Quello tra Emmanuel Ledesma e il Queens Park Rangers è un abbinamento davvero particolare. Entrambi sorretti da solide qualità ed entrambi chiamati a dimostrare il loro valore in una delle stagioni più attese dai tifosi degli Hoops, oggi come non mai affamati di promozione in Premier League. Ledesma, argentino di nascita ma con passaporto italiano grazie ad antenati napoletani, è senza dubbio uno dei migliori giovani espressi dal campionato Primavera. Molto forte tecnicamente, è un mancino dotato di un’ottima visione di gioco e con la specialità di confezionare l’ultimo passaggio. A Genova lo portò il suo scopritore-procuratore Leopoldo Marioni, consapevole di aver trovato un autentico talento quando lo vide quindicenne calciare la palla nel Defensa Y Justicia, serie B. Non è neppure un caso che Gianni Di Marzio - attuale direttore dell’area tecnica del QPR e primo segnalatore in Italia di un giovanissimo Diego Armando Maradona - gli abbia puntato gli occhi addosso facendo di tutto per portarlo alla corte di Briatore e Paladini. Loro adesso vantano un diritto di riscatto fissato in 3 milioni ma è ancora aperta l’ipotesi di un contro-riscatto da parte genoana.
Emmanuel è un ragazzo molto più maturo rispetto ai suoi 20 anni. Non è un caso che prima di raccontare le sue impressioni londinesi il pensiero vada al recentissimo passato: “Il Genoa e i suoi tifosi per me rappresentano una famiglia. Mi sono sempre stati vicini con un amore incredibile. Durante questi tre anni ho imparato moltissime cose. I mister Torrente, Chiappino e Gasperini mi hanno insegnato a migliorarmi calcisticamente e a non mollare mai, mentre i genoani mi hanno dato la forza per andare avanti sempre con coraggio e a testa alta. La possibilità di giocare in una società come il QPR rappresenta anche un loro successo. La maglia rossoblu per me sarà sempre speciale, tornare a indossarla da vincente sarebbe un onore”
Dopo le convocazioni contro la Lazio e a Bergamo contro l’Atalanta quanto speravi di essere integrato in prima squadra?
“Sarebbe stato certamente un sogno, ma passare ai Rangers è comunque un’occasione importante”.
Come sono i tuoi rapporti con Enrico Preziosi?
“Per me è molto più di un semplice presidente. A fine stagione abbiamo avuto un colloquio indimenticabile. Fra le altre cose mi ha detto che ora sono diventato un calciatore e un uomo vero, in grado di dimostrare il mio valore sul campo e nella vita. Spero di non deluderlo mai”.
Il tuo prossimo allenatore Iain Dowie e l’intera dirigenza del QPR ti stanno accogliendo in maniera entusiasta…
“Ne sono felicissimo. Quando ho saputo che mi avevano cercato mi si è riempito il cuore. Significa che nella vita è tutto possibile. Dopo un’infanzia nella quale ho provato cosa significhi la povertà ora mi trovo di fronte ad un’opportunità meravigliosa. So che qualche dirigente mi ha paragonato al mio idolo Maradona, ne sono lusingato. Ma al di là delle definizioni io desidero dare il massimo per contribuire a realizzare il sogno di una società che sta lavorando con passione. So che De Canio ha detto che i tifosi del QPR sono come i genoani, questo mi sarà di aiuto. Nel calcio il ruolo dei supporters è importante, specialmente per i calciatori più giovani”.
L’”anguilla”, questo il soprannome affibbiatogli dagli amici dopo averlo visto sgusciare tra gli avversari in maniera irresistibile, è già pronto per gettarsi in questa avventura.
“Mentre sto partendo per Londra il cuore mi batte davvero forte. Non vedo l’ora di conoscere il mio nuovo mondo e le persone con le quali vivrò nei prossimi mesi. So di avere delle qualità importanti ma quello che conta è poterle dimostrare agli altri. Nella vita contano i fatti, non le parole per quanto belle possano essere. Per questo la voglia di scendere in campo con un pallone a mia disposizione è davvero altissima. La mia disponibilità nei confronti del tecnico e del mio nuovo club è totale. So che vogliono ottenere risultati notevoli con un progetto molto ambizioso, poterne fare parte è una sensazione meravigliosa”.[Articolo per Goal.com del 02 luglio 2008]
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mercoledì 2 luglio 2008
Ledesma: "Al QPR con il Genoa nel cuore"
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