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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 22 maggio 2011

Genoa-Cesena 3-2: Floro Flores e Palacio in palla, il Grifone si diverte fino in fondo

Passerella di fine campionato con i gol di Floro Flores (6' e 16') e Palacio (45') e con un penalty di Bogdani (48') e centro di Jimenez (85') a far buon peso. Genoa-Cesena passa agli archivi per il 3-2 e per gli ininterrotti festeggiamenti che il popolo rossoblù inscena a seguito della retrocessione in B della Samp. Gara giocata su buoni ritmi, corretta e che ha messo in evidenza le ottime qualità del portiere Perin.

FORMAZIONI – Ballardini propone l’esordiente Perin fra i pali; Mesto, Moretti, Dainelli e Criscito in difesa; Rossi, Rafinha, Milanetto, e Antonelli in mezzo; Palacio e Floro Flores tandem d’attacco.
Ficcadenti schiera il “dodicesimo” Calderoni protetto da una linea arretrata composta da Santon, Dellafiore, Felipo e Lauro; a centrocampo sistema Caserta, il debuttante Gorobsov in cabina di regia e Parolo; Jimenez, Bogdani e Giaccherini trio offensivo.

PARTITA – Il primo squillo è di Bogdani, surclassa Criscito in velocità ma trova i riflessi di Perin. Va meglio a Floro Flores che sulla respinta di Calderoni ribatte in rete l'1-0 e dieci minuti dopo sigla una doppietta su assist dal fondo di Palacio. Dainelli e Dellafiore cedono il campo a Kaladze e Pellegrino. Il Cesena prova a farsi vedere in avanti ma pecca di precisione. Quando inquadra la porta, volèe di Caserta sotto la traversa, Perin risponde da campione. Altrettanto da fuoriclasse è l'azione del terzo gol, siglato da Palacio che penetra in area, scarta il portiere ed entra in porta con il pallone tra i piedi. Ripresa con Sammarco al posto di Caserta e con Bogdani che si procura un rigore su contatto con il portiere accorciando le distanze dal dischetto. Subito dopo Palacio, controlla e spara dal limite, Calderoni rimedia in angolo. Kucka rileva Rafinha. Così come Boselli, il giustiziere della Samp, entra per acclamazione. Ma è Criscito, diagonale velenosissimo, a chiamare al prodigio il portiere. Il neo-entrato Malonga (dentro per Giaccherini) si fa poi ipnotizzare da Perin. L'estremo difensore non può invece far nulla su Jimenez che spinge nel sacco la palla del definitivo 3-2.

CHIAVE – Nessuna vera tensione in questa ultima gara stagionale. Il Genoa, desideroso di accomiatarsi al meglio con i propri tifosi, gioca con più convinzione prevalendo soprattutto grazie alla propria superiorità tecnico-tattica.

CHICCA – Palacio realizza il gol del momentaneo 3-0 entrando in porta con il pallone e deliziando tutti con giocate da mandare in solluchero il più intransigente degli esteti.

TATTICA – Ritorno al 4-4-2 per Ballardini; 4-3-3 per Ficcadenti.

MOVIOLA – Per Nasca, 31enne arbitro barese, la gara rappresenta un premio a quanto di buono mostrato in questa stagione. Dirige senza sbavature un sfida liscia come l'olio. Corretta la concessione del penalty al Cesena con ammonizione del portiere.

PROMOSSI & BOCCIATI – Palacio, solito dispensatore di gol e assist, e il giovanissimo Perin sono tra i migliori in campo: voto 7. Nessun genoano disputa una prova al di sotto della sufficienza. Bogdani è il giocatore in casacca bianca a farsi notare per qualche spunto degno di nota, rigore trasformato compreso: voto 6.5. Nel primo tempo la difesa ospite mostra la stessa attenzione di un gruppo di bagnini romagnoli a novembre inoltrato: voto 5.

[Articolo per Goal.com del 22 maggio 2011]

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