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mercoledì 26 settembre 2012
Genoa-Parma 1-1: Lucarelli pesca il jolly dal limite, Borriello pareggia su rigore in zona Cesarini
In extremis il Genoa riesce a evitare la sconfitta contro un Parma caparbio e quasi perfetto nel monetizzare il vantaggio siglato al 26’ dall’ex-rossoblù Lucarelli. Solo all’88’ i Grifoni agguantano l’1-1 grazie ad un rigore di Borriello che, già al 67’, aveva avuto la chance dal dischetto infrangendola sul palo alla destra del portiere. Partita intensa ma con troppi errori, soprattutto da parte dei padroni di casa, prevedibili e spreconi.
FORMAZIONI - De Canio, che oggi festeggia il 55° compleanno e le 200 panchine in serie A, schiera un 4-3-1-2 con Frey in porta protetto da Sampirisi, Canini, Bovo e Granqvist; centrocampo affidato ad Antonelli, Tozser e Kucka; mentre Bertolacci viene piazzato alle spalle delle due punte Borriello e Immobile. Donadoni opta per un 3-5-2 che prevede Mirante fra i pali; Zaccardo, Paletta e Lucarelli dietro; Acquah, Parolo, Valdes, Galloppa e Gobbi in mezzo; Belfodil e Amauri in attacco.
PRIMO TEMPO - Il decollo della gara si fa attendere sino al 13° giro di lancetta quando Bertolacci e Immobile si accendono con scambi pregevoli che consentono al bomber di provarci a ripetizione: prima sprecando sul fondo su Mirante in uscita, poi costringendo il portiere a a mettere le ali per salvarsi in corner. Il Parma si fa notare pungendo Frey con un’insidiosa deviazione aerea di Zaccardo e poi bucandolo con Lucarelli che approfitta di un vuoto difensivo avversario per scagliare al volo un mancino perfetto su azione d’angolo. Belfodil, ginocchio destro ko, deve cedere anzitempo il campo a Pabon già caldo per servire ad Amauri la palla del possibile raddoppio: Frey è attento. Non lo è nella stessa maniera Immobile che, all’ultimo secondo, non riesce a gestire la sfera del pareggio.
SECONDO TEMPO - La ripresa comincia con un defilatissimo diagonale di Immobile: Mirante c’è, anche sulla ribattuta di Antonelli. De Canio prova a scuotere la noiosa prevedibilità dei suoi inserendo Jorquera per Bertolacci.Dall’altra parte Donadoni propone Biabiany per Amauri. L’inerzia tattica resta a favore degli ospiti, grezzamente efficaci anche a frustrare le iniziative estetiche di Borriello e Immobile. E’ però di quest’ultimo il merito di mettere in area un pallone che Galloppa tocca platealmente di mano concedendo a Borriello la chance dal dischetto: l’opportunità s’infrange sul montante sinistro e poi Mirante blocca a terra. Ancora Immobile, suo malgrado, diventa protagonista negativo spedendo in Gradinata Nord i destini dell’unico contropiede concesso dagli ospiti. Dentro Piscitella e Anselmo, fuori Sampirisi e Antonelli. In campo c’è anche Sansone per Parolo. Allo scadere del tempo Borriello si procura il secondo rigore della serata a contatto con un nugolo di avversari. Stavolta, dal dischetto non sbaglia spiazzando Mirante. Inutile il forcing finale del Parma.
CHIAVE - Sostanziale equilibrio, nella voglia di costruire e nei limiti del riuscirci, per entrambe le compagini a cui un terreno di gioco dallo stato precario non agevola i compiti. Dalla sua il Parma ha però il merito di agire con maggior concretezza e lucidità.
MOVIOLA - E’ agevole, per Guida di Torre Annunziata, amministrare un match senza particolari episodi dubbi ad eccezione di un offside fischiato troppo frettolosamente a Borriello lanciato in area ducale.
[Articolo per Goal.com del 26 settembre 2012]
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Football: Genoa 1893
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