Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 18 novembre 2012

Sampdoria-Genoa 3-1: Ferrara salva la panchina, il derby è blucerchiato

Finisce contro la squadra più invisa ai propri tifosi la dieta di punti della Sampdoria. Poli (16') e Icardi (88'), intervallati da una clamorosa autorete di Bovo (36'), stendono un Genoa che solo nella ripresa trova un minimo di coraggio e la rete della bandiera firmata da Immobile (73'). Ferrara ha il merito di spiegare ai suoi il valore della semplicità, Delneri (sinora sempre sconfitto su questa panchina) ha il demerito di rimanere ingessato in un credo tattico che oggi è stata l'arma in più degli avversari. La sfida, tesa e avara di spunti tecnici di rilievo, ai Grifoni vale la sesta sconfitta consecutiva e il ruolo di fanalino di coda della classifica. Determinanti, invece, sono i tre punti ottenuti dai blucerchiati ora saliti in posizioni più tranquille. FORMAZIONI: Entrambi i mister devono fare i conti con assenze importanti. Su tutti Maxi Lopez, Eder e Pozzi da una parte e Joquera dall'altra. Ferrara schiera un 4-5-1 d'emergenza formato da Romero in porta; Mustafi, Gastaldello, Rossini e Costa in difesa con Krsticic, Munari, Maresca, Obiang, e Poli alle spalle dell'unica punta Icardi. Delneri opta per un 4-4-2 composto da Frey tra i pali;, Sampirisi Granqvist, Bovo e Moretti elementi arretrati; Jankovic, Tozser, Kucka, Antonelli a centrocampo a supporto della coppia Borriello-Immobile PRIMO TEMPO: E' il Genoa a creare e sprecare le prime opportunità impegnando Romero con tiri non irrestistibili di Immobile e Borriello. Ma è la Samp a passare già al quarto d'ora con Poli lesto ad arpionare un tiro di Maresca filtrato tra la disattenta linea arretrata rossoblù. Lo svantaggio manda in confusione i ragazzi di Delneri e ha l'effetto di alzare la tensione fra i ventidue in campo. Icardi, che scarta anche Frey in uscita, si defila troppo a destra e, seppur a porta vuota, non inquadra il bersaglio. E' poi però fortunato quando calcia e Frey non è perfetto mandando in mezzo un pallone innocuo su cui Bovo inciampa grottescamente mandandolo nella proprio porta. Sempre il giovanissimo attaccante doriano ha l'opportunità di colpire ancora ma non trova incisività, neppure quando si trova il regalo di stare a tu per tu con Frey. Idem Munari prima dell'intervallo che, al momento di prendere la mira indisturbato, si fa ipnotizzare dal portiere. SECONDO TEMPO: Bovo e Tozser non rientrano in campo, al loro posto ci sono Vargas e Bertolacci. Come nella prima parte, anche in questa sono Immobile e Borriello a poter colpire subito con lo stesso esito favorevole a Romero. I nuovi innesti danno maggior geometrie e peso fisico all'insieme genoano. Jankovic carica su una punizione dalla destra le speranze di riaprire i conti. Estigarribia rileva Krsticic. La Samp è brava a chiudere i varchi con intelligenza sino a quando Immobile riapre i giochi in mischia. L'iniezione di fiducia spinge Vargas a poter colpire in area, palla a lato. Per il forcing finale ci sono Tissone e Rossi per Maresca e Sampirisi. A far calare il sipario è comunque lo spauracchio Icardi che realizza il definitivo 3-1. CHIAVE: La paura e i nervi sono padroni di una sfida da salvezza che nulla può dare allo spettacolo. Il goal di Poli evidenzia lo stato confusionale dei padroni di casa che consente ai doriani di svolgere agevolmente il più semplice dei compitini: agire di rimessa. MOVIOLA: Usa il pugno di ferro Mazzoleni per dirigere una sfida iper-elettrica. Bravo a dispensare i cartellini quando l'atmosfera da Far-West è proprio dietro l'angolo. [Articolo per Goal.com del 18 novembre 2012] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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