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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 11 settembre 2011

Genoa-Atalanta 2-2: Spettacolo argentino al Ferraris, Moralez e Palacio incantano

Finisce 2-2 tra Genoa e Atalanta. Divisione della posta e dei rammarichi per tutti. Soprattutto per gli ospiti, a lunghi tratti padroni della sfida, ma anche per i padroni di casa che al fisiologico calo degli avversari oppongono solo propositi fini a se stessi. A segno vanno subito Veloso (6') e Maxi Moralez (8'), con quest'ultimo implacabile cecchino anche nell'ultimo contropiede prima dell'intervallo (43'); a salvare la squadra di Malesani pensano Mesto in apertura di ripresa (55') e Kaladze immolandosi su Denis all'ultimo secondo del match. Sfida piacevole solo nel primo tempo e blanda in quello successivo. Espulso Birsa nell'ultimo dei recuperi.

FORMAZIONI – Malesani - che deve rinunciare agli acciaccati Dainelli, Merkel e Ze Eduardo - propone Frey tra i pali; Mesto, Bovo, Kaladze e Antonelli in difesa; Rossi (preferito a Birsa), Kucka, Veloso, Constant; davanti fiducia alla coppia argentina Palacio-Pratto.
Colantuono, senza poter contare su Manfredini, propone Consigli in porta; Masiello, Capelli (per l'occasione capitano), Lucchini e Peluso a formare il reparto arretrato; Schelotto, Cigarini, Padoin e Bonaventura in mediana; con Maxi Moralez alle spalle di Denis terminale offensivo.

PARTITA – Partenza a razzo del Genoa che vuole interrompere prima possibile la protesta dei propri tifosi contro il recento sciopero attuato dai calciatori. Gli ospiti non stanno a guardare e ne scaturisce un rapido botta e risposta: vantaggio del Genoa con Veloso servito dalla sinistra da Palacio e pareggio di Moralez lesto a ribadire in rete una respinta di Frey su botta di Cigarini. Denis offre l'illusione del gol e dall'altra parte, nel bel mezzo di una mischia, Palacio devia sotto porta costringendo Consigli a metterci una pezza sulla linea bianca. Il Genoa esce virtualmente dal campo dopo una punizione di Bovo che lambisce la traversa. Il resto del tempo è solo Atalanta. Frey si salva ipnotizzando Denis lanciato in contropiede e poi mettendo il corpo su destro ravvicinato di Schelotto. Va peggio a Bonaventura che, tutto solo in tuffo di testa, non trova la porta. Genoa in bambola e meritato vantaggio bergamasco prima dello scadere grazie a una fuga solitaria del solito imprendibile Maxi Moralez.
Ripresa che inizia con Antonelli provvidenziale su diagonale di Bonaventura e rete del 2-2 messa a segno da Mesto su estemporanea incursione in area propiziata da una serie di disattenzioni ospiti. Questione di attimi e Rossi, di testa, si divora il più facile dei gol. Malesani toglie Pratto e Constant mettendo Caracciolo e Seymour. Colantuono replica inserendo Carmona e Bellini per Cigarini, Capelli. Il ritmo cala ma Consigli è strepitoso a metterci la mano destra anticipando Caracciolo su incornata di Kaladze. Nel finale si vedono anche Birsa per Rossi e Gabbiadini per Maxi Moralez. Ma, nonostante tutti i cambi, la sfida non si schioda. Colpa anche di Caracciolo che nel finale, di testa, spreca un paio di clamorose opportunità a tu per tu con il portiere. Nel recupero Birsa viene espulso per un fallo da dietro su Denis che, prima del fischio finale, viene anticipato da Kaladze mentre sta per battere a colpo sicuro.

CHIAVE – Sino a quando ha energie l'Atalanta è brava a sfruttare i limiti di un Genoa che in campo mostra sostanza con il contagocce e organizzazione solamente teorica. I ragazzi di Colantuono restano a lungo lucidi agendo di rimessa in maniera tanto veloce quanto chirurgica. I padroni di casa escono alla distanza salvando il salvabile.

CHICCA – Se il Grifone oggi non si trova a leccarsi le ferite lo deve soprattutto a Frey che, nel momento più delicato del match, compie un paio di interventi su Denis e Schelotto: posizionamenti e freddezza da manuale del portiere perfetto.

TATTICA – Genoa schierato con il 4-4-2; Atalanta con il 4-4-1-1.

MOVIOLA – Mandato a Genova per rodarsi in vista di impegni più probanti, Rizzoli di Bologna sventola sei cartellini gialli e un rosso (sacrosanto a Birsa) ma, di fatto, dirigendo senza affanni.

PROMOSSI & BOCCIATI – Kaladze, insieme a Palacio, è l'unico a prendersi tutte le responsabilità sino in fondo in una gara nella quale la loro squadra non fa proprio un figurone. Rispetto all'attaccante, però, il difensore ha il merito di essere stato decisivo sino al 94' salvando su Denis già pronto per festeggiare l'ennesima azione di rimessa: voto 6.5.
Kucka gioca a ritmi blandi alternando cose positive ad errori di superficialità: voto 5.
La piccola peste Maxi Moralez bagna il suo esordio con una doppietta e una prestazione decisamente positiva: voto 7.5.
Seppur ignorato dai tifosi rossoblù, all'ex-doriano Lucchini evidentemente l'aria da derby non aiuta. Compito svolto con diligenza ma non immune da sbavature: voto 5.5.

[Articolo per Goal.com dell'11 settembre 2011]


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