Una rete di Floro Flores al 78' permette al Genoa di superare un Palermo (alla quinta sconfitta consecutiva) che, almeno sotto il profilo caratteriale, dimostra di stare assimilando i dettami del nuovo tecnico Serse Cosmi. I padroni di casa legittimano i tre punti con una prestazione brillante, senza cali di tensione e con giocate tecniche di buon livello. Partita sempre vivace disputata sotto una pioggia fittissima.
FORMAZIONI – Davanti a Eduardo Ballardini schiera una linea composta da Mesto, il recuperato Dainelli, Kaladze e Criscito; a centrocampo vanno Konko (preferito a Rafinha), Veloso, Kucka e Rossi; Palacio e Floro Flores sono i terminali offensivi. Cosmi mantiene fede ai propositi di rivoluzione proponendo una difesa a tre con Muñoz, Bovo e Migliaccio innanzi al portiere Sirigu; reparto mediano affidato a Cassani, Nocerino, Bacinovic e Balzaretti; Pastore nel ruolo di trequartista a diretto supporto di Hernandez e capitan Miccoli.
PARTITA – Pochi secondi e Sirigu deve uscire su Palacio lanciato a rete. È il via di una sfida giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Al 6' Cassani, infortunato, viene sostituito da Darmian. Ospiti inizialmente più manovrieri, ma padroni di casa che sfiorano la segnatura in almeno tre nitide occasioni. La bravura di Sirigu e la poca precisione finalizzatrice di Palacio e Floro Flores lasciano inalterato lo score nella prima frazione, complice le velleitarie conclusioni ospiti. In apertura di ripresa Hernandez sfiora il montante in diagonale. Poi Ilicic rileva Miccoli che non gradisce la sostituzione. Pastore esce dall'ombra con una botta da fuori respinta in tuffo da Eduardo. Ancor più provvidenziale è Sirigu quando Konko devia da pochi metri durante una delle numerose mischie in area rosanero. Il genoano cede poi il posto a Rafinha che accarezza il secondo palo dalla fascia mancina. Al 78' il Genoa vede premiati i suoi sforzi: azione originata da corner, Darmian sfiora l'autorete mandando la palla sulla traversa, batti e ribatti con il portiere che respinge su Palacio ma nulla può fare sul tap-in a porta vuota di Floro Flores. Per il forcing finale Cosmi toglie Hernandez affidandosi a Pinilla che spreca alto davanti a Eduardo. Ballardini si copre: fuori Rossi, dentro Chico per poi proporre Boselli per Floro Flores. La tensione sale ma il risultato non muta.
CHIAVE – Genoa alla costante ricerca del bersaglio grosso attraverso manovre spesso troppo arzigogolate ma che, comunque, si rivelano determinanti per spremere i nervi della difesa avversaria.
CHICCA – I lanci e i tagli che i centrocampisti rossoblù offrono a man bassa per le loro punte sono da manuale del calcio. Così come la capacità di seguire l'azione da parte di Floro Flores, sempre più integrato nei meccanismi della compagine di Ballardini. Il goal ne è la prova più evidente.
TATTICA – 4-4-2 per Ballardini, 4-3-1-2 per Cosmi.
MOVIOLA – Romeo di Verona, assistito da Pugiotto e Petrella alla ricerca di rilancio dopo precedenti non proprio esaltanti, dirige sfoggiando tutti i trucchi del suo bagaglio d'esperienza. Non commette errori gravi e tiene al caldo i cartellini sino all'86' quando mostra il giallo al diffidato Bovo reo di un fallaccio su Palacio.
PROMOSSI & BOCCIATI – Palacio è sempre nel vivo del gioco, ingaggia infiniti duelli con i difensori ospiti ma non viene premiato col gol personale. Mette comunque lo zampino su quello di Floro Flores che vale la vittoria. Voto 7. Nessun genoano offre una prova inferiore alla sufficienza. Muñoz è costretto agli straordinari per arginare le frequenti incursioni delle punte rossoblù. Autentico mastino. Voto 6.5. Miccoli, ben controllato dalla retroguardia di casa, non incide come ci si aspetterebbe. Sostituito, non senza malcelato malumore, dopo 55'. Voto 5.5
[Articolo per Goal.com del 13 marzo 2011]
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domenica 13 marzo 2011
Genoa-Palermo 1-0: Il Grifone spinge a più non posso, poi Floro Flores fa esplodere Marassi! I rosanero sprofondano ancora
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Football: Genoa 1893
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2 commenti:
Una delle tante buone prove fornite dai rossoblù di Ballardini, che quest'anno si sono ritrovati a raccogliere meno di quanto certamente avrebbero potuto. Il gol, seppur viziato probabilmente da un tocco di mani ed un fuorigioco, non appanna comunque una gara che il Grifone ha voluto vincere a tutti i costi. Un plauso particolare però credo vada rivolto a Veloso, che oggi ha certamente dimostrato quanto non aveva fatto finora.
P.S. Un plauso anche al proprietario del blog. :)
Innanzitutto grazie, h0mbra, per essere passato da qui! :) Sono d'accordo con tutto quello che hai scritto, probabilmente in questo torneo il Genoa ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto. Ma i campionati di calcio non si distinguono dall'andazzo delle cose. Troppi errori e troppi casini ne hanno minato le intenzioni iniziali. Ora ci sono le basi per costruire la prossima stagione. Mi sembra già un ottimo punto di partenza. Riguardo a Veloso hai ragione, ma considera l'enorme mole di lavoro che fa Kucka. Dal portoghese io mi aspetto ancora molto di più.
P.S. Grazie mille per i complimenti dedicati al blog. :)
Un abbraccio. Claudio
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