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domenica 28 settembre 2014
Genoa-Sampdoria 0-1: Gabbiadini che goal! Tripudio blucerchiato
Gabbiadini regala il derby alla Sampdoria. Ci riesce facendo saltare gli equilibri con un calcio di punizione perfetto di Gabbiadini, che, deviato in porta da De Maio, a un quarto d'ora dalla fine sigla in maniera indelebile una sfida tesissima e solo apparentemente blindata. Il Genoa lotta ma non è mai incisivo sotto porta. Ai blucerchiati, ora terzi in classifica, va anche il merito di non aver mai calato il ritmo. SUBITO PINILLA E ROMAGNOLI – Le tentazioni Gasperini le tiene nel cassetto e opta per il più collaudato 3-4-3: Perin (alla centesima presenza da professionista) in porta, con Burdisso centrale difensivo, Roncaglia sulla destra e De Maio sulla sinistra; Edenilson, Rincon, Sturaro e Antonelli in mezzo e tridente composto da Perotti e Kucka ad agire attorno a Pinilla. Mihailovic disegna il suo 4-3-3 con Viviano fra i pali protetto da De Silvestri, Romagnoli (a sorpresa preferito a Gastaldello), Silvestre e Regini; Soriano, Palombo e Obiang a presidiare il centrocampo con Gabbiadini, Okaka ed Eder davanti. COME SU UN RING - I nervi a fior di pelle i ventidue se li portano in campo sin dagli spogliatoi. Ne scaturisce un avvio ricco di pressing, corpo a corpo e muscoli tesi. Lo sono troppo quelli che ben presto tradiscono Regini, sostituito da Mesbah. Non è gara per gli esteti del football. Genoa e Samp lottano a tratti come pugili all'ultimo ring. I portieri si vedono solo su tocchi deboli di Eder e Pinilla. OKAKA A SPORTELLATE, PEROTTI OVUNQUE - Nel bel mezzo di un'atmosfera da saloon del Far West spiccano: l'unico giallo mostrato da Damato nel primo tempo, a Silvestre dopo 39' di scontri collettivi; l'assoluta abnegazione di Okaka che sfida chiunque gli capiti a tiro (puntuale Perin ad anticiparlo durante un assolo) e Perotti autore di scorribande disinnescate sul più bello. C'È PIÙ CALCIO - Ripresa con squadre più lunghe e palla a disegnare traiettorie più ampie. Ne guadagna la possibilità, per entrambe le squadre, di creare azioni pericolose e di dimostrare di voler prendere l'iniziativa. Gasperini prova Matri insieme a Perotti e deve sostituire l'infortunato Burdisso con Bertolacci. GABBIADINI Il MAGO - Gabbiadini il gioco di prestigio lo fa alla mezz'ora con uno strepitoso colpo su punizione dal lato destro che taglia tutta l'area: De Maio interviene in maniera scomposta e devia il pallone alle spalle di Perin. È un uppercut che ha effetti pesanti su un Grifone che fatica a ripartire e che, con Pinilla, impegna severamente Viviano ma non riesce più a salvare il salvabile.
[Articolo per Goal.com del 28 settembre 2014]
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Football: Genoa 1893,
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1 commento:
quest'anno vi vedo bene
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