Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

lunedì 24 novembre 2014

Genoa-Palermo 1-1: Tante emozioni al Ferraris, decidono il pari Dybala e Bertolacci

Il sogno terzo posto il Genoa lo deve lasciare nel cassetto. Il gran salto le viene impedito da un Palermo bello e gagliardo che, passato momentaneamente in vantaggio con Dybala (7'), viene raggiunto da Bertolacci (30') in "collaborazione" con Antonelli che ci mette una deviazione forse decisiva. La sfida, brillante anche se dal tasso tecnico non eccelso, lascia un po' di amaro in bocca anche ai siciliani, fermati da un palo di Vazquez e dalla solita prestazione maiuscola di Perin. SUBITO DUELLO MATRI-DYBALA – La formazione per l’assalto al podio Gasperini la distende sul suo prediletto 3-4-3. A cercare di far diga davanti a Perin vanno Roncaglia, Burdisso e Marchese; Edenilson, Bertolacci, Greco e Antonelli si sistemano in mezzo con Matri assistito da Falque e Perotti. Iachini opta per un 3-5-1-1 che prevede l’estremo Sorrentino protetto dalla linea Munoz-Gonzalez-Andelkovic; centrocampo di spessore con Morganella e Lazaar esterni; Crochev e Barreto con Maresca in regia; davanti la coppia d’oro Vazquez-Dybala. PENNELLATA D'AUTORE - L'intraprendenza rosanero sfoggiata nella zona centrale del campo sorprende un Grifo che parte in maniera impacciata e cede quasi subito su magia mancina ad effetto di Dybala: sfera sotto l'incrocio alla destra di Perin. Il portiere genoano respinge poi su Lazaar mentre Marchese salva sulla linea la ribattuta dello scatenato autore del vantaggio. IL GRIFO ALZA LA TESTA - Pian piano però i padroni di casa si scrollano di dosso parte della tensione, guadagnano metri e ottengono l'1-1 con un chirurgico destro rasoterra dal limite fiondato da Bertolacci e leggermente intercettato da Antonelli. La sfida si fa incandescente. Sempre Antonelli calcia su Sorrentino la palla del sorpasso invece di appoggiarla a Matri meglio piazzato di lui. Poi Perin è strepitoso a fermare Dybala lanciato in contropiede. VAZQUEZ E IL PALO - Avvio di ripresa con dentro Pinilla e Fetfatzidis al posto di Falque e Matri. La vivacità resta il leit-motiv della serata. Così come le emozioni improvvise che si rinnovano su un tiro pazzesco di Vazquez a scheggiare un palo che trema a lungo. Quaison, appena entrato, usa il colpo di testa per bruciare i guanti di Perin e per poi sfiorare il bersaglio grosso. PEROTTI NON BASTA - Il Palermo è pericolosissimo quando riesce a partire in velocità intercettando le trame che i padroni di casa cercano in maniera incessante. Pinilla è impreciso sotto rete e Perotti costruisce e difende in maniera egregia. Inutile, però, il forcing finale. [Articolo per Goal.com del 24 novembre 2014] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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domenica 2 novembre 2014

Sampdoria-Fiorentina 3-1: Liguri con vista Champions, sprofondo Viola

Resistenza, ripartenza e goal. È semplice ed efficace, seppur molto dispendiosa, la strategia vincente della Sampdoria per sconfiggere una Fiorentina che gira a mille sbattendo invariabilmente sugli avversari. Palombo su rigore (27'), Rizzo (42') e Savic (45') imprimono il senso ad una partita contraddistinta anche da un penalty che Gonzalo Rodriguez si fa parare. Nella ripresa Eder (77') sfrutta superbamente un contropiede. EDER E GABBIADINI IN PANCA, PIZARRO OUT – L’allarme-difesa e il bisogno turn-over hanno movimentato i pensieri di Mihajlovic sino a poche ore dall’inizio. Con Eder e Gabbiadini portati in panca, il tecnico serbo propone una difesa a 3 con Cacciatore, Palombo e Regini a diretta protezione di Romero; De Silvestri, Rizzo, Obiang, Soriano e Mesbah presidiano la mediana con Okaka e Bergessio davanti. Montella schiera il portiere Neto con Richards, Gonzalo Rodriguez, Savic e Alonso linea arretrata; Borja Valero, Badelj e Aquilani a centrocampo mentre il trio d’attacco iniziale è composto da Cuadrado e Ilicic con Babacar punta centrale. A VISO APERTO - Vietato risparmiarsi. È questo il comune diktat d'avvio. Ne guadagna l'intensità di una sfida segnata dalla veemente richiesta di un penalty dopo uno scontro in area fra Okaka e Neto. Babacar e Rizzo sfiorano il bersaglio grosso ma senza troppa convinzione. RIGORI E FUOCHI D'ARTIFICIO - Ai doriani la chance dal dischetto capita quando Aquilani tocca da dietro Soriano: Palombo non sbaglia. La fallisce invece Gonzalo Rodriguez, calciando addosso a Romero, quando Giacomelli decreta la massima punizione anche ai Viola. Nel finale di tempo Rizzo, all'esordio da titolare, raddoppia da posizione defilatissima sulla sinistra e Savic accorcia le distanze con un colpo di testa su azione d'angolo. ASSEDIO VIOLA, OKAKA GIGANTE - Pizarro, Gonzalo e Pasqual per Badelj, Richards e Cuadrado sono le mosse che Montella si gioca per dare più sostanza alla spinta profusa in massa dai suoi nella ripresa. Eder e Krsticic per Bergessio e Rizzo è la risposta. Gli ospiti ricamano sempre palla a terra, ma è sempre Okaka a tirare a rete su azioni di rimessa. Neto è sveglio. EDER LA CHIUDE - Il muro blucerchiato regge nella chiusura di quasi tutti i varchi pur cedendo progressivamente terreno. Gomez impegna rasoterra Romero. Ma è ancora la Samp ad andare a rete, è un micidiale contropiede di Eder a frustrare nella maniera più atroce gli sforzi degli ospiti. [Articolo per Goal.com del 2 novembre 2014] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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