Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 3 novembre 2013

Sampdoria-Sassuolo 3-4: Festival del goal al Ferraris, decide la tripletta di Berardi

La Sampdoria scivola ancora. Stavolta in casa, per 3-4 e al cospetto di un Sassuolo che la surclassa sul piano della manovra e dell'assetto tattico ma che ha rischiato seriamente di non vincere pur essendo in superiorità numerica dal 50' per un'espulsione comminata a Costa. I blucerchiati, a cui l'unica cosa che non difetta è il cuore, vanno a segno per 3 volte e sempre sugli sviluppi di improvvisate mischie da Far-West. E dire che erano riusciti ad andare al riposo in vantaggio con un'inzuccata di Pozzi (19'). La ripresa è un turbillon di emozioni. Berardi ribalta tutto in fretta (49' e 51' su rigore) ma quando Floro Flores (63') sembra poter far calare il sipario, i ragazzi di Rossi riescono nella duplice impresa di non venire ancora castigati dagli avversari e di agguantare momentaneamente il risultato con Eder (64') e De Silvestri (80'). Sul piano della gestione della palla e della sistemazione in campo, però, gli ospiti appaiono nettamente superiori. Così Farias, appena entrato e carico come una molla, propizia l'ennesimo penalty di giornata che consente a Berardi di fare tripletta e, soprattutto, di consegnare al Sassuolo la prima vittoria esterna in serie A della sua storia. FORMAZIONI: Rossi schiera un 3-4-1-2 con Da Costa a protezione dei pali; Mustafi, Gastaldello e Costa a formare la linea arretrata; De Silvestri, Obiang, Gentsoglou, e Gavazzi a centrocampo; Krsticic agisce alle spalle degli attaccanti Eder e Pozzi. De Francesco, che non può contare sullo squalificato Zaza, si affida al 3-4-3: oltre al portiere Pegolo mette fra i titolari Antei, Bianco e Acerbi a difendere; Gazzola, Magnanelli, Marrone e Longhi in mezzo; Berardi, Floro Flores e Masucci compongono il trio offensivo. PRIMO TEMPO: Dopo un sostanziale equilibrio nel quale Floro Flores brilla per un'insidiosa punizione e un pericolosissimo rasoterra destro intercettato da Da Costa, la Sampdoria passa grazie a Pozzi che corregge in rete di testa un assist di Costa. Il Sassuolo prova a reagire, reclama inutilmente un rigore su Magnanelli trattenuto da Mustafi e mette Gazzola in condizione di colpire tutto solo trovando sulla linea di porta il piedone di Gastaldello. Il Doria, reo di eccessivi errori in fase di disimpegno e dagli ingranaggi non proprio impeccabili, riesce comunque a limitare i danni. SECONDO TEMPO: Avvio di ripresa micidiale da parte di Berardi che prima pareggia controllando e appoggiando nel sacco su Da Costa in uscita, poi approfitta ancora degli enormi spazi concessigli procurandosi un rigore con Costa che rimedia il secondo giallo. Nonostante il vantaggio, gli ospiti continuano a macinare ritmo e occasioni trovando la terza rete con Floro Flores che ruba palla a Mustafi involandosi verso il portiere e la gloria. Neppure il tempo di ripartire che Eder in versione-falco che placa le urla di contestazione accorciando subito le distanze su sponda di Pozzi. Di Francesco sostituisce Masucci con Missiroli, Rossi richiama in panca Krsticic e Pozzi per inserire Soriano e Petagna. Nelle fila ospiti uno stremato Floro Flores cede il campo ad Alexe. Spazio anche per Wszolek al posto di Gavazzi. Il Sassuolo spreca opportunità in serie per chiudere i conti e viene punito da Da Silvestri che, ancora su azione convulsa in area, prima coglie la traversa e poi riprende la sfera realizzando il 3-3. Il pari fa saltare tutti gli schemi. Farias entra per Gazzola e poco dopo viene messo giù in area da De Silvestri. Berardi fa tripletta riportando avanti i suoi: 3-4. Mentre la Samp ormai è definitivamente al tappeto Alexe ha anche il tempo di divorarsi la cinquina davanti al portiere. CHIAVE: Si gioca a viso aperto: Samp ad usare il cuore più del cervello, Sassuolo manovriero ma per un tempo non altrettanto finalizzatore. Quando ci riesce dilaga e vince con merito. MOVIOLA: Tagliavento, sempre vicino all'azione, dirige con luci ed ombre. Tiene in carreggiata i nervi a fior di pelle dei contendenti dispensando i cartellini con efficace parsimonia ma non ravvisa gli estremi del penalty per una trattenuta in area di Mustafi ai danni di Magnanelli. [Articolo per Goal.com del 3 novembre 2013] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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