Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
- - - - - - - - - - - - - - - -

Copertina

Copertina

Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

sabato 30 marzo 2013

Genoa-Siena 2-2: I toscani prima affondano, poi sognano, alla fine vengono svegliati da Jankovic

Battaglia doveva essere e battaglia è stata. Genoa e Siena hanno combattuto strenuamente ogni minuto di gara in un pomeriggio di pioggia e vento impetuoso. Troppo importanti i tre punti in palio oggi per attendersi meno agonismo. Finisce 2-2, con i padroni di casa fermati dallo strepitoso portiere Pegolo e infuriati per un rigore non concessogli all'ultimo secondo su tocco di mano di Angelo. Il risultato viene deciso dalle reti di Borriello (6'), Emeghara (44'), Rosina su rigore (51') e Jankovic (72'). FORMAZIONI: Si affida al 4-4-1-1, Ballardini, che propone Frey in porta con Bovo, Portanova, Manfredini e Moretti a sua diretta protezione; Jankovic, Kucka, Matuzalem e Antonelli in mezzo; in avanti Jorquera, preferito a Bertolacci, agisce alle spalle di Borriello. Il 3-4-2-1 è invece lo schema a cui Iachini si affida per uscire indenne dal Ferraris: Pegolo tra i pali; Terzi, Paci e Felipe in difesa; Angelo, Calello, Della Rocca e Rubin a centrocampo; Rosina e Sestu operano a supporto i Emegahra elemento più avanzato. PRIMO TEMPO: Neppure sei giri di lancetta e il Genoa passa con Borriellio che tocca con violenza una punizione dal limite deviata da Della Rocca alle spalle del proprio portiere. Il Genoa tiene il campo con forza e impeto sorprendendo, soprattutto a centrocampo, un Siena che riesce a tirare in porta solo dopo mezz'ora: estemporaneo tentativo di Sestu. In precedenza Kucka e Jankovic non inquadravano il bersaglio. Nonostante tutto al Genoa basta rilassarsi un attimo per mandare all'aria tutto lo sforzo profuso sino a quel momento. E' Emeghara in mischia, a battere Frey con un rasoterra non proprio irresistibile. SECONDO TEMPO: Alla ripresa del gioco Sestu e tutti i suoi compagni reclamano, invano, la concessione di un rigore dopo un contrasto con Moretti. Il penalty gli viene concesso poco dopo quando a contrarre lo stesso giocatore è Bovo. Rosina spazza l'angolino destro. L'episodio è benzina sul fuoco di animi già accesi. Ne fanno le spese, col giallo, Matuzalem e Moretti subito sostituito con Immobile. Gli ospiti arretrano tutti nei propri 30 metri affidandosi ai guizzi di Emeghara e Rosina mentre i padron di casa attaccano con la forza della disperazione. Borriello non sfrutta un paio di opportunità sotto misura: colpo di testa su cui Pegolo è miracoloso e tocco alto. Altrettanto sprecone è Jankovic che si fa perdonare poco dopo su assist dalla sinistra di Immobile mentre gli ospiti sono momentaneamente in dieci per un infortunio occorso al neo-entrato Reginaldo. Aveva rilevato Sestu mentre Vergassola sostituiva Rosina. Si vede anche Granqvist, al posto di Bovo, per dare manforte sulle palle alte. Ma l'assalto non produce altro. Merito di Pegolo che salva i suoi con prodezze su deviazioni aeree di Jankovic e Immobile. Prima del triplice fischio Angelo intercetta con la mano un tiro ravvicinato di Borriello. Per l'arbitro, ben appostato, non sussistono gli estremi per concedere la massima punizione. CHIAVE: Genoa furioso e determinatissimo a far suo il march-salvezza, Siena messo sotto dal punto di vista del gioco ma bravissimo a monetizzare le poche opportunità create. MOVIOLA: Gara difficile da giocare e da arbitrare. Rocchi viene mandato a Genova forte della sua esperienza senza però appagare le aspettative. Il toscano lascia perplessi soprattutto nelle fasi più concitate. A Sestu non concede un rigore dopo un contrasto con Moretti ma gliene dà uno per un contatto ben più veniale con Bovo. Molti dubbi lascia il suo sorvolare sul “mani” in area di Angelo nel finale. [Articolo per Goal.com del 30 marzo 2013]© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento: