Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 20 ottobre 2013

Genoa-Chievo Verona 2-1: Non basta Bentivoglio ai veneti, super Gila regala il primo sorriso a Gasperini

Buona la prima in casa, per il Genoa gasperiniano. La formazione rossoblù dà segni di organizzazione offrendo fasi di intensità e dinamismo. A certificarlo è una vittoria per 2-1 su un Chievo tutt'altro che remissivo e anch'esso bisognoso di certezze positive. Decide una doppietta di Gilardino (al 22'con un'incornata di classe e al 50' su ribattuta fortunosa) in mezzo all'illusorio pari di Bentivoglio (47'). Gara piacevole senza cali di ritmo, Genoa che recrimina con la sorte per un incroci colpito da Lodi nel finale. FORMAZIONI: Per il suo ritorno al Ferraris, contraddistinto da un'autentica ovazione, Gasperini propone un 3-4-3 composto da Perin tra i pali; Antonini, Portanova e Manfredini dietro; Vrsaljko, Lodi, Biondini e Marchese a centrocampo con la fase offensiva affidata a Santana e Centurion a sostegno di Gilardino. Per invertire la rotta dopo tre sconfitte consecutive, Sannino opta per un 4-4-2 che prevede Puggioni in porta; Frey, Claiton, Cesar e Sardo in difesa; Bentivoglio, Rigoni, Radovanovic ed Estigarribia in mezzo e la coppia Pellissier-Paloschi davanti. PRIMO TEMPO: Sfida subito dura e vibrante. A essere premiati sono i padroni di casa, in vantaggio a metà frazione, con un colpo di testa di Gilardino abilissimo ad anticipare in volo Claiton per infilare sul primo palo un cross dalla sinistra di Marchese. Poco dopo Santana s'infortuna a viene sostituito da Stoian. I ritmi restano alti anche se le conclusioni a rete latitano e, quando capitano, le retroguardie sanno fare adeguato muro. SECONDO TEMPO: Avvio con Bentivoglio protagonista in positivo e in negativo: prima siglando l'immediato pari clivense su azione di contropiede, poi rinviando sul viso di Gilardino una palla che rimbalza oltre la linea bianca riportando avanti i Grifoni. Gli ospiti non si danno per vinti e, mentre i rossoblù agiscono alla ricerca dell'uppercut decisivo, pressano con sempre più continuità impegnando severamente Perin con Pellissier: in diagonale e anche su colpo di testa. Le carte si mischiano: Kucka e Fetfatzidis subentrano a Centurion e Stoian; Thereau, Hetemaj e Pamic fanno altrettanto con Radovanovic, Bentivoglio ed Estgarribia. Nel finale il Genoa si divora un paio di ripartenze che interrompono una buona fase del Chievo e, su punizione di Lodi, coglie l'incrocio dei pali alla sinistra di Puggioni battuto. CHIAVE: La smania genoana di ritrovare vittoria e gioco contro una formazione vivace e scorbutica come il Chievo brava a non mollare mai, ne scaturisce una partita mai scontata. MOVIOLA: Solita direzione all'insegna della personalità, quella di Mazzoleni di Bergamo. Assai permissivo all'inizio, deve poi ricorrere ai cartellini per frenare gli eccessi di nervosismo palesate soprattutto dagli ospiti. [Articolo per Goal.com del 20 ottobre 2013] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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