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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 29 gennaio 2012

Genoa-Napoli 3-2: Ti aspetti i tenori azzurri e spuntano quelli rossoblu! Gilardino-Palacio è tanta roba...

Rivincita voleva essere e rivincita è stata. Il Genoa archivia l'umiliante sconfitta per 6-1 subita poco più di un mese fa al San Paolo, imponendosi per 3-2 e con una prova di qualità superiore rispetto agli avversari. Palacio (31') e Gilardino (36') nel primo tempo e ancora Palacio nella ripresa (69') sono gli autori delle reti che decidono la sfida. Inutili le reti della speranza siglate da Cavani (81') e Lavezzi (82').

FORMAZIONI – Costretto a fare a meno degli infortunati Bovo, Dainelli, Antonelli, Veloso, Rossi e Constant, Marino propone Frey tra i pali; Mesto, il rientrante Kaladze e Granqvist in difesa; folto centrocampo composto da Moretti, Kucka, Biondini, Jankovic e Sculli; Gilardino e Palacio davanti.
E' una mini-rivoluzione quella fatta da Mazzari al momento di scegliere l'undici da schierare al Ferraris rispetto a quello che pochi giorni fa ha battuto l'Inter in Coppa Italia. Il tecnico di San Vincenzo sistema De Sanctis in porta; Campagnaro, Cannavaro e il debuttante Britos dietro; Zuniga, Dzemaili, Gargano e Dossena in mezzo; con Hamsik e Lavezzi alle spalle di Pandev preferito in extremis a Cavani che si accomoda in panchina.

PARTITA – Tifo caloroso ma temperatura da freezer al Ferraris. Nonostante la gara sia intensissima, eccettuate un paio di deviazioni imprecise di Pandev e Sculli e un tiro di Gilardino beffardamente respinto da Palaico, di occasioni sottoporta non se ne vedono. Occorre attendere lo scoccare della mezz'ora per vedere il Genoa scatenarsi e prendere il largo con una pennellata capolavoro di Palacio (31') e con una combinazione Biondini-Sculli-Gilardino (36') con quest'ultimo bravo ad anticipare Cannavaro per incornare il 2-0, sua prima rete rossoblù. Nel finale di tempo il capitano ospite si infortuna dopo un intervento di Mesto e deve cedere il posto a Maggio.
La ripresa comincia sotto la neve e con una zolla del terreno che frena Palacio lanciato verso De Sanctis. Al 56' arriva il momento di Cavani al posto di Zuniga, è però Hamsik, al 69' a poter riaprire i giochi con un rasoterra ravvicinato respinto da Frey. In contropiede il Genoa diventa ancora letale con un passaggio esterno del solito Gilardino per Palacio che prima entra nei sedici metri e poi incrocia in maniera vincente il 3-0. A questo punto entrano Vargas, Seymour e Birsa per Pandev, Jankovic e Sculli. I ritmi restano altissimi, il Genoa ha la terz'ultima difesa del campionato, l'ingordo Cavani non se lo dimentica e di testa , su perfetto cross di Maggio, mette a segno la rete della bandiera (sesto gol nelle ultime sei gare). Biondini, finito k.o, esce per il giovanissimo Sampirisi. Pochi secondi e Lavezzi parte in contropiede sbarazzandosi di Mesto e portando il risultato sul 3-2. Nel recupero i pugni di Frey salvano il risultato su violenta botta di Dzemaili.

CHIAVE – Squadre lunghe e nessuna pausa se non per mostrare i nervi. Il match scorre in maniera frenetica con i rossoblù che hanno il merito di tenere il campo con maggior lucidità e i partenopei il demerito di palesare una mancanza di tranquillità che fa rende tardiva la reazione decisiva.

CHICCA – Il goal che Palacio mette a segno al 31' è di un'assoluta perfezione: prima confezionato da Gilardino che, tra due avversari all'altezza del vertice sinistro dell'area, appoggia indietro di testa per El Trenza inventore di un destro al volo a spiovere che s'insacca nel “sette” più lontano dell'incolpevole De Sanctis.

TATTICA – Il Genoa parte con il 3-5-2 per poi passare al 4-4-2; il Napoli comincia con il 3-4-1-2 passando poi al 3-4-2-1 quando, sotto di due lunghezze, entra Cavani e Hamsik arretra di qualche metro.

MOVIOLA – Rocchi di Firenze decide di mostrare subito a tutti che non è in vena di tolleranze sventolando il giallo a Kucka e Cannavaro dopo soli 3'. Terrà polso duro sino al 95' dirigendo in maniera più che sufficiente grazie anche al positivo supporto dei suoi assistenti.

PROMOSSI & BOCCIATI – Palacio fa il diavolo a quattro giocando per la squadra e per se stesso; Gilardino non è da meno vestendo i panni di assistman e di bomber: voto 8 ad entrambi. In una gara da gran battaglia Mesto, fra i rossoblù, è quello che sembra patire di più avendo anche qualche responsabilità in occasione dei gol ospiti: voto 5.5.
Cavani entra e accende la luce creando spazi e, soprattutto, realizzando il goal che dà fiato alle speranze di rimonta del Napoli. Indispensabile: voto 7. Cannavaro gioca con poca lucidità peccando in eccessi di rischi che la sua squadra paga caro, esempi lampanti gli anticipi di Gilardino in occasione dei due goal genoani. Esce per infortunio al 45' con troppi errori segnati con la matita rossa: voto 5.
Oggi si festeggia il trentennale della storica amicizia tra genoani e napoletani e il giorno del ricordo di Vincenzo “Claudio” Spagnolo, roba da commozione anche se per motivi diversi: voto 10 alle due tifoserie.

[Articolo per Goal.com del 29 gennaio 2012]

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