Spogliarle o vestirle è un battito di ciglia. Le parole hanno la stessa sostanza dei sogni. E, proprio come quest'ultimi, la loro vita e il loro destino risiedono nel cuore di chi vi si imbatte. Non di chi le cerca. Gli avvenimenti esistono se diventano conversazione. Wilde aveva ragione anche su questo. Io vado oltre. Non alla chimica ma a loro, le parole, è appesa la nostra immortalità. Esisteremo sino a quando qualcuno ricorderà il nostro nome e ciò che siamo stati; non sino a quando il nostro cuore avrà l'ardire di pulsare. Questa è l'illusione dell'infinito. E il lato oscuro della menzogna. Le parole sono antidoti all'oblìo, lame che uccidono, balsami che curano, mani ruvide e spalle su cui adagiarsi. Le parole sono angeli. E, proprio come questi, amano sfiorarci. E poi fuggire per farsi desiderare ancora e ancora. Infinitamente.
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domenica 24 gennaio 2010
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3 commenti:
da Il critico come artista di Oscar Wilde. È difficile per me lasciare un commento ai tuoi spot sono opere d arte, si contemplano e basta. Grazie per i tuoi spot e Go with the flow per tutti i tuoi progetti.
Grazie mille Monica. Ma di questo passo rischi di viziarmi! :)
Il mondo è creato dal cantore per il sognatore era questa la citazione di Oscar Wilde da Il critico come artista. Aggiungerei sempre dalla stessa opera anche: il grande poeta è sempre un veggente, il quale vede meno con gli occhi del corpo di quanto faccia con gli occhi dell anima. Monica
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