Llama: Il suo primo goal in serie A è una pennellata di sinistro su punizione che è il peggior benvenuto possibile per Storari (voto 6) (nell’occasione non proprio incolpevole) in blucerchiato. L’acuto è solo la punta dell’iceberg in una gara positiva. Voto 7.

Palombo: Ancora una volta è il capitano il migliore in una squadra che definire “confusa” è un eufemismo. Buona sostanza ma, soprattutto, grande esempio per tutti anche quando sembra predicare insistentemente a vuoto. Voto 7.

Pazzini: L’ultima volta che la Samp riuscì a vincere fu il 22 novembre scorso contro il Chievo, autore della rete decisiva fu proprio lui. Stavolta è scaltro a procurarsi un rigore su contatto con l'ingenuo Silvestre (voto 5), ritrovando il gusto di esultare come ai bei tempi. Nel secondo tempo però lui e i suoi compagni non sanno approfittare del momentaneo attimo di grazia. Voto 6.

Spolli: Dopo una manciata di respiri compie un salvataggio sulla linea su tiro del vivace Poli (voto 6.5). Un intervento che ha lo stesso peso specifico di un gol per un elemento in costante crescita. Voto 6.5..

Cassano: I palloni giocati sono inversamente proporziali al nervosismo che mostra nel corso dei novanta minuti. E’ al di sotto del proprio standard, ma dare per scontato che il barese debba sempre avere sulle spalle il 50% dell’intera squadra sarebbe squallida scusa. Voto 6.

Mihajlovic & Marcolin: Alla seconda volta in veste di allenatore sfidante della “sua” Sampdoria e di Gigi Delneri, il serbo ottiene un pareggio carico di significati. In occasione del suo trittico genovese il suo Catania ha dimostrato di essere formazione che, pur non avendo una grande capacità nel nascondere la palla agli avversari, sa giocare sul velluto grazie a una disciplina tattica e ad uno spirito di sacrificio davvero encomiabile. Ottima anche la padronanza della gestione della gara da parte del suo secondo, in panchina al suo posto per colpa di una squalifica. Voto 7 ad entrambi.

Delneri: La miseria di 3 punti nelle ultime 7 partite e una prematura eliminazione dalla Coppa Italia: questo lo score più recente della sua squadra. Che il tecnico di Aquileia avesse smarrito la bacchetta magica dopo il buon inizio di stagione era evidente, ma che non fosse in grado di trovare un minimo di equilibrio in oltre due mesi balbettanti no. Voto 5.5.

Morganti: Per il fischietto di Ascoli, tornato a dirigere dopo una lunga malattia che lo ha tenuto distante dall’attività per quasi due mesi, quello del “Ferraris” era una sorta di esame per poter ambire ad arbitrare l’imminente derbissimo milanese. Promosso. Voto 6.

[Articolo per Goal.com del 17 gennaio 2010]

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domenica 10 gennaio 2010

Genoa-Catania 2-0: Suazo c'è ma non segna, ci pensano Mesto e Sculli

Una rete per tempo di Mesto e Sculli consentono al Genoa di battere per 2-0 un buon Catania. Il successo pieno gli mancava dallo scorso 28 novembre quando trionfò nel derby con la Sampdoria. Etnei in inferiorità numerica dal 28' per l'espulsione di Bellusci. Gara agonisticamente intensa con l'inerzia a favore dei padroni di casa soprattutto nella ripresa quando la squadra di casa ritrova concentrazione e intensità di manovra.

In campo – Assente per squalifica Rossi, il 3-4-3 di Gasperini ritrova Sokratis e Bocchetti in difesa con Biava in mezzo. Centrocampo senza sorprese nel quale a Milanetto e Juric si aggiungono gli esterni Mesto e Criscito, nel reparto offensivo c'è il debutto al Ferraris di Suazo supportato sulle fasce da Palacio e Sculli. Il dirimpettaio Mihajlovic propone lo stesso undici vincente contro il Bologna ad eccezione di Spolli fermato dal giudice sportivo. Al suo posto, nel 4-3-3, c'è Bellusci. Davanti Mascara viene preferito a Morimoto, in panchina insieme all'altro elemento in ballottaggio, Ledesma.

Si gioca – Dopo 10 secondi Llama prova a sorprendere Amelia con una palombella in area che sorvola la traversa. In questa fase, complici gli ultimi risultati, l''approccio mentale al match è diametralmente opposto: padroni di casa contratti e ospiti più sciolti. Ma la svolta è imprevedibile: al 28' Suazo salta Bellusci che, già ammonito al 9', non può fare a meno di atterrarlo. Immediata la mossa di Mihajlovic: dentro Mascara per Terlizzi. Quasi altrettanto immediata è però la graffiata del Grifo. E' il 36' quando Criscito dalla sinistra crossa sul secondo palo per la testa di Mesto che rende vano il tuffo di Andujar. Prima dello scadere Palacio viene sostituito da Zapater.

Ripresa senza ulteriori novità negli schieramenti. Il Genoa appare intenzionato a mettere in ghiaccio il risultato imbastendo in maniera costante azioni attorno ai sedici metri etnei. Ma è in contropiede, al 54', che ipotrebbero raddoppiare: Suazo serve il liberissimo Milanetto che, invece di concludere, mette in mezzo per Sculli anticipato. Poco dopo il calabrese arriva in ritardo alla deviazione vincente a porta vuota su tiro di Bocchetti. Quando poi nell'azione successiva calcia è Andujar a respingere. Al 60' Mihailovic prova ad allentare la pressione inserendo Plasmati per Biagianti. Al 72' Sculli viene atterrato appena dentro l'area da Alvarez, Rosetti concede solo una punizione sulla linea bianca. Al 69' un destro dalla distanza di Zapater sfiora il montante destro. E' il preludio al 2-0 siglato di testa dallo scatenato Sculli su traversone dalla destra di Mesto. Al 73' una girata di Suazo è disinnescata da Andujar. Il Genoa ora gioca sul velluto. Si vedono in campo anche Morimoto, Crespo e Tomovic al posto di Llama, Mesto e Suazo. Prima del triplice fischio Mihajlovic viene espulso per proteste. In pieno recupero Terlizzi salva sulla linea un tiro di Sculli.

La chiave – Chiusure difensive puntuali, pressing alto e ripartenze ficcanti. I compiti che Sinisa dà ai suoi vengono svolti con meticolosità. E per il Genoa è notte fonda per quasi mezz'ora. Poi Bellusci, già ammonito, atterra Suazo che gli sfugge come un'anguilla. Espulsione sacrosanta e Catania travolto dalla voglia di vittoria del Genoa.
La chicca – I ripetuti dribbling di Suazo fra i difensori ospiti sono da strabuzzarsi gli occhi.

Top & Flop – Suazo si presenta con personalità e con le caratteristiche che ne hanno fatto un campione: tecnica sopraffina e rapidità di movimenti. Gli manca solo il gol, più per eccesso di altruismo che per demeriti.
Mesto goleador e assistman in occasione del raddoppio messo a segno da Sculli. Due gemme in una gara giocata in costante movimento.

Martinez è volenteroso ma quello che costruisce lo sperpera al momento di trasformarlo in oro sonante.
Bellusci, lasciare la propria squadra in inferiorità numerica dopo neppure mezz'ora di gioco è peccato gravissimo.


TABELLINO:
GENOA-CATANIA 2-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: 36' Mesto (G); 71' Sculli (G).
GENOA (3-4-3): Amelia; Sokratis 6.5, Biava 6, Bocchetti 6; Mesto 7 (dal 77' Crespo sv), Milanetto 7, Juric 7, Criscito 7; Palacio 6 (dal 43' Zapater 6.5), Suazo 7.5 (dall'83' Tomovic sv), Sculli 7. A disposizione: Scarpi, Esposito, Moretti, Modesto. All. Gasperini 7.
CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Silvestre 5.5, Bellusci 5, Capuano 5.5; Carboni 6, Biagianti 6 (dal 60' Plasmati 6), Llama 6.5 (dal 75' Morimoto sv); Izco 6, Martinez 6.5, Mascara 6.5 (dal 31' Terlizzi 6). A disposizione Campagnolo, Potenza, Ledesma, Moretti. All. Mihajlovic 6.5.
ARBITRO: Rosetti di Torino 6.
ESPULSI: Al 28' Bellusci (C) per doppia ammonizione, all'85' l'allenatore Mihajlovic (C) per proteste.
AMMONITI: Sculli (G), Carboni (C), Milanetto (G), Criscito (G), Suazo (G).
RECUPERI: 1' p.t.; 4' s.t.

[Articolo per Goal.com del 10 gennaio 2010]

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venerdì 8 gennaio 2010

BLAnK/blaCk

La vita è un puzzle. Se ne perdi pezzi non resta che affidarsi prima ai ricordi e poi alla fantasia. L’immagine comunque non sarà più la stessa. E poi sai bene che essenza e verità stanno sempre sotto la superficie. Come asseriva Wilde, chi intende andare là sotto può cercare solo a proprio rischio e pericolo. Spazi bianchi, frammenti dispersi. L’invisibile e sotto i tuoi occhi. Basta volerlo cercare. E, soprattutto, vedere.

stop.

RESET.

FORMAT.

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Alan Wilder prepara un remix per i Nitzer Ebb

Tempo di intenso lavoro per Alan Wilder. Oltre ad aver praticamente concluso il suo nuovo album ‘Selected’ sotto lo pseudonimo di Recoil, ha deciso di tornare a collaborare con i Nitzer Ebb. Per la band composta da Douglas McCarthy, Vaughan (Bon) Harris e David Gooday, l’ex-Depeche Mode sta realizzando un remix di 'I Am Undone' che verrà incluso nell’edizione tedesca di ‘Industrial Complex’, disco di inediti che ne sancisce il ritorno sulla scena da 'Big Hit’ pubblicato nel 1995.
Già in passato le due parti, allora legate alla stessa casa discografica - la Mute -, collaborarono insieme. Nel 1991 Alan Wilder produsse l’EP ‘As Is’ realizzando anche il remix di ‘Come Alive’ e l’album ‘Ebbhead’. In questi giorni i Nitzer Ebb stanno facendo da supporter ai Depeche Mode nella parte finale dell’immenso ‘Tour of the Universe’, un ruolo già avuto con successo nel ‘Music for the Masses Tour’ del 1988 e in quello del ‘World Violation Tour’ del 1990. Del rapporto di amicizia fra Douglas McCarthy e Alan Wilder resta traccia in un paio di album di Recoil: in ‘Bloodline’ del 1992 il leader dei Nitzer Ebb canta ‘Faith Healer’ (cover di un brano della Sensational Alex Harvey Band) e in ‘Unsound Methods’ del 1997 si occupa delle parti vocali di ‘Incubus’ e ‘Stalker’.
Nonostante le recenti dichiarazioni meno definitive e queste nuove collaborazioni, appare ancora distante l'ipotesi di un ritorno di Alan Wilder all'interno dei Depeche Mode.

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The Cure, le copertine e nuovi dettagli della riedizione di 'Disintegration'

Queste, in anteprima, sono le copertine dei 3 cd inclusi nel cofanetto deluxe di ‘Disintegration (21st Anniversary Edition)’ in uscita il 24 maggio in Europa e il 25 negli Usa. Si riferiscono rispettivamente a ‘Disintegration’, ‘Rarities (1988-1989)’ e ‘Entreat Plus’. Questa edizione tripla è costituita dalla rimasterizzazione digitale dei nastri originali e include l’album ‘Disintegration’, un disco di rarità e l’intero live registrato a Wembley nel 1989 pubblicato in versione parziale nel 1990 con il titolo di ‘Entreat’. Nel complesso questa edizione comprende 24 tracce edite per la prima volta su compact disc. La scelta di tutti i brani è stata fatta e supervisionata direttamente da Robert Smith. Ad arricchire l’opera è un libretto di 24 pagine contenente note, testi e rare fotografie alcune delle quali assolutamente inedite.
Sarà anche edita una versione in doppio vinile e, a giugno sarà messa in vendita quella di ‘Disintegration’ su singolo cd. Ulteriori riedizioni del catalogo dei Cure saranno edite nel corso del 2010. Fra queste ‘Mixed Up’ e i dvd ‘In Orange’ e ‘Show’. Inedito sarà invece il cofanetto dvd ‘At the BBC’.

Questa è la tracklist dell’intera opera:

CD1: ‘DISINTEGRATION’

01 PLAINSONG
02 PICTURES OF YOU
03 CLOSEDOWN
04 LOVESONG
05 LAST DANCE
06 LULLABY
07 FASCINATION STREET
08 PRAYERS FOR RAIN
09 THE SAME DEEP WATER AS YOU
10 DISINTEGRATION
11 HOMESICK
12 UNTITLED


CD2: RARITIES (1988-1989)
ALL PREVIOUSLY UNRELEASED VERSIONS
(* PREVIOUSLY UNRELEASED SONG)

01 PRAYERS FOR RAIN-RS HOME DEMO (instrumental)-04/88
02 PICTURES OF YOU-RS HOME DEMO (instrumental)-04/88
03 FASCINATION STREET-RS HOME DEMO (instrumental)-04/88
04 HOMESICK-BAND REHEARSAL (instrumental)-06/88
05 FEAR OF GHOSTS-BAND REHEARSAL (instrumental)-06/88
06 NOHEART-BAND REHEARSAL (instrumental)-06/88 *
07 ESTEN-BAND DEMO (instrumental)-09/88 *
08 CLOSEDOWN-BAND DEMO (instrumental)-09/88
09 LOVESONG-BAND DEMO (instrumental)-09/88
10 2LATE (alt version)-BAND DEMO (instrumental)-09/88
11 THE SAME DEEP WATER AS YOU-BAND DEMO (instrumental)-09/88
12 DISINTEGRATION-BAND DEMO (instrumental)-09/88
13 UNTITLED (alt version)-STUDIO ROUGH (instrumental)-11/88
14 BABBLE (alt version)-STUDIO ROUGH (instrumental)-11/88
15 PLAINSONG-STUDIO ROUGH (guide vocal)-11/88
16 LAST DANCE-STUDIO ROUGH (guide vocal)-11/88
17 LULLABY-STUDIO ROUGH (guide vocal)-11/88
18 OUT OF MIND-STUDIO ROUGH (guide vocal)-11/88
19 DELIRIOUS NIGHT-ROUGH MIX (vocal)-12/88 *
20 PIRATE SHIPS-(RS solo) ROUGH MIX (vocal)-12/89 *


CD3: ENTREAT PLUS - RECORDED LIVE AT WEMBLEY ARENA 1989
REMIXED BY ROBERT SMITH 2009
(* PREVIOUSLY UNRELEASED PERFORMANCE)

01 PLAINSONG *
02 PICTURES OF YOU
03 CLOSEDOWN
04 LOVESONG *
05 LAST DANCE
06 LULLABY *
07 FASCINATION STREET
08 PRAYERS FOR RAIN
09 THE SAME DEEP WATER AS YOU *
10 DISINTEGRATION
11 HOMESICK
12 UNTITLED

Per questo evento editoriale è stato anche realizzato un promo speciale contenente 9 tracce:

dal CD2: 'RARITIES (1988-1989)’
01 PRAYERS FOR RAIN (RS HOME INSTRUMENTAL DEMO-04/88)
02 THE SAME DEEP WATER AS YOU (BAND INSTRUMENTAL DEMO-09/88)
03 DELIRIOUS NIGHT (ROUGH MIX-12/88)

dal CD1: ‘DISINTEGRATION’

04 PICTURES OF YOU
05 CLOSEDOWN
06 LOVESONG

dal CD3: 'ENTREAT PLUS'

07 LULLABY (LIVE)
08 FASCINATION STREET (LIVE)
09 DISINTEGRATION (LIVE)

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giovedì 7 gennaio 2010

Recoil, ‘Selected’ è il nuovo album. La sorpresa più grande? Un tour in Europa e Usa

Come anticipato QUI più o meno un anno fa Alan Wilder è tornato a produrre un nuovo album. La conferma è di queste ore. Si tratta di un progetto ambizioso ancora una volta sotto lo pseudonimo di Recoil ed è intitolato ’Selected’. Il lavoro - la cui copertina potete ammirare a corredo di questo post - uscirà il 19 aprile 2010 ed è una raccolta di brani scelti e rimasterizzati direttamente dall’ex-Depeche Mode coadiuvato da Paul Kendall e da Simon Heyworth al Super Audio Mastering. L'artwork del progetto è affidato alla Un.Titled di Matt Culpin. 'Selected' sarà edito su cd in versione singola e in quella doppia. L’edizione più ricca contiene una selezione di nuovi remix e di versioni alternative. Ma la sorpresa più grande è che, per la prima volta dal 1994 (quando era ancora membro dei DM), Alan Wilder tornerà in tour! Sarà il primissimo da solista e abbinato al progetto Recoil. Le date, ancora da definire nei dettagli, prevedono tappe in Europa e Stati Uniti tra marzo e maggio 2010. Ogni dettaglio e/o aggiornamento è reperibile nel micro-sito dedicato a 'Selected' raggiungibile cliccando QUI. Questa è la tracklist del disco principale:
01. Strange Hours
02. Faith Healer
03. Jezebel
04. Allelujah
05. Want
06. Red River Cargo
07. Supreme
08. Prey
09. Drifting
10. Luscious Apparatus
11. The Killing Ground (excerpt)
12. Shunt
13. Edge To Life
14. Last Breath

Disc 2: 'Selected - Remixed'
01. Supreme (True Romance)
02. Prey (Shotgun mix)
03. Drifting (Poison Dub)
04. Jezebel (Filthy Dog mix)
05. Allelujah (Noisy Church mix)
06. Stalker (Punished mix)
07. The Killing Ground (Solid State mix)
08. Black Box (excerpt)
09. 5000 Years (A Romanian Elegy for Strings)
10. Strange Hours ’10 - featuring The Black Ships
11. Missing Piece (Night Dissolves)
12. Shunt (Pan Sonic mix)

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mercoledì 6 gennaio 2010

Promossi & Bocciati di Sampdoria-Palermo 1-1: Piccoli Buffon crescono a Palermo, FantAntonio vince il derby con Miccoli

Queste sono le pagelle di Sampdoria-Palermo, terminata 1-1 grazie al botta e risposta tra Cavani (40') e Cassano (41'). Partita intensa e aperta a tutti i risultati sino all'ultimo minuto. Dopo 2' l'arbitro Romeo annulla ingiustamente a Cavani una rete per fuorigioco.

Sirigu: Talento cristallino e senso della posizione tipico dei campioni di razza. Al Ferraris il 22enne estremo difensore nuorese sciorina tutta la casistica del manuale del portiere perfetto rispendendo al mittente quasi tutte le iniziative doriane. Incolpevole sul pareggio subìto. Voto 8

Cavani: Dopo 2’ Romeo gli annulla una rete probabilmente regolare. Si rifà al 40’ inserendosi come una lama nel burro fra due difensori blucerchiati mettendo a segno il provvisorio vantaggio rosanero. Gioca in maniera continua e soltanto un attento Castellazzi (voto 7) gli nega la doppietta al 69’.
Voto 7.5

Il derby pugliese Cassano-Miccoli: A vincere con ampie lunghezze di vantaggio è il barese. Fantantonio (voto 7) per un’ora è autentico mattatore in campo e sigla anche il secondo gol consecutivo che, questa volta, vale almeno un punticino. Discorso differente per il leccese i Nardò (voto 5) che inizia bene per poi essere imbrigliato sempre più dalla retroguardia avversaria. Viene sostituito, non senza brontolii di contorno, al 58’ dal vivace (ma poco concreto) Budan (voto 6).

Pazzini: Sotto gli occhi interessati degli osservatori del Chelsea il Pazzo si muove con la solita destrezza ma i graffi li concede con parsimonia. Difficile immaginare se la prova vale un lungo soggiorno nella splendida Londra, a noi comunque l’esame appare sufficiente.
Voto 6

Marco Rossi: Comincia in salita ma poi acquisisce sicurezza e alla lunga si dimostra il migliore della retroguardia doriana. Soprattutto in fase di tamponamento.
Voto 7

Cacciatore: S’impegna ma appare ancora acerbo quando il match richiede un complessivo salto di qualità: Voto 5.5

Kjaer: Il danese pecca di eccesso di confidenza. I clienti di oggi richiedevano maggiore convinzione. Vedere il pareggio di Cassano per farsene un’idea più precisa. Voto 5

[Articolo per Goal.com del 6 gennaio 2010]

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