Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
- - - - - - - - - - - - - - - -

Copertina

Copertina

Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

mercoledì 24 novembre 2010

Recensione: ‘101 motivi per odiare la Sampdoria e tifare il Genoa’ di Piero Campodonico

Non solo una serie di sfottò, ma anche un’interessante raccolta di aneddoti sparpagliati lungo tutto il percorso. ‘101 Motivi per odiare la Sampdoria e tifare il Genoa’, che l’amico Piero Campodonico ha scritto per la Newton Compton (320 pagine, 9.90 euro) ha la capacità di raccontare l’unicità del tifo calcistico vissuto a Genova. La costante lotta tra due campanili dalle origini e dalle storie molto differenti. Una cosa paragonabile solo alla maniera senese di vivere il proprio essere contradaioli. Non è un caso che i tre quotidiani cittadini (Il Secolo XIX, Corriere Mercantile/Gazzetta del Lunedì e La Repubblica) nelle loro civette/locandine inseriscano richiami di notizie sulle due principali squadre cittadine circa il 90 per cento delle volte! Non accade da nessun’altra parte. Il volume spiega in maniera divertente e realistica le radici della rivalità e le intrinseche differenze tra due modi di vivere il calcio e le sue passioni. Gli inconciliabili punti di vista che portano un bambino a scegliere i colori rossoblù, storicamente più portatori di sofferenze sportive (e non), piuttosto che gli altri. Ma qui si sfiora l’eresia giacché, da queste parti, si usa dire che genoani si nasce mentre sampdoriani si diventa. Forse è anche vero. Peo Campodonico, autore fra l'altro dell'inno del Genoa, ci scherza su: “Nessuno di noi lo ammetterà mai, ma se i doriani non ci fossero bisognerebbe inventarli”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 commenti:

Alessandro ha detto...

Penso che dopo le dichiarazioni del 31/05/2003 a Primocanale il suo amico Piero farebbe bene ad occuparsi solo della tifoseria a cui appartiene perche` le affermazioni di quella sera non si dimenticano... ed in questi giorni (giornate della memoria) e` utile ricordarle.
In piu`, e questo vale anche per il libro intitolato '101 motivi per odiare il Genoa e tifare la Sampdoria", il termine odiare e` troppo forte... scelta pericolosa.
Grazie per lo spazio che mi ha concesso.

Claudio ha detto...

Grazie mille a lei, Alessandro, per il contributo più che ben accetto. Concordo in pieno sul fatto che il termine 'odiare' sia poco opportuno, in qualsiasi ambito esso venga usato. Purtroppo però le scelte editoriali non spettano a me, cui unico piacevole compito è quello di recensire libri che spesso si rivelano più interessanti dei loro titoli. Lungi da me fare il difensore di Campodonico. Innanzitutto perchè il mio ruolo preferito (restando in ambito calcistico e non solo...) è quello di attaccante, e poi perchè so che Peo saprebbe replicare benissimo da solo. E' evidente che la battuta che fece quel giorno era, quantomeno, assai sgradevole. Lui se ne rese conto subito e giustamente chiese anche scusa. Capisco però che certe ferite inferte a parole, difficilmente poi con le parole si riescono a sanare. Sono però altrettanto persuaso del fatto che coltivare rancore e strumentalizzare in maniera radicale (NON è certo il suo caso in questa sede) le cadute di stile altrui non porta beneficio a nessuno. La ringrazio ancora per l'attenzione, augurandomi che su questo blog lei riesca a trovare anche qualcosa di interessante e piacevole. Spero di rileggerla presto. E, come in tutti i posti in cui ci si confronta diventando prima o poi amici, la invito - nel rispetto reciproco - a dialogare dandoci del 'tu'.
Claudio