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domenica 15 maggio 2016
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giovedì 5 maggio 2016
‘La Tribù del Calcio’, Desmond Morris aggiorna la bibbia del football e José Mourinho ne scrive la prefazione
“Il calcio è la rappresentazione teatrale del nostro bisogno di cacciare, oggi come ieri”, Desmond Morris.
Anche il football ha la sua bibbia. È La tribù del calcio, finalmente ripubblicata in questi giorni grazie al lavoro dell’editore Rizzoli e alla voglia del suo autore, l’ottantottenne Desmond Morris, di rimettere mano (in realtà non moltissimo) a una creatura già perfetta al momento del suo concepimento ed ora arricchita da una prefazione di José Mourinho e da fotografie più recenti.
A scriverla, nel 1981, fu l’allora cinquantenne zoologo ed etologo inglese che nel ’54 conseguì il dottorato ad Oxford e nel ’78 si tolse il gusto di ottimizzare la propria passione sportiva divenendo direttore sportivo dell’Oxford United. In mezzo, 1967, vi fu la pubblicazione del rivoluzionario saggio La scimmia nuda che gli valse fama assoluta affrontando l’evoluzione del comportamento umano sin dalla preistoria.
Produrre quell’opera fu tuttavia più agevole che scrivere La tribù del calcio, a suo tempo edito dalla British Library e arricchito da illustrazioni dell’English Football Museum. Ci volle infatti un decennio di travagliata gestazione prima che Morris decise che quel lavoro sociologico fosse pronto per essere dato alle stampe; colpa della molteplicità di aspetti che emergevano confrontando comportamenti, riti e mitologie del football con quelle tribali. Tutti ingredienti appetitosissimi per uno studioso con l’animo di avventuriero in cerca di nuovi territori di studio. L’uscita del libro dischiuse un intero mondo ad appassionati, neofiti e snobisti dello sport più popolare del globo e aprì nuove visioni del calcio e dei suoi adepti avendo anche l’effetto di dare il via a cascate di bibliografie dedicate al football.
Per andare alla pagina ufficiale della Rizzoli cliccare QUI.
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lunedì 2 maggio 2016
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martedì 5 gennaio 2016
Genoa-Sampdoria 2-3: Cassano show, Pavoletti non basta al 'Grifone'
La Sampdoria fa suo il derby della Lanterna per 2-3 strapazzando per oltre un'ora un Genoa dai limiti tecnici a tratti imbarazzanti. Alla formazione di Montella per primeggiare basta svolgere un compitino ordinato mirato ad ottimizzare i ripetuti vuoti avversari. A segno vanno Soriano (14' e 49') ed Eder (35') su assist di un Cassano ritrovato. La partita, di qualità non proprio eccelsa, sembra chiudersi con la terza segnatura blucerchiata ma una doppietta di Pavoletti (69' e 80') ha acceso speranze di rimonta incendiando il finale con i rossoblù che sfiorano il pari e Barreto che timbra la traversa. TORNA PAVOLETTI, MONTELLA COL TRIDENTE – Gasperini si presenta alla stracittadina in grande difficoltà e con la solita situazione del mercato invernale a togliere ulteriori certezze. Sicura, invece, l'assenza dello squalificato Perotti. Sul prato circondato da uno stadio strapieno, solo all'ultimo scioglie la pretattica. Posto fisso garantito al portiere Perin e al centravanti Pavoletti sorretto a sinistra da Laxalt e a destra da Lazovic. Difesa a quattro affidata a Izzo, De Maio, Burdisso e Ansaldi; in mezzo finiscono Rincon, Dzemaili e Ntcham. Montella, che per giorni ha preparato in gran segreto la sfida, che affronta con un 4-3-3 atipico. Davanti a Viviano piazza gli esterni De Silvestri e Regini con Moisander e Zukanovic centrali; Carbonero, Fernando e Barreto a centrocampo con il trio Soriano, Cassano ed Eder in attacco. SORIANO-BOOM, LA SAMP PASSA! – Nessuna paura e sfida subito viva con i rossoblù a cercare attacchi manovrati e i blucerchiati pronti e bravi a giocare di rimessa. Rincon incorna di poco a lato, risponde Zukanovic con una rasoiata su punizione che Perin alza in angolo. È l'antipasto del vantaggio siglato da Soriano, in diagonale su servizio di Cassano e tenuto in gioco da Burdisso. La Samp controlla senza difficoltà. GENOA CONFUSO, EDER LO PUNISCE ANCORA – Lo svantaggio per il Genoa ha l'effetto di un uppercut. A confondere ulteriormente le idee ai padroni di casa è l'abilità degli attaccanti doriani di non dare alcun punto di riferimento agli avversari. Laxalt prova il jolly impegnando Viviano alla respinta. De Silvestri, infortunato, deve cedere il campo a Cassani. Quando la Samp avanza trova spazi comodi, se l'occasione capita poi a Eder il raddoppio, piattone da 15 metri, è facilissimo. Il Genoa gira lento e a vuoto, prima del riposo ha una buona chance su tiro franco ma la conclusione di Lazovic esce di poco. ECCO SUSO E RIGONI, DOPPIETTA SORIANO - Gasperini prova a dare un senso al peggior Genoa degli ultimi tempi, inserendo i due nuovi acquisti Suso e Rigoni. Ma la Samp continua a giocare in scioltezza e, alla prima occasione, Soriano sigla lo 0-3 sempre su assist di Cassano dispensatore di tocchi di classe. Il Genoa si fa vedere da Viviano con i due nuovi innesti. PAVOLETTI PROVA A RIAPRIRLA – Pavoletti, a sorpresa, realizza sugli sviluppi di un corner di Laxalt. Immediatamente dopo Lazovic a tu per tu con Viviano potrebbe riaprire il match ma calcia incredibilmente fuori. La Samp sbanda e Pavoletti trova anche il raddoppio a dieci minuti dal termine riempiendo di pathos la partita. Il neo entrato Gakpé e poi una maldestra deviazione verso la sua porta di Zukanovic avvicinano il Grifone al pareggio ma Viviano si salva. L'ultima occasione è per Barreto che colpisce la traversa in contropiede. [Articolo per Goal.com del 5 gennaio 2016] © RIPRODUZIONE RISERVATA