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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 14 marzo 2010

Genoa-Cagliari 5-3: Pokerissimo del Grifone, l'Europa torna nel mirino

Finisce 5-3 lo spareggio dei sogni europei rossoblù tra Genoa e Cagliari. I padroni di casa mettono le basi per il pokerissimo con un primo tempo devastante: 4 reti di Zapater, Palacio, Sculli e Rossi e 3 legni colpiti da Sculli, Bocchetti e l'immancabile Rossi. A mitigare il passivo ospite hanno pensato Dessena e Conti. Nella ripresa Matri e Milanetto sigillano il risultato al termine di una gara bellissima.

In campo – 3-4-3 per Gasperini che, nell'immediata vigilia, perde per infortunio anche Suazo. Linea difensiva con Bocchetti centrale; centrocampo con Rossi e Criscito a spingere sugli esterni con il compito di rientrare e Milanetto in regia; davanti Sculli supportato da Palacio e Palladino.
Assenze importanti anche per Allegri che schiera un 4-3-1-2. In difesa recupera Ariaudo piazzato a fare coppia centrale con Astori; in mediana Dessena e Biondini si sistemano alle spalle di Cossu che fa da cerniera con gli attaccanti Larrivey e Matri.

Si gioca – Genoa determinatissimo sin dall'avvio. All'8' solo il palo alla sua destra salva Marchetti da una girata rasoterra di Sculli all'altezza dei sedici metri. Al quarto d'ora un altro legno, stavolta la traversa, nega ai padroni di casa il vantaggio su missile di Bocchetti suggerito da una punizione accarezzata da Zapater. A sorpresa è invece il Cagliari a passare. Lo fa al primo tentativo: Baracani di Firenze non si avvede dell'uscita dal campo di un pallone che Matri, dalla sinistra, mette in mezzo per Dessena lesto a correggere in rete. La gara si innervosisce e ne fanno le spese il diffidato Rossi, Conti e Cossu che rimediano il giallo nel giro di pochi minuti. Al 31' Palacio può colpire centralmente ma il suo debole tocco è preda del portiere. Al 33' Rossi scheggia il terzo palo di giornata ma poco dopo Astori, già ammonito, atterra Palacio all'altezza del dischetto. E' un rigore che Zapater trasforma centralmente: 1-1. Il Genoa prosegue a manovrare in maniera efficace e compie il sorpasso al 39' con Palacio che, sulla linea bianca, finalizza un ottimo lavoro di Palladino. Ma i Grifoni non hanno neppure il tempo di gioire perché gli ospiti confezionano il 2-2 pochi secondi dopo grazie a una botta centrale di Conti. Non trascorrono neppure due giri di lancetta che il Genoa si riporta avanti con un colpo di testa di Sculli che elude l'intervento di Marchetti e marca il 3-2. Prima dell'intervallo c'è anche tempo per assistere al poker di Rossi autore di una girata pregevole.

La ripresa comincia con Barone al posto dell'incerto Ariaudo. Ma è il Genoa, al 54' a sfiorare ancora una volta il gol con Palladino con ravvicinata deviazione di testa. Sul rovesciamento di fronte Bocchetti è ingenuo a spingere Cossu in area. L'arbitro decreta la massima punizione che Matri realizza spiazzando Amelia sulla sua sinistra. Al 56' Sculli sembra poter colpire in maniera letale, Marchetti respinge sulla linea. Gasperini cambia Moretti con Mesto al 57'. Il festival del gol regala emozioni al 59' quando Palacio serve una palla d'oro a Milanetto che, per la quinta volta, buca il portiere con un destro secco. Il Genoa ora inserisce un guerriero puro, Juric, al posto del positivo Zapater. Allegri cerca energie nuove e al 67' sostituisce Larrivey con Jeda. Non ci sono pause. Trascorrono un paio di minuti e Sculli incorna sotto la traversa, Marchetti stavolta è strepitoso. All'82' Barone, di testa, impegna Amelia. Sempre il portiere genoano è chiamato all'intervento all'88' su rovesciata di Conti e in pieno recupero su stilettata di Barone.

La chiave – Spingere forsennatamente con il tridente offensivo sorretto da una linea mediana dedicata a tenere più in alto possibile il baricentro. Così il Genoa trasforma l'area del Cagliari in un set per la riedizione dell'assalto a Fort Apache.

La chicca – Palladino conquista palla all'altezza del vertice destro dell'area piccola avversaria, gioca a fare Houdini con un Marzoratti in preda a totale confusione, per poi servire Palacio dall'altra parte. L'argentino controlla per poi infilare di tacco il 3-2.

Top & Flop – Sulla fascia Palladino e Palacio sembrano scugnizzi in sella a motorini truccati. Ideale supporto per uno Sculli che, appena oltrepassa la metà campo sarda, ringhia come il più feroce dei mastini. Ottimi anche Milanetto e il solito incontenibile Marco Rossi.
Dall'altra parte Cossu è una spina che punge quasi ogni volta che la palla arriva dalle sue parti. Bene anche Matri che però ha il difetto di ostinarsi a cercare troppo l'uno-contro-uno invece che smistare la palla a compagni più liberi. Negativa invece la prestazione della difesa isolana nel suo complesso: concedere agli avversari 3 pali e 4 goal in 45' non è certo indice di saldezza.

TABELLINO:
GENOA-CAGLIARI 5-3 (primo tempo 4-2)
MARCATORI: 16' Dessena (C), 35' Zapater (G) su rigore, 39' Palacio (G), Conti (C), Sculli (G), Rossi (G); 55' Matri (C) su rigore, 59' Milanetto (G).
GENOA (3-4-3): Amelia 5.5; Papastathopoulos 7, Bocchetti 6.5, Moretti 6 (dal 57' Mesto 6.5); Rossi 7.5, Milanetto 7, Zapater 7 (dal 61' Juric 6.5), Criscito 6.5; Palacio 8, Sculli 7, Palladino 7.5 (dal 77' Kharja sv). A disposizione: Scarpi, Tomovic, Aleksic, Lazarevic. All. Gasperini 7.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 5; Marzoratti 5, Ariaudo 5.5 (dal 46' Barone 6.5), Astori 5.5, Agostini 6; Dessena 7, Conti 6.5, Biondini 6; Cossu 6.5; Larrivey 6.5 (dal 67' Jeda sv), Matri 6.5 (dal 78' Nenè sv). A disposizione: Lupatelli, Di Laura, Nainggolan, Ragatzu. All. Allegri 6.5.
ARBITRO: Baracani di Firenze 6.
AMMONITI: Rossi (G), Conti (C), Cossu (C), Astori (C), Boccheti (G), Papastathopoulos (G).
RECUPERI: 2' p.t.; 3' s.t.

[Articolo per Goal.com del 14 marzo 2010]

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