N.B.: Questo post ha senso solo dopo aver letto la prima parte che potete trovare QUI.
A. è partito in silenzio. Domenica scorsa. Era il giorno di Pasqua. Forse non il giorno peggiore per andarsene. Certamente uno dei tanti prematuri per farlo. A. non era un ‘amico’, nel senso letterale e consunto del termine. A. era di più: era una bella persona, occhi vispi, intelligenza sopraffina e una di quelle strette di mano che non si possono scordare. Spero solo che abbia avuto il tempo per riempire completamente la sua valigia. Dopo lo sgambetto del destino questo sarebbe stato il minimo dono che potesse meritare. Per l’ultima volta: buon viaggio, e che il tragitto ti sia stato lieve.
†
Copertina
Vuoi leggere alcuni miei articoli pubblicati su Calcio 2000?
giovedì 8 aprile 2010
A. è partito
Etichette:
Liberi pensieri
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
"Quando muore una bella persona il mondo dovrebbe saperlo, qualcuno dovrebbe soffrire, ma soprattutto dovrebbe arrabbiarsi" dottor House
Ma per arrabbiarsi occorre prima avere un cuore, e non esiste mondo o massa che ne abbia. I cuori appartengono agli individui. E anche moltissimi di loro hanno dimenticato di averlo o, quantomeno, hanno dimenticato a cosa serve...
Posta un commento