Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 29 novembre 2015

Genoa-Carpi 1-2: Pavoletti la combina grossa, Zaccardo punisce il Grifo

Dal Ferraris il fanalino di coda Carpi si porta a casa tre punti che rappresentano metà di quella finora ottenuti in tutta la stagione. Il Genoa gli regala subito un uomo, Pavoletti espulso dopo 5 minuti per una gomitata a Gagliolo, e non riesce a monetizzare l'immediato vantaggio di Diogo Figueiras (8'). A imprimere il segno al match sono i cambi vincenti di Castori, Borriello e Di Gaudio in particolare, rispetto alle cervellotiche scelte fatte in corsa dal collega Gasperini. È nella ripresa che gli ospiti costruiscono il successo con Borriello (57') e capitan Zaccardo (80') bravi ad approfittare di un Grifo che si scioglie con il passare dei minuti. GRIFO SPREGIUDICATO, CARPI ABBOTTONATO – Nessun esperimento per Gasperini. Nonostante l'assenza per squalifica del gioiello Perotti, il suo è un undici prevede la solita difesa a tre con Perin protetto da Izzo, Burdisso e Ansaldi; Figueiras e Laxalt laterali di centrocampo con Rincon e Tino Costa a riempire la linea; Lazovic, Pavoletti e Gakpé in attacco con Pandev pronto a subentrare in corsa. Castori, alla disperata ricerca di segnali positivi - le ultime sei gare hanno fruttato un misero punticino -, si copre con un 4-4-1-1 siberiano. Davanti a Belec piazza Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo e Letizia; mediana affidata a Pasciuti, Cofie, Lollo e Martinho mentre a Matos e Mbakogu spetta il principale compito di realizzare il miracolo. Borriello, appena recuperato, finisce in panca. FIGUEIRAS-GOAL RIMEDIA A UNA PAVO-FOLLIA – Succede subito di tutto. Una folle gomitata di Pavoletti a Gagliolo, che dopo 5', lascia in dieci i rossoblu che passano comunque poco dopo su diagonale di Diogo Figueiras appostato alla destra della porta e ignorato dai difensori ospiti. Il Carpi trova coraggio ma non la dovuta forza per impensierire seriamente Perin chiamato a interventi d'ordinaria amministrazione. È invece Burdisso, di testa, ad avere una nitida occasione per raddoppiare. PERIN E BELEC SUGLI SCUDI – Il ritmo resta buono, a salire sempre più è invece il nervosismo fra i giocatori ospiti costretti a interventi ruvidi per fermare avversari ancora pericolosi con un drop di Tino Costa. L'occasione più nitida il Carpi la costruisce a ridosso del riposo quando Martinho trova la respinta di un'indomito Perin e poi Zaccardo manda incredibilmente a lato. L'autore dell'1-0 si fa male e viene sostituito da De Maio. Belec si guadagna poi la giornata con un tuffo da pantera per deviare una saetta di Gakpé. BORRIELLO ENTRA E PAREGGIA – Il Genoa riparte spingendo sull'acceleratore alla ricerca di un doppio vantaggio che possa concedere margini di tranquillità. Castori reagisce aumentando il peso d'attacco inserendo Borriello per Matos, c'è anche Di Gaudio per Martinho. Mossa perfetta perché sono proprio i nuovi entrati a rifinire un contropiede che l'ex genoano trasforma in pareggio. Ntcham rileva Tino Costa. Borriello potrebbe colpire ancora ma sfiora il palo. ZACCARDO SORPASSA – I padroni manovrano in maniera troppo arzigogolata non trovando finalizzatori in area mentre il Carpi si affida alla sua arma migliore: la velocità. Pandev viene chiamato in causa per fare la differenza, ad uscire è De Maio. I rossoblu si intimoriscono e arretrano il baricentro prestando il fianco. Zaccardo approfitta di eccesso di spazio in area per bucare nuovamente Perin siglando l'1-2. Rincon potrebbe equilibrare subito il punteggio ma Belec compie un prodigio salvandosi in angolo. [Articolo per Goal.com del 29 novembre 2015] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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domenica 1 novembre 2015

Genoa-Napoli 0-0: Azzurri sbiaditi niente aggancio alla vetta. Il Grifo lotta e ottiene un buon punto

Mantiene tutte le migliori promesse questo Genoa - Napoli . La sfida, chiusa a reti bianche, si gioca a viso aperto e resta sempre in bilico nonostante tre infortuni che mandano all'aria ogni programma strategico preparato da Gasperini. La squadra di Sarri, pur non riuscendo ad agguantare in vetta Inter e Fiorentina, conferma il suo periodo di grande forma cercando di giocarsi ogni pallone possibile, trovando identico spirito nell'undici di casa. Nel finale Perin è decisivo nel salvare il risultato. GRIFO PRUDENTE, MERTENS SUBITO – È un Grifone più abbottonato del solito quello proposto da Gasperini. Così, con Perin, protetto da Munoz, Burdisso e Ansaldi, a centrocampo finisce una linea a cinque composta da Figueiras e Laxalt laterali e Tino Costa affiancato da Rincon e Dzemaili; davanti la coppia Pavoletti e Perotti a cercare di perforare la porta di Reina capitolata solo 2 volte nelle ultime 5 gare. Davanti al portiere di Madrid Sarri disegna un 4-3-3 con Hisaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam preferito a Maggio; Allan, Jorginho e Hamsik nella mediana a supporto del trio delle meraviglie Callejon-Higuain-Mertens, con Insigne pronto alla staffetta. AVVIO IN QUARTA – Linee compatte, pressing e aggressività. Non sprecano minuti per studiarsi, le due squadre. Il primo estremo chiamato in causa è Perin, diagonale di Callejon smanacciato in angolo. I rossoblu rispondono metro su metro riuscendo a imbastire sortite a ridosso dei sedici metri ospiti senza tuttavia impegnare Reina. HIGUAIN IL PIÙ PERICOLOSO – L'equilibrio potrebbe saltare quando Ghoulam affonda in area dal lato mancino cercando un Higuain piuttosto nervoso, l'argentino arriva tardi all'appuntamento. Più tardi invoca inutilmente la concessione di un rigore su contatto con Burdisso. Entrambi gli episodi sono il prodotto di improvvise accelerazioni partenopee. Poi la sfortuna si accanisce su Munoz e Dzemaili finiti ko, entrano Izzo e Ntcham. Sul gong dell'intervallo Higuain sfiora il montante sinistro con un rasoterra insidioso. EMOZIONI A RAFFICA – Anche la seconda frazione si apre con un duello Callejon-Perin, con questi a dire di no a una botta centrale. È il via a ripetuti capovolgimenti di fronte che potrebbero offrire il vantaggio a entrambe le compagini agevolati da spazi più ampi. Sarri getta nella mischia Insigne, fuori Mertens. Ma è ancora Callejon, agevolato da un rimpallo, a sfiorare il goal. EQUILIBRIO SEMPRE IN BILICO – Entra anche Gabbiadini per cercare di scardinare il forziere genoano. La sfortuna, sotto forma di infortuni, continua ad accanirsi sul Genoa che perde il terzo giocatore del pomeriggio: Rincon. La sfida resta vibrante fra scambi rapidi e conclusioni improvvise che solo per la prontezza dei portieri non si tramurano in marcature pesanti. Su tutte una fiondata di Figueiras e colpo ravvicinato di Hamsik. In pieno recupero Perin, il migliore in campo, è strepitoso nel respingere una punizione di Gabbiadini prima e una saetta di Insigne poi. [Articolo per Goal.com dell'1 novembre 2015] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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