E' di Mannini, ex delle rondinelle, l'ultima firma su un match vietato ai sofferenti di cuore che aggiunge un punticino all'asfittica classifica di Sampdoria e Brescia. Il pari spinge la squadra di Iachini in maniera pressoché definitiva verso la B mentre quella di Cavasin, complice la sconfitta esterna del Lecce, guadagna una lunghezza sul terz'ultimo posto occupato dai salentini. Primo tempo senza vere occasioni e ripresa incandescente. Gli ospiti, passati per tre volte in vantaggio con Eder (51') e doppietta di Caracciolo (57' e 84') si fanno ingenuamente recuperare dai padroni di casa a rete con Pozzi (55'), Tissone (63') e Mannini (92').
FORMAZIONI – Senza gli squalificati Volta e Poli Cavasin propone Curci fra i pali; Zauri, Gastaldello, il rientrante Lucchini e Ziegler in difesa; Mannini, Palombo, Tissone (vincitore del ballottaggio con Dessena) e Laczko in mezzo; Biabiany e Pozzi inedita coppia d'attacco.
Iachini conferma Arcari in porta protetto da Zambelli, Zoboli (preferito a Zebina), Bega e Berardi; Filippini, Hetemaj e Baiocco compongono il reparto centrale con Diamanti a supporto delle punte Eder e Caracciolo.
PARTITA – Nervi a fior di pelle e nessuna pausa in una gara nella quale i padroni di casa mantengono una prevalenza territoriale che non trova grossi sbocchi al momento di finalizzare. All'intervallo si arriva con un tiro centrale di Caracciolo e una punizione di Palombo.
Ancora il capitano doriano in evidenza ad inizio ripresa: destro da venti metri che il portiere manda in angolo tuffandosi alla sua destra. Al 51', con la Samp in momentanea inferiorità numerica per un leggero infortunio occorso a Mannini, il Brescia passa: contropiede di Zambelli che, dalla destra, centra per Eder il cui rasoterra è imparabile per Curci. Il pari è immediato, Biabiany dal fondo serve in mezzo per la testa di Pozzi che, due minuti più tardi, distrae quasi tutti reclamando un rigore per fallo di Zoboli, mentre Arcari lancia il porta Caracciolo lucido al momento di battere a rete. Fuori Lazco, dentro Guberti. Neppure il tempo di tirare il fiato che Tissone inventa un affondo centrale con secca conclusione nell'angolino destro: è il momentaneo 2-2. Iachini toglie dalla mischia Filippini per inserire Vass. E Maccarone subentra a Biabiany. Proprio il neo-entrato si vede contrarre da Zoboli un tiro a botta sicura per poi divorarsi il vantaggio concedendo ad Arcari la possibilità di opporsi da un paio di metri. Si vede anche Zebina per l'infortunato Zoboli. La Samp spinge ma Diamanti si fionda di rimessa pennellando un pallone d'oro per la testa di Caracciolo che, saltando più in alto di tutti, appoggia alle spalle del poco reattivo Curci. Dentro anche Macheda per Pozzi. Le squadre sono allo stremo ma, in pieno recupero, Mannini si incunea nei sedici metri per acciuffare il definitivo con un sinistro carico di rabbia 3-3.
CHIAVE – Nessun tatticismo in un pomeriggio infernale dove la Samp necessita dei tre punti per aggrapparsi alla salvezza e il Brescia per alimentarne almeno la speranza. Ne scaturisce una lotta all'arma bianca senza vincitori.
CHICCA – Mannini è l'ultimo a mollare, anche in lucidità. Al 92', con il Brescia già pronto a gustarsi una vittoria decisiva e tutto il mondo blucerchiato in preda allo scoramento, lui riesce a infilarsi tra le maglie della retroguardia avversaria agguantando un punto che, in prospettiva, potrebbe valere l'intera stagione.
TATTICA – 4-4-2 per Cavasin che poi, quando capisce che non ha più nulla da perdere, passa ad un attacco con tre punte; 4-3-1-2 per Iachini.
MOVIOLA – Rocchi di Firenze prova a gestire un match molto difficile fischiando a ripetizione.
Sussistono dubbi su un paio di contatti in area tra Zoboli e Pozzi. L'arbitro sorvola in entrambe le circostanze tra le veementi proteste doriane.
PROMOSSI & BOCCIATI – Tissone sfodera una prestazione a 360° condita anche dal gol del 2-2 frutto di un'iniziativa personale. Esemplare: voto 7. Curci continua a mostra indecisioni che la Samp paga a un prezzo carissimo: voto 5.
Caracciolo fa il proprio dovere realizzando una doppietta e dimostrandosi indispensabile riferimento per i suoi compagni: voto 7.
La difesa bresciana pecca di generosità in occasione di tutte le segnature blucerchiate. Quando ci si gioca la partita della vita non sono ammesse distrazioni: voto 5.
[Articolo per Goal.com del 1° maggio 2011]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copertina
Vuoi leggere alcuni miei articoli pubblicati su Calcio 2000?
domenica 1 maggio 2011
Sampdoria-Brescia 3-3:Thrilling puro! Caracciolo spaventa, Mannini salva-Doria
Etichette:
Football: Sampdoria
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento