Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

sabato 6 febbraio 2016

Genoa-Lazio 0-0: Il Grifone e l'Aquila volano bassi

Un punto per uno che sa di brodino insipido in una stagione di qualità inferiore rispetto alle premesse estive. Gara avara di conclusioni e del minimo spettacolo. La Lazio, più viva ed efficace per lunghi tratti del primo tempo, ha sfiorato il vantaggio con una traversa di Mauri mentre il Genoa si fa notare per qualcosa di buono solo nella ripresa. PAVOLETTI E MAURI SCALPITANTI - Gasperini cerca punti salvezza con Perin, Munoz, Burdisso e Izzo preferito a De Maio dietro; Ansaldi, Rincon Dzemaili e Laxalt presidiano il centrocampo mentre Pavoletti gioca leggermente avanzato rispetto a Cerci e Suso. Pioli, senza lo squalificato Matri e numerosi infortunati fra cui Candreva, presenta Marchetti con Basta, Mauricio Hoedt e Konko a completare il pacchetto difensivo; Milinkovic-Savic, Cataldi e Parolo in mediana con Felipe Anderson, Djordjevic e capitan Mauri a comporre il tridente offensivo. L'AQUILA MOSTRA GLI ARTIGLI - Pronti, via e Lazio subito determinata a operare nella metà campo avversaria che i rossoblù faticano a controllare. Nei primi venti minuti gli angoli sono 6-0 a favore degli ospiti che impegnano Perin su rasoterra di Cataldi e sfiorano il vantaggio con una traversa colpita da Mauri. Parolo, diffidato, rimedia un giallo inevitabile. Gasperini s'infuria con i suoi a bordo campo ma è difficile riuscire a invertire l'inerzia del match senza avere la forza di alzare il baricentro. REAZIONE GRIFO - I padroni di casa, senza Perotti finito alla Roma, non riescono ad agire in maniera propositiva e si affidano a ripartenze veloci per cercare di sorprendere la retroguardia avanzata della Lazio. L'unica occasione vera capita però solo a sette minuti dal riposo su tocco di Cerci a cercare la porta trovando invece Konko, a spedire in angolo a ridosso della linea bianca. Poi nessun altro vero sussulto. MARCHETTI SBATTE LA PORTA IN FACCIA A MUNOZ - Basta resta negli spogliatoi rilevato da Patric. Il Genoa prova faticosamente ad essere propositivo. Ma a complicargli le cose è il ko occorso a Ansaldi, il migliore dei suoi, viene fermato da guai muscolari e deve cedere il campo a Rigoni. Marchetti viene poi destato dal torpore con un'incornata insidiosissima di Munoz su assist di Suso. Pioli mischia ancora le carte inserendo Keita per Mauri. La risposta è Tachtsidis per un opaco Cerci. FINALE ACCESO MA SENZA RETI - I cambi, compreso quello di Lulic, non sortiscono effetti immediati. Con il passare dei minuti le squadre si allungano prestando il fianco a contropiedi da entrambe le parti. I più pericolosi sono imbastiti da Pavoletti fermato in maniera pregevole da Hoedt e di Keita che conclude debole sul portiere. Pavoletti e Munoz, in difficoltà fisiche non riescono a dare il loro apporto nel finale ma la Lazio non sa approfittarne. [Articolo per Goal.com del 6 febbraio 2016] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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