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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 9 gennaio 2011

Sampdoria-Roma 2-1: Il Doria prima soffre... poi mette il TURBO e se ne va!

L'ex-Guberti regala ai blucerchiati una vittoria insperata. Prima del 2-1 una prodezza di Vucinic veniva pareggiata da un rigore trasformato da Pozzi e propiziato da un erroraccio di Juan costato anche l'espulsione di Julio Sergio. Partita dai due volti che lascia l'amaro in bocca ad una Roma sciupona ed esalta il carattere di una Sampdoria mai doma. Negli spiccioli finali espulsi anche Lucchini e Gastaldello.

FORMAZIONI – Alla sua 300a presenza da allenatore Di Carlo manda in panchina l'influenzato Pazzini e il neo-arrivato Macheda proponendo davanti a Curci una linea composta da Zauri, Gastaldello, Lucchini e Ziegler; in mezzo Koman, Palombo, Poli e Guberti, piazzando davanti Marilungo e Pozzi.

Ranieri schiera Julio Sergio sistemando in difesa Cassetti, Mexes accanto al rientrante Burdisso e Riise; Greco, Brighi e Perrotta vanno dietro il trequartista Menez che agisce a supporto delle punte Borriello e Vucinic. Come previsto Totti e De Rossi vengono inseriti fra le riserve.

PARTITA – Ospiti padroni della manovra ma vicini alla capitolazione su botta ravvicinata di Pozzi. La risposta arriva al 17' quando Vucinic, servito nella propria porzione di campo da Cassetti, cavalca indisturbato per oltre 50 metri saltando agevolmente Lucchini per poi depositare un destro preciso alle spalle di Curci. Replica doriana su velenosa punizione di Ziegler che si spegne a lato. Rocchi non concede un penalty agli ospiti per una mano galeotta di Lucchini mentre Borriello e Menez avrebbero a disposizione la palla del raddoppio ma i loro diagonali vengono deviati di un soffio. Prima del the caldo Marilungo si divora il pari calciando addosso a Julio Sergio.
Al rientro in campo ci sono Juan al posto di Mexes e una Samp più gagliarda che cerca di approfittare degli eccessi di tranquillità palesati romanisti. Al 55' Juan con un delirante retropassaggio lanciato in porta Palombo che viene atterrato da Julio Sergio. Espulsione da ultimo uomo per il portiere (dentro Doni per Menez) e rigore che Pozzi trasforma di potenza. Vucinic, poco prima dell'ingresso di Pazzini per Marilungo, spreca da posizione favorevole. L'uomo in più e il calo di ritmo dei giallorossi consentono ai blucerchiati di aumentare il proprio peso mentre Borriello non inquadra il bersaglio grosso. C'è tempo anche per il debutto di Macheda, dentro al posto di Pozzi, che “liscia” clamorosamente a porta vuota un assist dalla destra di Zauri. Gli ospiti continuano a fare i fighetti, così Guberti riesce anche a compiere il sorpasso anticipando lo sciagurato Juan. Mancano sette minuti al triplice fischio e alla squadra di Ranieri si annebbiano anche le ultime idee ridotte a una telefonata di Borriello per Curci e a un velleitario siluro di Vicinic. Nel finale Lucchini e Gastaldello vedono il rosso per doppio giallo ma, anche con la superiorità numerica, la Roma non riesce a riequilibrare il risultato.

CHIAVE – A decidere sono gli eccessi di confidenza di una Roma a cui basta l'esiguo vantaggio per illudersi di aver chiuso una sfida che la Samp prima riapre in occasione della leggerezza più clamorosa dei suoi avversari e poi fa sua con merito.

CHICCA – Corre partendo dalla propria metà campo, Mirko Vucinic. Corre in solitario per tutta la fascia destra con i calciatori di casa a far da (brutte) statuine, da penultimo baluardo Lucchini abbozza un intervento blando e per il montenegrino “freddare” anche Curci in diagonale è un gioco da ragazzi.

TATTICA - 4-4-2 per Di Carlo; 4-3-1-2 più spregiudicato per Ranieri.

MOVIOLA – Dopo Inter-Napoli un'altra partita dal coefficiente alto viene offerta a Rocchi di Firenze. Prima dell'intervallo Lucchini commette un fallo di mano in area sul quale, nonostante le veementi proteste romaniste, l'arbitro non prende provvedimenti. Ineccepibile la concessione del rigore ai padroni di casa che costa anche l'espulsione di Julio Sergio. Inevitabili anche gli estremi provvedimenti disciplinari mostrati a Lucchini e Gastaldello.

PROMOSSI & BOCCIATI - Se Palombo è l'anima più bella di una Sampdoria troppo balbettante (decisivo anche nell'azione che vale il pari) Guberti è l'uomo in più al momento di segnare goal pieni di ossigeno. Voto 7 per tutti e due.

Impegnarsi si impegna, ma Lucchini appare più lento del solito e la Samp, soprattutto negli uno-contro-uno, paga eccessivamente i suoi limiti. Il difensore viene graziato da Rocchi in occasione di un tocco di mano nella propria area ma poi finisce espulso all'85'. Voto 5.

Vucinic dà la sensazione di essere in stato di grazia. Si sbatte, segna e sarebbe perfetto se non eccedesse in tocchetti tanto esteticamente fini quanto assolutamente inutili. Voto 6.5.

A Juan basta giocare dieci minuti per commettere il patatrac che consente alla Samp di agguantare il pareggio e di giocare con l'uomo in più. Colpevole assoluto anche in occasione del rigore di Guberti. Voto 3.

[Articolo per Goal.com del 9 gennaio 2011]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 commenti:

Marco UTC Samp ha detto...

Ciao, come giudichi le ultime mosse societarie del presidente Garrone? Non ti sembra un po' confuso?

Claudio ha detto...

Secondo me ha le idee chiarissime... ;)

Sara Blucerchiata ha detto...

Ciao Claudio. Secondo te questa Samp rischia la serie B? Io sono molto preoccupata!!!

Claudio ha detto...

Ciao Sara. Secondo me la Samp rischia solo un forte ridimensionamento. Non credo che, nonostante le ultime difficoltà, possa rischiare seriamente di retrocedere.