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domenica 11 novembre 2012
Genoa-Napoli 2-4: Quante emozioni a Marassi, azzurri corsari con una rimonta super
E' bella e vibrante la sfida che Genoa e Napoli mettono in scena al Ferraris. Il 2-4 finale è però risultato che penalizza in maniera eccessiva un Genoa a lungo protagonista. Rossoblù due volte avanti con Immobile (23') e Bertolacci (56'), raggiunti da Mesto (54') e Cavani (78') e infine messi ko negli ultimi spiccioli di gara da Hamsik (90') e Insigne (94'). Quinta sconfitta consecutiva per i Grifoni domenica prossima attesi da un derby di bassissimo profilo, sfatato il tabù trasferta per i partenopei che rilanciano le proprie quotazioni anche in campionato. Traverse di Bertolacci e Insigne.
FORMAZIONI: Delneri, sempre sconfitto da quando gli sono state affidate le redini del Genoa, schiera un 4-1-4-1 che prevede Frey inporta con Sampirisi, Granqvist, Canini e Moretti in difesa; Antonelli; Tozser a fare il trait-d'union con la linea mediana formata da Kucka, Jankovic, Bertolacci e Antonelli ad agire alle spalle di Immobile. Dall'altra parte Mazzarri propende per un 3-4-1-2 che davanti all'estremo difensore De Sanctis prevede una linea composta da Campagnaro, Cannavaro e Gamberini; a centrocampo vanno Maggio, Behrami, Dzemaili e Dossena; Hamsik trequartista a supporto delle due punte Pandev (preferito a Insigne) e Cavani.
PRIMO TEMPO: Squadre vive e Napoli più pericoloso al quarto d'ora quando Maggio, imbeccato da Cavani, colpisce l'esterno del palo sinistro di Frey. E' però il Genoa a passare con Immobile lesto a riprendere una respinta col braccio di Cannavaro su tiro di Tozser. E' sempre il giovane attaccante genoano a mettersi in evidenza con una conclusione su cui De Sanctis deve metterci i guanti fra le imprecazioni di Jankovic, solissimo ma ignorato dal compagno. Il serbo è poi inguardabile quando calcia fuori un pallone poco prima mandato sulla traversa da De Sanctis su fiondata di Bertolacci. Insigne rileva l'infortunato Pandev, ma è ancora il Grifo, con Kucka, a sprecare una sorta di rigore in movimento. Prima del riposo Frey è attento a fermare una ciabattata in diagonale di Cavani.
SECONDO TEMPO: Mesto, fra gli applausi dei suoi ex-sostenitori, rileva Campagnaro e impiega tre soli minuti per agguantare il pari con diagonale da due passi. Lui non esulta limitandosi a mandare cuori verso la tribuna. Neppure il tempo di godersi l'equilbrio che Bertolacci riporta in vantaggio i suoi appoggiando oltre la linea bianca un delizioso pallone servitogli da Antonelli in fuga sulla sinistra. La sfida è bellissima e Frey deve volare per respingere una botta del volitivo Insigne. Delneri cambia Tozser e Bertolacci con Seymour e Merkel. Jankovic su punizione e Cavani sfiorano la gloria personale. Insigne ci prova con un tiro secco che Frey spedisce sulla traversa. Mazzarri si affida a Inler richiamando Behrami. Ma è ancora a Mesto che capita la chance del possibile nuovo pari, stavolta la conclusione è sbagliata. Non è così quella di Cavani che, sul filo del fuorigioco, s'incunea centralmente mettendo a sedere Frey siglando il 2-2. Mesto è scatenato e, proprio al 90', mette in mezzo un pallone invitantissimo per Hamsik che, in tuffo di testa, porta clamorosamente in vantaggio gli ospiti che nel recupero ottengono persino il poker su contropiede di Insigne.
CHIAVE: Solito avvio convinto dei rossoblù che, rispetto al recente passato, riescono a serrare i ranghi con più spigliatezza di fronte ad avversari che si affidano in maniera ossessiva all'estro dei singoli, Cavani e Insigne in primis.
MOVIOLA: Dirige con piglio ma approssimazione il bolognese Rizzoli, poco coadiuvato dal nugolo di suoi assistenti. Fra le sue sbavature un'incredibile inversione di responsabilità nell'occasione di un contatto tra Cannavaro e Immobile lanciato a rete da ultimo uomo.
[Articolo per Goal.com dell'11 novembre 2012]
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Football: Genoa 1893
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