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martedì 10 dicembre 2019
“Il Fulgore di Dony”, il film di Pupi Avati simbolo di inclusione
“Il Fulgore di Dony”, opera più recente del regista Pupi Avati, è stata ufficialmente adottata dalla città di Genova nell'ambito della Giornata Internazionale della Disabilità che si celebra ogni 3 dicembre.
Il film, prodotto nel 2018 e trasmesso recentemente da Rai Uno, racconta una vicenda tutt’altro che banale legata alla disabilità. Donata, adolescente liceale che tutti chiamano Dony, si invaghisce a prima vista di Marco, un coetaneo incontrato per caso. Tuttavia, quando lo incontra nuovamente, il ragazzo ha subito un incidente che ne ha compromesso le capacità cognitive e vive ormai isolato, accudito in casa dalla sola madre. Dony inizia allora un percorso di progressivo riavvicinamento sfidando l’opposizione, le perplessità e in qualche modo i preconcetti (per certi versi naturali) dei propri genitori, dei propri amici, di tutti coloro che entrano in contatto con lei. L’infatuazione adolescenziale lascia sempre più il posto a un rapporto di empatia e di reciproca necessità difficilmente comprensibile al mondo degli adulti. Senza fornire formule risolutive né visioni edulcorate, quest’opera disegna un percorso difficile colpendo per la sua sensibilità e capacità di lasciare un forte segno nell’animo dello spettatore. Dal punto di vista didattico e pedagogico spicca per la capacità di porre quesiti favorendo confronti e discussioni.
"Il Fulgore di Dony" è visibile su RaiPlay cliccando QUI.
Il film, prodotto nel 2018 e trasmesso recentemente da Rai Uno, racconta una vicenda tutt’altro che banale legata alla disabilità. Donata, adolescente liceale che tutti chiamano Dony, si invaghisce a prima vista di Marco, un coetaneo incontrato per caso. Tuttavia, quando lo incontra nuovamente, il ragazzo ha subito un incidente che ne ha compromesso le capacità cognitive e vive ormai isolato, accudito in casa dalla sola madre. Dony inizia allora un percorso di progressivo riavvicinamento sfidando l’opposizione, le perplessità e in qualche modo i preconcetti (per certi versi naturali) dei propri genitori, dei propri amici, di tutti coloro che entrano in contatto con lei. L’infatuazione adolescenziale lascia sempre più il posto a un rapporto di empatia e di reciproca necessità difficilmente comprensibile al mondo degli adulti. Senza fornire formule risolutive né visioni edulcorate, quest’opera disegna un percorso difficile colpendo per la sua sensibilità e capacità di lasciare un forte segno nell’animo dello spettatore. Dal punto di vista didattico e pedagogico spicca per la capacità di porre quesiti favorendo confronti e discussioni.
"Il Fulgore di Dony" è visibile su RaiPlay cliccando QUI.
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