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sabato 6 ottobre 2012
Genoa-Palermo 1-1: Borriello risponde a Giorgi, il grande ex Gasperini sorride soltanto a metà
Non va oltre l'1-1 il Genoa contro un Palermo a cui la mano dell'ex Gasperini sta già imprimendo fisionomia e giusto coraggio. I siciliani, passati in vantaggio al 14' con Giorgi, gestiscono bene la prima frazione venendo poi messi alle corde dall'abilità tattica di mister De Canio che ottiene il pari con Borriello in avvio di ripresa (52'). La sfida, resa ancor più incandescente dall'approssimativa direzione dell'arbitro Tommasi che non decreta un rigore a favore di Jankovic e soci, ha evidenziato la fase di crescita di entrambe le squadre.
FORMAZIONI: De Canio propone un 4-3-3 con il portiere Frey protetto da Sampirisi, Granqvist, Bovo e Antonelli; Kucka, Tozser e Seymour agiscono in mezzo mentre al tridente Jankovic-Borriello-Immobile spetta il maggior compito di colpire. Gasperini, indimenticato ex, si affida a un 3-4-2-1 che prevede Ujkani fra i pali; Munoz, Donati e Van Bergen dietro; Morganella, Rios, Barreto e Garcia a centrocampo con Ilicic e Giorgi a lavorare alle spalle dell'osservato speciale Miccoli.
PRIMO TEMPO: Genoa vicino al vantaggio con Jankovic ma k.o. dopo un quarto d'ora su deviazione aerea di Giorgi servito da Ilicic posizionato sul vertice sinistro dell'area. De Canio prova a limitare un dirompente Garcia invertendo gli esterni di centrocampo. La prima nitida occasione per il possibile pari genoano è però uno sciagurato passaggio indietro di Munoz che costringe Ujkani a smanacciare sulla linea. E' una prodezza che segue quelle su Borriello diagonale in area e Immobile che, nel recupero, prova a colpire di testa sotto la trasversale. Il Genoa, che paga anche le eccessive smanie estetiche di Immobile, rischia su Ilicic che spezza l'egemonia genoana della seconda parte di tempo fiondando a fil di palo.
SECONDO TEMPO: La ripresa si apre con un Genoa arrembante che agguanta subito il pari grazie a Borriello che, di testa, raccoglie uno spiovente dalla destra di Jorquera. Gasperini cerca nuove energie inserendo Hernandez e Kurtic per Miccoli e Ilicic. La sfida si fa incandescente con i padroni di casa sospinti a gran voce dai propri tifosi. Il Palermo cresce e De Canio si affida a Vargas, al posto di Immobile, per riportare l'inerzia del match a proprio favore. E' Hernandez, però, a cercare la via del gol mancandola di poco. Così come Vargas arrivato scoordinato su un cross di Jankovic. Bertolo rileva Giorgi. Il Genoa assedia freneticamente senza graffiare, Kurtic impegna a terra Frey.Inutili gli assalti all'arma bianca che i padroni di casa organizzano nel finale.
CHIAVE: Genoa volitivo potenzialmente insidioso davanti ma poco compatto in mezzo; Palermo più pratico e più bravo negli scambi e negli inserimenti negli spazi. I duelli nei corridoi esterni sono a lungo quelli decisivi.
MOVIOLA: Tommasi di Bassano del Grappa si ispira ai colleghi inglesi sventolando con parsimonia i cartellini ma merita l'insufficienza per sbavature di non poco conto, tutte in area rosanero: uno scontro fra Kucka e Barreto nel primo tempo e un clamoroso mani di Donati nel secondo.
[Articolo per Goal.com del 6 ottobre 2012]
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Football: Genoa 1893
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