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domenica 21 ottobre 2012
Genoa-Roma 2-4: Super rimonta giallorossa, Osvaldo fa sorridere Zeman
Si tinge di giallorosso la serata del Ferraris. Il Genoa parte bene senza riuscire a mantenere quanto prodotto. La Roma, sotto di due reti in apertura per i centri di Kucka (6') e Jankovic (15'), impiega una ventina di minuti per ritrovarsi. Quando ci riesce si fa dirompente e ribalta le sorti del match grazie a una girata di Totti (27'), una doppietta di Osvaldo (45' e 55') a cavallo del riposo e Lamela (82'). Sfida bellissima decisa dal maggior tasso tecnico tattico degli ospiti.
FORMAZIONI: De Canio, che deve relegare in panchina l'influenzato Immobile, schiera un 4-4-2 formato dal portiere Frey; Bovo, Granqvist, Canini e Moretti in retroguardia; Jankovic, Kucka, Seymur, Antonelli linea mediana con Jorquera e Borriello in avanti. Zeman propone un 4-3-3 che prevede Stekelenburg fra i pali; Piris, Marquinhos, Castan e Balzaretti dietro; De Rossi, Tachtisids e Florenzi in mezzo; Lamela, Osvaldo e Totti attaccanti.
PRIMO TEMPO: Colpisce a freddo, il Grifone. Prima è Kucka, assistito da Borriello, a lasciare partire al volo uno strepitoso destro ad effetto; Poi è Jankovic a confezionare il raddoppio dopo aver colpito la traversa davanti ai difensori ospiti fermi a guardare. Il Genoa è aggressivo e Stekelenburg deve metterci il ginocchio per respingere un diagonale ravvicinato di Borriello. La Roma soffre per 25', quando però riesce a destarsi Florenzi fa scorrere brividi lungo la schiena di Frey e Totti accorcia le distanze scherzando in area con Bovo. I giallorossi che ora Zeman disegna con un 2-4-4, prendono coraggio e metri di campo con l'eterno Capitano, l'ingolosito Florenzi e Osvaldo a fare da mattatori. Il break lo confeziona Jorquera, conclusione dai venti metri che mette le ali al portiere. La sfida è vibrante e, prima dell'intervallo Piris salva una palla sul fondo servendo in mezzo Osvaldo che che agguanta il 2-2.
SECONDO TEMPO: Si riprende con una Roma assatanata che quasi subito compie il sorpasso, ancora con Osvaldo bravo a sfruttare un corner di Florenzi. De Canio si affida a Immobile, Bertolacci e Melazzi per Jorquera, Seymour e Antonelli. Ma il bandolo della matassa resta sempre in mano agli ospiti capaci di giocare in maniera fluida ed efficace soprattutto sulle corsie esterne. Il Genoa commette l'errore di cercare giocate più istintive che razionali. Alla mezz'ora Pianic rileva Florenzi mentre Borriello lascia i suoi in dieci a causa di un infortunio alla caviglia. A questo punto per la Roma diventa tutto più semplice e Lamela, con il mancino, chiude i conti nel finale. Osvaldo sfiora la cinquina peccando di leziosità.
CHIAVE: Ritmi altissimi e braccio di ferro che, di volta in volta, premia la compagine che mette più foga sul pallone. A primeggiare sono gli ospiti forti di energie più costanti e maggior lucidità in fase di finalizzazione.
MOVIOLA: Parte bene Orsato ma poi, quando la riserva di energie annebbia i riflessi e scalda i nervi, l'arbitro di Schio prova a tenerla sui giusti binari affidandosi eccessivamente all'uso dei cartellini.
[Articolo per Goal.com del 21 ottobre 2012]
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Football: Genoa 1893
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