Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
- - - - - - - - - - - - - - - -

Copertina

Copertina

Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

sabato 14 marzo 2009

Southampton-QPR 0-0: La paura regala un punticino che non serve a nessuno

Zero a zero. In quasi tutto. Nella sfida del St. Mary tra Southampton e QPR a vincere è solo la paura di perdere. Molta confusione in campo e risultato finale che non serve a dare una sterzata al cammino delle due squadre.

Primo tempo senza eccessivi sussulti. Saints, costretti a prendere l’iniziativa per necessità di sopravvivere, Rangers in campo per dimostrare a se stessi di essere ancora in grado di conquistare 3 punti in 90 minuti. I padroni di casa potrebbero esultare giù dopo 100 secondi: Euell spreca da una decina di metri. La reazione ospite è poco efficace. Così come poca è la sostanza mostrat da entrambe le compagini. Soprattutto in fase di finalizzazione. Per assistere ad una vera concusione nello specchio della porta occorre quindi attendere il 36’. Merito di Ephraim che impegna Davis. Quattro minuti dopo è Cerny a mettersi in moto su iniziativa del solito mobilissimo Euell.

Anche nella ripresa penetrare nei sedici metri appare impresa ardua. Leigertwood prova così un improbabile tiro da lontano al 49’. Poco dopo James e McGoldrick rimediano il giallo a seguito di un paio di interventi nervosi. Stessa sorte che capita a Stewart. Di gioco i circa 19 mila del St. Mary ne vedono poco o nulla. A metà ripresa Sousa sostituisce Miller con German. Wotte risponde inserendo Thomson e Wright-Phillips per Lallana e Saganowski. Gli esperimenti proseguono con Taarabt per Ephraim. All’80’ German, da posizione favorevole, potrebbe lasciare il segno ma il suo colpo di testa termina a lato. Un lampo nella semi oscurità replicato allo scadere da Taarabt.


TABELLINO:
Southampton: Davis, James, Saeijs, Perry, Skacel, Lallana (74 Thomson), Gillett, McGoldrick, Surman, Euell, Saganowski (77 Wright-Phillips).
Subs not used: Forecast, Wotton, Liptak.
Booked: James, McGoldrick.
QPR: Cerny, Ramage, Stewart, Gorkss, Connolly, Ephraim, Miller (71 German), Lopez (87 Mahon), Leigertwood, Routledge, Blackstock.
Subs not used: Hall, Alberti.
Booked: Gorkss, Stewart.
Att: 18691
Ref: Mike Jones.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sousa: "Abbiamo dovuto portare un 17enne (German n.d.ww) e non è facile spingere e motivare una squadra quando tutti i migliori giocatori sono assenti".
Saranno stati contenti gli 11 scesi in campo stasera! ^__^

Interessante 'sto Taarabt. Ha fatto più lui in 10 minuti che Blackstock in 90, mi sembra...
Ma anche se fosse Maradona, se l'obiettivo è di creare le basi per il futuro, che senso ha puntare su un giocatore che sai già adesso che a maggio tornerà alla casa madre? (Stesso discorso per Di Carmine).

P.S.: Di Carmine non c'era perchè è diventato papà di Leonardo una settimana fa circa ed è appena rientrato dalla 'licenza paternità' accordatagli dagli Hoops, ok. Ma Cook ed Helguson dov'erano?

Claudio ha detto...

Non me ne voglia Benedetta, ma secondo me l'emblema della gestione di Paulo Sousa è stata la gara interna contro l'Ipswich. In quel match si sono visti tutti i pregi e i difetti di un tecnico potenzialmente bravo ma ancora acerbo per avere sulle spalle responsabilità così importanti.

Insistere sul fatto che questa vuole essere SOLO una stagione di transizione mi sembra sbagliato. E anche ingeneroso nei confronti di tifosi costretti a sacrifici (economici e non) giustificati con ambizioni stellari.

Se i reali obiettivi del club fossero stati davvero a lungo termine sulla panchina occupata da Paulo Sousa ora ci sarebbe ancora seduto Dowie o, addirittura, Ainsworth. Credo che sia più giusto ammettere che qualcosa è stato sbagliato. Nessuno intende crocifiggere nessuno - e ci mancherebbe altro! - ma ripetere la solita litania mi sa "leggermente" di presa in giro. In questo Paulo mi sta deludendo più che per alcune scelte tecniche che faccio fatica a condividere.