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Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 16 dicembre 2012

Genoa-Torino 1-1: Granqvist riacciuffa i granata, a Marassi un pari che non serve a nessuno

Un goal ciascuno nel primo tempo, merito di Bianchi (18') e Granqvist (29'), e una seconda parte di gara che mette in evidenza i limiti di Genoa e Torino, non per caso in difficoltà di classifica. I rossoblù, che quando girano lo fanno spesso a vuoto, dimostrano di avere più che mai urgenza di rifondazione; i granata, a tratti messi in difficoltà più dalle proprie paure che dall'organizzazione avversaria, possono recriminare contro la sfortuna per una clamorosa traversa scheggiata da Sgrigna a Frey battuto. FORMAZIONI: Ancora assenze pesanti per Delneri che nel suo 3-4-3 odierno non può affidarsi a Kucka, Sampirisi e Jankovic. In campo vanno Frey in porta; Canini, Granqvist e Moretti in difesa; Rossi, Seymour, Bertolacci e Antonelli in mediana mentre Vargas, Borriello e Immobile formano la linea d'attacco. Ventura propone così il suo 4-2-4: Gillet fra i pali; Darmian, Glick, Rodriguez, e D'Ambrosio pacchetto arretrato; Vives e Gazzi a centrocampo; Santana, Birsa, Bianchi e Cerci davanti. PRIMO TEMPO: Prova subito Borriello a cercare ossigeno per il Grifone. Lo fa impegnando Gillet rasoterra e con una botta al volo da due passi sulla cui respinta Vargas denota scarsa mira. Più preciso, e soprattutto più letale, è invece Bianchi nell'approfittare della tradizionale disattenzione difensiva genoana spingendo in rete con la nuca un docile assist di Birsa. L'attivissimo Sgrigna rileva l'infortunato Santana mentre Delneri, arretrando Vargas, modifica il proprio assetto nel 4-4-2. Con gli attaccanti rossoblù più intenti a complicarsi la vita che a far male, è quindi un difensore, Granqvist, a sfruttare un corner per incornare l'1-1. All'intervallo si arriva con uno sterile predominio offensivo dei padroni di casa. SECONDO TEMPO: Il Genoa macina metri nella porzione di campo granata provando, senza costrutto (Immobile, Granqvist su tutti), a sorprendere ancora Gillet nei primissimi minuti. L'undici di Ventura, troppo Bianchi-dipendente, soffre a lungo la pressione non riuscendo a tirar fuori lo spirito da “Toro”. Si affidano quindi a calci piazzati come una punizione mal sfruttata da Sgrigna e un paio d'angoli che fanno correre brividi sulla schiena di Frey dopo l'inserimento di Brighi al posto di Birsa. Il Genoa si spegne lentamente. Delneri prova a ridargli vigore iniettando energie fresche: Anselmo, Said e Piscitella per Rossi, Immobile e Antonelli. Serve a poco o nulla. Nel bel mezzo del viavai Sgrigna e Vives sfiorano il nuovo vantaggio ospite: il primo mandando sulla traversa un pallone troppo pesante, il secondo sfiorando il montante in mischia. CHIAVE: Sfida da bassifondi, giocata come si conviene a squadre con limiti e paure causa ed effetto della loro precaria condizione di classifica. Folate alternate ad errori grossolani da entrambe le parti. MOVIOLA: Che la gara potesse essere tesa era preventivabile, che lo fosse ancor di più Orsato un po' meno. Il fischietto di Schio commette pochi errori ma è incapace di far scivolare il match su binari meno isterici. Non viene neppure aiutato dalle ripetute sviste sulle posizioni di offside da parte dell'assistente Faverani. Corretto, invece, lo sventolio di Niccolai in occasione dell'annullamento di un goal a Rossi in apertura di ripresa. [Articolo per Goal.com del 16 dicembre 2012] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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