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mercoledì 25 settembre 2013
Sampdoria-Roma 0-2: La Lupa vince anche senza Garcia, Benatia e Gervinho per la vetta soitaria
Fatica ma vola ancora altissimo, la Roma capolista ora sola e a punteggio pieno. Vince ancora e lo fa sbarazzandosi di una Sampdoria inferiore tecnicamente ma a cui non difetta il cuore. A decidere sono due reti mancine di Benatia (20') e Gervinho (88'), arrivate nella ripresa come tutte le altre realizzate in questo campionato. I giallorossi disputano l'ennesima gara propositiva della stagione centrando il record di 5 vittorie iniziali consecutive. Espulsi l'allenatore ospite Garcia e il doriano Barillà entrato nel finale.
FORMAZIONI – Rossi propone un 4-4-2 che conferma Da Costa protetto da De Silvestri, Gastaldello, Mustafi (preferito a Palombo) e Costa; Wszolek, Krsticic, Obiang e Gavazzi si sistemano in mediana mentre in attacco Sansone affianca Gabbiadini. Garcia sceglie il 4-3-3 cambiando l'attacco per concedere un po' di riposo a Totti e Lijaic mandati in panchina. In campo schiera il portiere De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan e Balzaretti dietro; Strootman, De Rossi e Pjanic ed il tridente che vede Marquinho e Gervinho laterali con Borriello centrale.
PRIMO TEMPO – Tanta Roma che, soprattutto in avvio, ronza attorno all'area blucerchiata ricamando azioni su azioni a cui manca la lucidità finalizzativa di Maicon e Marquinho su tutti. Da parte sua la Samp bada a limitare i danni affidandosi a rare ripartenze e ad un'occasionissima capitata a Gabbiadini (con gli ospiti momentaneamente in dieci per un infortunio occorso a Maicon, poi sostituito da Dodò) lanciato verso De Sanctis da uno sciagurato retropassaggio di Borriello. Il suo sinistro viene però mandato superbamente in angolo dall'ex-partenopeo. E' un fulmine quasi a se stante.
SECONDO TEMPO – Anche la ripresa è contraddistinta da un'iniziale pressione giallorossa che fa girare ossessivamente palla. La musica non cambia anche quando l'allenatore Garcia viene spedito in tribuna per proteste. La Samp fatica ad uscire dal guscio con Gabbiadini troppo isolato. Rossi toglie Wszolek per inserire Bjarnason; dall'altra parte Marquinho cede il campo a Totti. E' però Benatia a segnare incuneandosi fra un nugolo di avversari per poi battere a rete in scivolata dopo un atterramento di Gastaldello. Lo svantaggio scatena la reazione dei padroni di casa che rinforzano la potenza offensiva inserendo Pozzi (autore di un bel colpo di testa) al posto di De Silvestri. Il forcing finale pare mettere alle corde la Roma bravissima poi a chiudere i conti su un contropiede di Totti chiuso in maniera vincente da Gervinho. Nel finale il neo-entrato Barillà riesce a prendersi due gialli in pochissimi minuti.
CHIAVE – Roma padrona del possesso palla e del pallino del gioco, Samp attendista ma orgogliosa in cerca di spunti per preoccupare la capolista. Il braccio di ferro lo vince la squadra più attrezzata.
MOVIOLA – Calvarese dirige bene e con tranquillità anche se al quarto d'ora scatena le proteste dei doriani per una caduta in area di Sansone dopo uno scontro, venale, con Castan e, nel finale, per un contatto tra Barillà e Benatia. Nella ripresa, sollecitato dal quarto uomo Paverani, espelle mister Garcia reo di eccessive proteste dopo un fallo subito da Marquinho e anche Barillà per doppia ammonizione.
[Articolo per Goal.com del 25 settembre 2013]
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Football: Sampdoria
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