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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 17 febbraio 2013

Genoa-Udinese 1-0: Padelli sbaglia, Kucka no, e il Grifone continua a volare

Vince ancora in casa il Genoa, e ora può tirare un lungo sospiro di sollievo nella lotta per non retrocedere. A farne le spese, seppur di misura, è una buona Udinese che paga l'aver imbastito il proprio assedio con troppo ritardo. Decide Kucka dopo 33' intensi. I rossoblù, compatti come non mai in questa stagione, sono prima bravi ad imporsi poi bravissimi a fare muro quando le folate friulane si tramutano in una bufera che porta minacce pesantissime dalle parti di Frey. Clamoroso, al 95', un errore sotto porta di Merkel. Ballardini (8 punti in 4 gare) è ancora imbattuto. Partita molto bella diretta senza sbavature da Calvarese. FORMAZIONI: Speculari 3-5-1-1 per Ballardini e Guidolin che devono rinunciare a elementi fondamentali come Matuzalem e Pinzi. I genovesi, che ritrovano il presidente Preziosi in tribuna dove non sedeva da agosto, si schierano con Frey in porta; Bovo (tornato titolare dopo il derby in sostituzione dell'influenzato Granqvist), Portanova e Manfredini in difesa; Rossi, Kucka, Tozser, Vargas e Antonelli a centrocampo; Bertolacci gioca più avanzato alle spalle di Borriello. I friulani, davanti a Padelli, presentano una linea arretrata composta da Benatia, Angella (dentro per lo squalificato Danilo) e Domizzi recuperato in extremis; mediana affidata a Basta, Pereyra, Allan, Lazzari e Pasquale; Maicosuel e Di Natale sono gli elementi più avanzati. PRIMO TEMPO: Ritmi alti punteggiati da sussulti di Vargas, Kucka e Basta dopo che lo sfortunato Lazzari (botta al ginocchio) deve cedere il campo a Badu. Il Genoa appare più volitivo e, poco dopo la mezz'ora, perviene al vantaggio con Kucka sugli sviluppi di un angolo generato da un suo destro al fulmicotone: incornata vincente approfittando di un “liscio” di Padelli. Il portiere si rifà contrastando Borriello pronto a involarsi a rete. L'Udinese prova a scuotersi con una splendida triangolazione Pasquale-Di Natale con il primo che, al volo, calcia sull'esterno della rete. Prima del riposo Maicosuel ci prova dalla distanza. SECONDO TEMPO: Una punizione a giro di Bovo chiama subito all'intervento Padelli. Lo sbilanciamento in avanti del Genoa ha lo scopo di cercare di soffocare la ricerca del pareggio da parte degli ospiti. Maicosuel, che poco prima vanifica una buona chance perdendosi in inutili arpeggi in area, viene sostituito da Muriel. Ballardini si copre inserendo Moretti per Vargas. Antonelli, lanciato da Bovo ha un guizzo che sorprende Padelli ma non inquadra la porta. L'estremo bianconero è poi provvidenziale nel salvare su Rossi a un metro dalla linea bianca. La risposta non si fa attendere: diagonale di Badu che esce d'un soffio con Frey vanamente proteso. Gli ospiti guadagnano terreno grazie anche a un calo fisico degli avversari. Per invertire la tendenza Rigoni viene mandato in campo al posto di Bertolacci. A sua volta Guidolin getta nella mischia l'ex-Merkel per Pasquale. Domizzi è provvidenziale nel salvare sulla linea su conclusione di Kucka. In pieno recupero Benatia, tutto solo in mezzo all'area, grazia di testa un impietrito Frey, reattivo poi su Allan pronto a deviare un tocco di Angella. All'ultimo secondo il fischiatissimo Merkel, a porta vuota, manda fuori il pallone del possibile pari. CHIAVE: Sfida a viso aperto che valorizza le idee costruttive di entrambi i tecnici. L'ago della bilancia è rappresentato dalla maggior compattezza e concentrazione dei Grifoni che, sotto la guida di Ballardini, sono diventati una vera squadra. MOVIOLA: Calvarese di Teramo, alla sua prima direzione del Genoa, agisce sempre a ridosso dell'azione e preferisce il dialogo alla prepotenza. Positivo anche l'apporto dei suoi assistenti di linea. [Articolo per Goal.com del 17 febbraio 2013] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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