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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 15 gennaio 2012

Genoa-Udinese 3-2: A Marassi è spettacolo puro, ma i 3 punti se li prende l'ex Marino

“Vi vogliamo così!” è il coro urlato a squarciagola dalla Gradinata Nord e che accompagna i giocatori rossoblù negli spogliatoi. E' infatti proprio un Genoa gladiatorio, e ammirevole per abnegazione, quello che impone la sconfitta all'Udinese, terza forza del campionato, al termine di una battaglia durissima e senza esclusione di colpi. Sono due difensori, Ferronetti (14') e Granqvist (al primo centro italiano) (49'), a mettere le prime firme che contano; un bellissimo destro al volo di Jankovic, 58 secondi dopo il pareggio, consente il sorpasso ai Grifoni che poi (71') allungano su contropiede finalizzato da Palacio. Un contestatissimo rigore di Di Natale (75') illude i friulani a cui non serve un generosissimo forcing finale contro avversari ridotti in dieci per l'espulsione di Rossi.

FORMAZIONI – Marino, al debutto casalingo, deve fare i conti con le moltissime assenze confermando Frey in porta e inventandosi la linea difensiva nella quale l'unico vero elemento di ruolo è Granqvist abbinato a capitan Rossi con Mesto e Constant laterali; in mezzo vanno Merkel, il neo-acquisto Biondini, Veloso e Jankovic; Palacio e Gilardino in attacco.
Guidolin costretto a rinunciare all'infortunato Domizzi ed a Benatia, Asamoah e Badu partiti per la Coppa d'Africa, schiera Handanovic in porta; Ekstrand, Danilo, Feronetti e Basta a sua diretta protezione; Isla recuperato in extremis, Pinzi, Fernandes e Armero a centrocampo; Floro Flores e Di Natale davanti.

PARTITA – All'8 Handanovic è perfetto nell'uscire tra i piedi di Gilardino lanciato in porta e poco dopo strepitoso nell'opporsi ad un tiro a botta sicura di Merkel seguito da un colpo ad effetto di Veloso. La replica del dirimpettaio Frey arriva tre minuti dopo salvando di piede su Floro Flores. Nulla può però fare il portierone quando, sul successivo calcio d'angolo, Ferronetti approfitta di un'indecisione di Rossi e incorna lo 0-1 siglando il suo secondo goal in carriera. Il pareggio sembra cosa fatta al 19' ma il numero uno sloveno è ancora provvidenziale su conclusione sotto misura di Gilardino. Il Genoa attacca ma non riesce a sfondare e, prima del riposo, deve affidarsi ai pugni di Frey per evitare l'ennesima capitolazione su botta di Floro Flores.
Nella ripresa i padroni di casa ribaltano subito il risultato con una ribattuta di Granqvist su respinta di Handanovic a seguito di una punizione di Jankovic che poi realizza il 2-1 con un destro al volo su assist dalla sinistra di Costant, alla sua migliore prestazione stagionale. Poco prima il portiere ospite aveva compiuto l'ennesimo miracolo su fiondata del centrocampista francese. Floro Flores, in contropiede, potrebbe riequilibrare subito le sorti ma non fa i conti con la bravura di Frey che gli sbatte ancora la saracinesca in faccia. A provarci è anche Veloso, Handanovic alza in angolo. E' il preludio del 3-1 ottenuto con un imprendibile rasoterra di Palacio. Al 71' Marco Rossi anticipa Di Natale in area ma l'arbitro ravvisa gli estremi per la concessione della massima punizione e dell'espulsione del genoano. Il cannoniere spazza l'angolino destro del portiere (che aveva intuito) riaprendo la partita. Esce Palacio, entra Seymour. Ferronetti ha già in gola l'urlo per il possibile 3-3 quando Frey è immenso nel metterci una manona. Si vedono anche Pasquale, Fabbrini e Kucka per Ekstrand, Fernandes e Merkel. Jankovic e Di Natale impegnano ancora severamente i portieri avversari ma il Genoa non concede più centimetri e porta a casa la più bella vittoria stagionale.

CHIAVE – Entrambi i reparti offensivi si mettono costantemente in evidenza. Per il Genoa, costretto a giocare in salita dopo neppure un quarto d'ora,il lavoro risulta efficace nel secondo tempo quando parte a razzo e tutti danno il 100%.

CHICCA – Nonostante i 5 goal complessivamente subiti, sono da manuale del calcio le prestazioni di Frey e Handanovic. Entrambi compiono parate da stropicciarsi gli occhi vincendo i propri personali duelli con Di Natale e Gilardino.

TATTICA – Marino parte con il 4-3-1-2 per poi ripiegare al 4-4-1 dopo l'espulsione di Marco Rossi, Guidolin mantiene il 4-4-2 sino nel finale quando passa al 3-4-3.

MOVIOLA – Designato a sorpresa, Doveri di Roma parte bene ma poi si fa sfuggire di mano la gara prendendo decisioni quantomeno discutibili. Al' 7' è supportato in maniera positiva dall'assistente Ghiandai nell'occasione dell'annullamento di una rete di Di Natale siglata in offside. Al 60' però il guardalinee segnala un fuorigioco inesistente a Palacio lanciato in contropiede. Al 75' molti dubbi lascia la concessione del rigore a Di Natale con conseguente espulsione di Rossi, episodio che condiziona pesantemente l'andamento della gara.http://www.blogger.com/img/blank.gif

PROMOSSI & BOCCIATI – Frey è il solito baluardo, Biondini esordisce in maniera positiva tenendo il campo con personalità e dimostrando carattere: voto 8 ad entrambi. Handanovic è bravissimo a salvare la propria porta con più interventi di altissimo livello, così come Armero a macinare metri e a creare spazi per i compagni: voto 7.5 al portiere, 7 al centrocampista. L'unica prestazione insufficiente è quella dell'arbitro Doveri: voto 5.

[Articolo per Goal.com del 15 gennaio 2012]


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