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mercoledì 29 ottobre 2014
Genoa-Juventus 1-0: Antonini compie l'impresa, il Grifone gode
La generosità viene premiata. Quella di un Genoa lottatore su ogni centimetro di campo e protetta da un Perin strepitoso. Ma anche quella di Antonini, poche settimane fa in azione a spalare il fango che soffocava la Superba dopo l'ultima alluvione e stasera autore della rete vincente nell'ultimo giro di lancetta. La Juventus, autrice di una prova comunque positiva per impegno profuso ma insufficiente finalizzatrice, cede quindi 1-0 ai padroni di casa ed è costretta a condividere la vetta con la Roma. Legni di Llorente e Ogbonna. ESORDIO MANDRAGORA, KUCKA E PIRLO IN PANCA – Si stende sul 3-5-2 la voglia di Gasperini e Allegri di spremere il meglio dalla loro sfida. Il primo mette a diretta protezione di Perin De Maio, Burdisso e Marchese e riserva grosse sorprese sulla linea mediana nella quale, oltre agli esterni Rosi e Antonelli inserisce l'esordiente ragazzino Mandragora insieme a Bertolacci e Greco; Perotti e Pinilla formano la coppia offensiva.
Il secondo, davanti a Buffon (alla 500° presenza a difesa della porta bianconera) piazza Bonucci, Ogbonna e Chiellini; in mezzo finiscono Lichtsteoner, Vidal, Marchisio in regia al posto di Pirlo in panca, Pogba e Asamoah; Tevez, fresco di convocazione da parte del c.t. Martino, e Llorente sono gli attaccanti prescelti.
SMANIA BIANCONERA - Juventus subito alla ricerca del gioco un po' perso nelle ultime uscite. L'eccesso di irruenza costa il giallo a Ogbonna e Vidal. Il costante pressing verso la porzione di campo avversaria non trova altrettanta efficacia in fase conclusiva. Merito di un Genoa che regge bene gli assalti e che non disdegna ripartenza quando ve ne sono le circostanze.
PERIN E IL PALO - Non sono molte le occasioni da rete offerte nella prima parte. Ma prima una parata di Perin su rasoterra di Tevez e poi il palo esterno colpito da Llorente salvano l'inviolabilità della porta genoana. Nessun grosso problema, invece, per Buffon.
MURO ROSSOBLU' - Nella ripresa prosegue l'opera di copertura di ogni spazio, il Genoa. Così è un difensore, Bonucci, a cercare con maggior efficacia il goal sfiorando di testa l'incrocio sinistro su cross da calcio d'angolo. Più precisa è la replica di Marchese sulla quale Buffon si salva in angolo.
ANTONINI-GOAL, È IMPRESA - Le staffette Llorente-Morata e Mandragora-Kucka servono a movimentare gli equilibri. E' però ancora un legno, stavolta la traversa, a impedire agli ospiti di pervenire al vantaggio con Ogbonna in sospetta posizione di off-side. La Juve spinge, Morata esalta in due occasioni gli strepitosi riflessi di Perin ma all'ultimo respiro a passare è il Grifone con un tocco sotto porta di Antonini, entrato poco prima per Rosi, su assist di Matri.
[Articolo per Goal.com del 29 ottobre 2014]
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Football: Genoa 1893
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