Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 2 novembre 2014

Sampdoria-Fiorentina 3-1: Liguri con vista Champions, sprofondo Viola

Resistenza, ripartenza e goal. È semplice ed efficace, seppur molto dispendiosa, la strategia vincente della Sampdoria per sconfiggere una Fiorentina che gira a mille sbattendo invariabilmente sugli avversari. Palombo su rigore (27'), Rizzo (42') e Savic (45') imprimono il senso ad una partita contraddistinta anche da un penalty che Gonzalo Rodriguez si fa parare. Nella ripresa Eder (77') sfrutta superbamente un contropiede. EDER E GABBIADINI IN PANCA, PIZARRO OUT – L’allarme-difesa e il bisogno turn-over hanno movimentato i pensieri di Mihajlovic sino a poche ore dall’inizio. Con Eder e Gabbiadini portati in panca, il tecnico serbo propone una difesa a 3 con Cacciatore, Palombo e Regini a diretta protezione di Romero; De Silvestri, Rizzo, Obiang, Soriano e Mesbah presidiano la mediana con Okaka e Bergessio davanti. Montella schiera il portiere Neto con Richards, Gonzalo Rodriguez, Savic e Alonso linea arretrata; Borja Valero, Badelj e Aquilani a centrocampo mentre il trio d’attacco iniziale è composto da Cuadrado e Ilicic con Babacar punta centrale. A VISO APERTO - Vietato risparmiarsi. È questo il comune diktat d'avvio. Ne guadagna l'intensità di una sfida segnata dalla veemente richiesta di un penalty dopo uno scontro in area fra Okaka e Neto. Babacar e Rizzo sfiorano il bersaglio grosso ma senza troppa convinzione. RIGORI E FUOCHI D'ARTIFICIO - Ai doriani la chance dal dischetto capita quando Aquilani tocca da dietro Soriano: Palombo non sbaglia. La fallisce invece Gonzalo Rodriguez, calciando addosso a Romero, quando Giacomelli decreta la massima punizione anche ai Viola. Nel finale di tempo Rizzo, all'esordio da titolare, raddoppia da posizione defilatissima sulla sinistra e Savic accorcia le distanze con un colpo di testa su azione d'angolo. ASSEDIO VIOLA, OKAKA GIGANTE - Pizarro, Gonzalo e Pasqual per Badelj, Richards e Cuadrado sono le mosse che Montella si gioca per dare più sostanza alla spinta profusa in massa dai suoi nella ripresa. Eder e Krsticic per Bergessio e Rizzo è la risposta. Gli ospiti ricamano sempre palla a terra, ma è sempre Okaka a tirare a rete su azioni di rimessa. Neto è sveglio. EDER LA CHIUDE - Il muro blucerchiato regge nella chiusura di quasi tutti i varchi pur cedendo progressivamente terreno. Gomez impegna rasoterra Romero. Ma è ancora la Samp ad andare a rete, è un micidiale contropiede di Eder a frustrare nella maniera più atroce gli sforzi degli ospiti. [Articolo per Goal.com del 2 novembre 2014] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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