Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

sabato 26 settembre 2009

QPR-Barnsley 5-2: Irresistibili SuperHoops!

Sonoro 5-2 dei QPR sul pericolante Barnsley, zona playoff ora distante due lunghezze e con il derby contro il Crystal Palace ancora da recuperare. Il Queens Park Rangers conferma di essere sulla strada giusta, lanciato dalle reti di Leigertwood al 7’ e da una doppietta di Buzsaky (15’ e 39’) nel corso della prima frazione. Nella ripresa Foster al 51’ e Grey al 55’ riaccendono le speranze dei Tykes, frustrate poi definitivamente dai centri di Watson (67’) e di Simpson (79’).

Più che il risultato finale, dalle parti di Loftus Road è persino più confortante constatare che questa squadra inizia pian piano ad avere una sua identità definita. Ha ritrovato la voglia di lottare e, soprattutto, di remare unita dalla stessa parte. E di questo gran merito va dato a Jim Magilton. Non che tutto sia ancora perfetto, basti considerare le chances concesse agli ospiti per rientrare in un match vivace ma dall'esito apparentemente chiuso. Tuttavia la forza reattiva del gruppo, unita al definitivo rilancio di elementi di valore acclarato come Buzsaky, e di prospettiva come Simpson, fa ben sperare.

QPR: Cerny, Stewart, Leigertwood, Routledge (Faurlin 69), Vine (Taarabt 69), Buzsaky, Gorkss, Rowlands, Watson, Simpson (Pellicori 79), Borrowdale.
SUBS NOT USED: Heaton, Ramage, Mahon, Ephraim.
GOALS: Leigertwood (7), Buzsaky (15 & 39), Watson (67), Simpson (79)
BOOKINGS: Borrowdale (87)
BARNSLEY: Preece, Colace, Foster, Hume (Bogdanovic 60), De Silva, Butterfield (Kozluk 56), Hammill, A. Gray (Campbell-Ryce 76), Dickinson, Shotton, Doyle.
SUBS NOT USED: Rusling, Devaney, J. Gary, Thompson.
GOALS: Foster (51), Gray (55)
BOOKINGS: Shotton (36), De Silva (39), Kozluk (59)
REFEREE: Mr K Evans
ATTENDANCE: 12, 025

3 commenti:

Wally West ha detto...

fusse che fusse la vorta bbona?

Certo se non ci fosse il casino legato a Briatore certo sarebbe meglio...

Speriamo che quanto successo in F1 tra Bernie e Flavio non influenzi i Rangers (o, alla peggio, che Mittal riscatti tutto il pacchetto di maggioranza)...

Tu che idea ti sei fatto?

Anonimo ha detto...

dopo le ultime rivelazioni fuori briatore da Loftus Road!

Claudio ha detto...

Credo che le ultime rivelazioni su Briatore, pubblicate ieri sera dal Telegraph (http://www.telegraph.co.uk/sport/football/leagues/championship/queensparkrangers/6234645/Flavio-Briatore-ordered-a-Queens-Park-Rangers-substitution-from-Kuala-Lumpur.html), un loro peso lo abbiano.

@ Wally: come già ti avevo risposto tempo fa non sono rimasto sorpreso da quanto scritto da Oliver Brown, autore dell’articolo. Certe cose filtravano a me che vivo in Italia, figurati se non arrivavano alle orecchie dei colleghi e dei tifosi a Londra… Il problema di fondo è che il calcio non può essere vissuto solo come un investimento. Deve necessariamente essere abbinato a vera passione. E con assoluto rispetto dell’amore che generazioni intere hanno (e hanno avuto) per colori e simboli paragonabili a una religione pagana. E non lo dico perché sono un inguaribile sentimentale. Se ci si approccia al football badando esclusivamente ai conti è evidente che gli obiettivi massimi divergano da quelli dello spirito con il quale i clubs sportivi sono stati fondati. Il fattaccio del 4 aprile scorso, spiattellato dal Telegraph, conferma che per qualcuno (ma non solo per Briatore, almeno secondo me) il coinvolgimento nel QPR di affettivo ha poco o nulla. E questo probabilmente è uno degli errori principali. Non so quanto tempo “Flav” resterà in sella a Loftus Road. Temo però che la questione “chiarezza” all’interno del club debba essere punto essenziale per qualsiasi eventuale movimento. Riguardo all’affidamento delle gestioni tecniche e su Sousa, espulso proprio prima dell’intervallo di quel QPR-Crystal Palce… (http://claudiocritelli.blogspot.com/search/label/Football%3A%20Queens%20Park%20Rangers) una mia personale idea me la sono fatta. E ho la sensazione che coincida con la tua… :) A scanso di equivoci considero Jim Magilton di valore ben diverso rispetto a qualche suo predecessore, non solo di Sousa.

@ Anonimo (ma perché non ti sei firmato? Boh…?): A caldo difficile darti torto, ma ritengo che certe rivoluzioni debbano essere fatte in maniera ponderata, altrimenti si rischia di combinare guai peggiori. Dipingere Briatore come il diavolo è troppo semplice, specie in questi giorni. A me non sta particolarmente simpatico, ma gli va comunque dato atto che il suo avvento a Loftus Road ha avuto anche risvolti positivi. Peccato che poi, forse, i calcoli hanno preso troppo il sopravvento. Comunque staremo a vedere gli sviluppi.

Salutoni a entrambi.