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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 16 ottobre 2011

Genoa-Lecce 0-0: Di Francesco erge un fortino, il Grifone non lo butta giù

S'infrangono su un palo di Jorquera e un'approssimativa direzione di Gava le velleità di vittoria del Genoa. La formazione di Malesani, comunque poco costante in fase offensiva e senza un vero bomber d'area capace di inventare cose preziose, viene contrata da un Lecce bravo a tener saldi gli ormeggi e a proporsi quel tanto che basta per limitare i danni e portare in salento un punto che fa tanto morale. Kaladze è stato espulso all'80' per proteste.

FORMAZIONI – Malesani conferma il portiere Frey; sistema in difesa Rossi, Dainelli, Kaladze e Antonelli; a centrocampo Kucka, Veloso e Birsa con Merkel a far da trait d'union alle spalle di Caracciolo e Palacio. Di Francesco propone Benassi in porta; Oddo, Tomovic, Esposito e Mesbah a sua diretta protezione; Strasser, Obodo in mezzp Giacomazzi; Grossmuller nel ruolo di trequartista conPasquato, Ofere elementi più offensivi.

PARTITA – Buon inizio: sinistro insidioso di Merkel che Benassi caccia in angolo, replica di Mesbah a lambire il montante destro avversario. Come da copione è il Genoa a cercare di proporsi con maggior insistenza. C'è anche Rossi ad impegnare l'estremo ospite, salvato poi da Esposito nell'anticipare Merkel pronto a ribadire in rete un assist del capitano rossoblù. Si vede sempre Benassi, al lavoro anche su punizione di Veloso. La pressione dei padroni di casa prosegue nella ripresa. Di Francesco inserisce Cuadrado per Pasquato. Malesani, a sua volta, prova nuove soluzioni proponendo Pratto e Jorquera per Caracciolo e il gemello scarso di Kucka. Proprio il neo-entrato cileno si mette in evidenza colpendo il palo con Palacio non perfetto nel ribadire a rete. Si vedono anche Corvia, subentrato ad Ofere, e Jankovic a Birsa. A dieci dal termine Kaladze viene espulso per doppia ammonizione a causa di proteste. L'aumentare della tensione in campo fa il gioco del Lecce. L'ultimo acuto è di Jankovic: calcio piazzato da una ventina di metri che costringe Benassi alla respinta plastica.

CHIAVE – Grifoni a spingere con più vigore che idee, Lecce a controllare gli assalti per poi sperare in chances di ripartenze.

CHICCA – In pieno recupero, quando ormai ad aspettare azioni corali non c'è più nessuno, il Genoa si affida ad una punizione dalla distanza che Jankovic fa esplodere verso la porta ospite, Benassi indossa il jet-pack e respinge in maniera acrobatica per la gioia dei fotografi e dei suoi tifosi.

TATTICA – Speculare 4-3-1-2 iniziale per entrambi i tecnici. Con l'ingresso di Cuadrado il Lecce passa al 4-4-1-1.

MOVIOLA – Gava dirige in maniera molto approssimativa e peccando di eccessivo protagonismo. Al 36' Palacio, lanciato in contropiede da Caracciolo, cade su intervento di in copertura di Oddo e Tomovic, l'arbitro non interviene e, nella circostanza, probabilmente vede bene. All'80' si mostra iperfiscale mostrando due cartellini gialli in sequenza a Kaladze. Il fischietto veneto, che al Genoa evidentemente non porta bene (con lui aveva perso tutti i cinque precedenti...), è probabilmente il peggiore in campo.

PROMOSSI & BOCCIATI – Palacio prova a fare il direttore d'orchestra di un gruppo eterogeneo di strumentisti mal accordati: voto 6.5 per la pazienza. Kucka continua a mostrare il peggio di se stesso. Anche oggi impreciso e raramente concreto. Distrazioni interiste o pericolosa involuzione?: voto 5.
Benassi è bravo a farsi trovare pronto quasi ogni volta che i palloni sibilano dalle proprie parti e fortunato ad avere compagni che all'occorrenza ci mettono una pezza: voto 6.5. Nessun elemento ospite, almeno per abnegazione, merita l'insufficienza.

[Articolo per Goal.com del 16 ottobre 2011]


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