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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 16 gennaio 2011

Genoa-Udinese 2-4: Ogni gara dei friulani è una Maravilla, il Grifone sprofonda

28 anni dopo le prodezze di Zico l'Udinese riusce a battere il Genoa al Ferraris grazie ad un'altra formazione che può vantare elementi d'eccezione. E' proprio su questi, Sanchez in testa, che i friulani si impongono per 4-2. Partita che non ammette pause e che mette a nudo tutti i limiti di un Grifone tanto volenteroso quanto fragile. Apre le danze Armero (27') ma Milanetto pareggia allo scadere della prima frazione. Nella seconda un erroraccio di Eduardo propizia il nuovo vantaggio ospite siglato da Di Natale (56') e subito livellato da Destro (57'). Gli ultimi acuti sono di Sanchez (69'), al quarto centro nelle sue ultime quattro presenze, e Denis (92'). Mentre il cileno sbatte sul palo a porta vuota la possibile cinquina, a salire sono i cori di contestazione della gradinata Nord nei confronti della propria squadra. I fischi di tutto lo stadio si trasformano in applausi solo quando ad uscire dal campo sono i calciatori avversari.

FORMAZIONI – A sorpresa non c'è Dainelli nel Genoa. Davanti a Eduardo la linea arretrata è formata da Rafinha, Chico, Kaladze e Criscito; in mezzo il neo-acquisto Kucka e capitan Rossi si sistemano ai lati del regista Milanetto; Jankovic è il trequartista alle spalle di Destro e Sculli, preferito a Palacio.

L'Udinese, scesa sotto la Lanterna senza l'infortunato Domizzi, schiera davanti ad Handanovic il trio Benatia, Zapata e Coda; centrocampo folto composto da Isla, Pinzi (preferito ad Abdi), Inler, Asamoah ed Armero; conferma per la prolifica coppia offensiva Sanchez-Di Natale.

PARTITA – Di Natale arriva in ritardo all'appuntamento col goal su cross basso di Pinzi dalla destra. Replica affidata a una centrale di Kucka e a una punizione di Milanetto che lambisce il palo di sinistro. Il Genoa tiene l'iniziativa ma a passare, in contropiede, è l'Udinese: sulla corsia mancina Armero prima si “beve” Chico e poi scavalca Eduardo con un soffice lob. Jankovic potrebbe pareggiare dopo una manciata di minuti, sinistro ravvicinato alto. Quando poi Destro inquadra di testa la porta il portiere si salva in corner. Identico esito ha una girata di Sculli. Un bel piatto destro di Inler potrebbe avere effetti letali sul match, ad averli è invece un assist arretrato di Sculli sul quale Milanetto, dal limite, si avventa come una furia superando l'immobile Handanovic: 1-1.
Ripresa ancor più vivace aperta su una papera colossale di Eduardo che consente a Di Natale, partito in posizione di fuorigioco, di riportare in vantaggio i bianconeri. Distanze subito ristabilite da Destro, incornata di testa sul palo e ribattuta in rete che vale il 2-2. Poi l'attaccante di scuola interista lascia il posto a Palacio. L'Udinese continua a giocare come il gatto con il topo dimostrandosi sempre pronta a sfruttare le disattenzioni difensive dei padroni di casa. Così c'è gloria anche per Sanchez, autore del 2-3 da pochi passi a chiusura di una splendida triangolazione che coinvolge anche Di Natale e Isla in versione di suggeritore. Ancora lui potrebbe realizzare il poker alla mezz'ora, ma perde l'attimo giusto e stavolta Eduardo ci mette una pezza. Inler e Di Natale lasciano il posto ad Abdi e Denis, dall'altra parte Rossi e Rafinha fanno altrettanto con Mesto e Boakye. A guadagnarci sono sempre gli ospiti che non faticano ad opporsi agli ultimi abbozzi d'assalto del Genoa riuscendo persino a realizzare il poker con Denis. Nel recupero, con i rossoblù in ginocchio, Sanchez scheggia il palo a portiere battuto.

CHIAVE – E' il Genoa che prova a fare la partita inceppandosi spesso in meccanismi tutt'altro che fluidi e in finalizzazioni approssimative, difetti che non hanno i friulani bravi a serrare i ranghi e a ripartire con pochissimi tocchi risultando quasi sempre letali.

CHICCA – A ridosso dell'intervallo Beppe Sculli recupera un pallone che sembra destinato sul fondo appoggiandolo indietro per l'accorrente Milanetto che, al volo di destro, spazzola la rete friulana. E' l'azione del primo pareggio genoano.

TATTICA – 4-3-1-2 per Ballardini, 3-5-2 per Guidolin.

MOVIOLA – A Guida, arbitro della Can B, viene affidato un match che sa tanto di esame. Sotto particolare osservazione anche l'assistente Musolino reduce dai gravissimi errori che condizionarono Roma-Catania. La partita viene diretta in maniera positiva, ma la prova è viziata dalla concessione della rete di Di Natale partito in fuorigioco.

PROMOSSI & BOCCIATI - Milanetto e Scullli: nonostante il vorticoso movimento in entrata e in uscita che contraddistingue la gestione di Enrico Preziosi, sono gli elementi della vecchia guardia che provano a tenere a galla il veliero rossoblù con esempio e sostanza. Voto 6.5.

Eduardo si fa ancora una volta notare per una leggerezza incredibile che mette in salita una sfida tremendamente difficile da gestire. Voto 4.5.

Sanchez è l'arma in più del pomeriggio friulano. Parte come un diesel per poi diventare scattante come una molla. Realizza il suo quinto goal stagionale, va vicino al sesto fermandosi contro un palo. Voto 6.5.

Di Natale gioca a sprazzi e ha sulla coscienza il fallimento di un appoggio facile facile proprio nei primi spiccioli di partita. Si fa perdonare approfittando di un doppio errore a proprio vantaggio:il “liscio” del portiere lusitano e la svista del guardalinee che non ravvisa la sua posizione irregolare. Voto 6.5.

[Articolo per Goal.com del 16 gennaio 2011]


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