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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 20 febbraio 2011

Genoa-Roma 4-3: La Lupa tocca il fondo... e inizia a scavare! Dallo 0-3 al clamoroso harakiri, delirio Grifone nel caos Roma

Dopo il derby di mercoledì scorso il Genoa si regala un'autentica impresa. A lasciarci le penne è una Roma a cui non basta trovarsi in vantaggio di tre goal dopo 50' per effetto delle reti di Mexes (6'), Burdisso (16') e Totti. I Grifoni, sorretti da un carattere indomito e da un tifo di prim'ordine, non si perdono d'animo e mettono sotto assedio la formazione capitolina agguantandola e superandola grazie alle doppiette di Palacio (52' e 75') e Paloschi (67' e 85'). Gara ad alta tensione e con buone giocate da entrambe le parti. Nel finale espulso Rafinha per doppia ammonizione.

FORMAZIONI – Ballardini conferma l'undici fresco trionfatore del derby. Davanti a Eduardo schiera una linea composta da Mesto, Dainelli, Kaladze e Criscito; in mezzo sistema Rafinha, Kucka, Milanetto e Rossi; e in attacco conferma Palacio con Floro Flores. Indisponibili gli acciaccati Destro e Konko.
Senza gli squalificati Rosi, De Rossi e Cassetti oltre a Vucinic infortunato, Ranieri a diretta protezione di Julio Sergio propone Nicolas Burdisso, Mexes, Castellini (preferito in extremis a Juan che non smaltisce un affaticamento muscolare) e Riise; a centrocampo vanno Greco, Brighi e Perrotta; Simplicio è trequartista alle spalle della coppia offensiva Totti-Borriello, quest'ultimo preferito a Menez spedito in panca.

PARTITA – Le distrazioni difensive il Genoa le paga subito carissime. Roma sullo 0-2 già dopo un quarto d'ora, merito di colpi di testa su palle inattive calciate da Totti: prima Mexes su corner dalla sinistra, poi Burdisso su punizione dalla destra. In entrambi i casi il nugolo di giocatori di casa è composto da spettatori distratti. Ospiti vicini al gol anche con Borriello, poco glaciale su leggerezza di Eduardo, e con il neo-entrato Taddei fermato da una prodezza del portiere. E il Genoa? Sorpreso dalla veemenza giallorossa, si fa notare per due incornate di Palacio e Floro Flores a lato di poco. Nel finale del tempo Borriello controlla con il braccio per poi calciare fuori. Replica affidata a Floro Flores il cui tiro ravvicinato trova l'opposizione di Julio Sergio.

Nella ripresa Julio Sergio è decisivo su Floro Flores, girata e colpo di testa ravvicinatissimi. Interventi dal peso specifico enorme perché al 50', su azione di rimessa, Totti segna la terza rete su assist di Borriello. Dopo neppure un minuto Palacio accorcia meritatamente le distanze da una decina di metri. Floro Flores potrebbe raddoppiare subito ma, a porta vuota, arriva in ritardo sul pallone. Sempre lui in evidenza a tu per tu col portiere che respinge. Escono Milanetto e Rossi per Veloso e Paloschi. Dall'altra parte Menez rileva Simplicio. Proprio Paloschi è bravissimo a controllare in area e a siglare il 2-3. La Roma ora soffre le pene dell'inferno. Ranieri prova a correre ai ripari: fuori un fischiatissimo Borriello, dentro Loria. Il Genoa è guerriero che attacca a testa bassa pervenendo al pareggio con uno preciso colpo di testa sottomisura di Palacio che scavalca il portiere. Il Genoa prende un attimo di fiato concedendo a Totti un contropiede ghiottissimo, ma il capitano va in blackout e calcia su Criscito. E' una parentesi dentro un monologo intensissimo. Prima dello scadere entra Moretti al posto di Floro Flores. All'86' l'inesauribile Palacio scherza ancora con la retroguardia romana e serve a Paloschi la palla del 4-3. E' l'apoteosi di Ballardini e la materializzazione del peggior incubo per Ranieri. Nonostante l'espulsione di Rafinha per doppia ammonizione e le fatiche infrasettimanali, i padroni di casa reggono e, sul filo di lana, vengono salvati da Taddei che in diagonale non inquadra la porta.

CHIAVE – Lo 0-3 invece che consentire agli ospiti di giocare sul velluto, serve a trasformare in belve feroci i giocatori del Genoa che, liberi da ogni calcolo, prendono d'assedio il fortino giallorosso al punto da far sembrare una festicciola da addio al celibato quanto accaduto ieri a Trigoria.

CHICCA – 67': assist sontuoso di Floro Flores per Paloschi che si traveste da SuperInzaghi, controlla in maniera impeccabile, e fredda Julio Sergio. E' il suo primo centro per la causa del Grifone. Il bis, confezionato all'85', vale come laurea.

TATTICA – 4-4-2 per Ballardini, 4-3-1-2 per Ranieri che poi le prova tutte per cercare di arginare gli assalti avversari.

MOVIOLA – Orsato di Schio dirige in maniera approssimativa tollerando in maniera eccessiva le continue lamentele giallorosse. Allo scadere del primo tempo sventola a Totti il cartellino giallo ma poi, quando il capitano lo manda platealmente a quel paese da pochi centimetri, finge di essere colto da improvvisa cecità e sordità. Giusto il doppio giallo rifilato a Rafinha.

PROMOSSI & BOCCIATI - Palacio è un autentico furetto di tecnica, abnegazione e generosità. Viene premiato con una bellissima doppietta e con l'assist del sorpasso fornito a Paloschi, un altro predestinato. Voto 8 al primo 7.5 al secondo. Considerando i 95 minuti complessivi è difficile trovare un insufficiente fra i rossoblù.
Totti mette la faccia per scatenare gli assalti, l'ugola per protestare in continuazione con Orsato, lo zampino per suggerire entrambe le reti giallorosse e riesce anche a regalarsi un bel goal. Poi però fa il fighetto e si divora la rete più facile della storia del calcio, quella che sarebbe valsa il 3-4! Voto 6.5
Ranieri si trova a vincere in trasferta per 0-3 e va talmente in confusione da non riuscire a mettere una pezza degna di questo nome per portare a casa almeno un punticino. Colpevole e indifendibile. Voto 4.

[Articolo per Goal.com del 20 febbraio 2011]


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