Rugosa. Come la pelle al microscopio. Di notte la distesa di mare accarezzata dal vento appare così. Starci sopra è un po’ come cavalcare un’enorme animale mitologico. Placido. Appisolato. La nave traccia schiumose scie. Cicatrici candide destinate a mutare e sparire all’inesorabile richiudersi delle onde. Un po’ come la vita. Come le nostre di vite. Cielo e acqua in sfumature di nero. E noi in mezzo. “And it's nothing / Nothing you could know / Let it go / Nothing really that you could know”, canta mr. Kilbey… continua a cantare Steve…
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mercoledì 22 luglio 2009
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