Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 31 agosto 2014

Genoa-Napoli 1-2: De Guzman al 95', estasi azzurra

De Guzman riporta il sole a Napoli. Le nuvole su Benitez e i suoi vengono spazzate via nell'ultimo minuto di recupero con un sinistro sul quale Perin nulla può fare. Il Genoa, autore di una prova molto gagliarda aveva ristabilito le distanze al 40' con Pinilla dopo il vantaggio siglato da Callejon al 3'. Sfida bellissima che i Grifoni avrebbero potuto far loro decisa dai cambi, decisamente più azzeccati quelli del tecnico ospite. FORMAZIONI – Gasperini riparte dal 3-4-3 con Perin a difesa della porta; Burdisso a guidare la difesa afffiancato da De Maio e Marchese; a centrocampo piazza Edenilson (preferito a Rosi), Rincon, Sturaro e Antonelli; tridente composto da Pinilla supportato da Perotti e Kucka. Benitez opta per il 4-2-3-1 nel quale, oltre a Rafael, prendono posto i difensori Maggio, Albiol, Koulibaly e Zuniga; Inler e Jorginho agiscono dietro Callejon, Hamsik (sempre a segno nelle ultime tre gare d’esordio di campionato) e Insigne con Higuain elemento più avanzato. PRIMO TEMPO – Lo spirito di riscatto partenopeo trova immediata gloria con una rasoiata vincente di Callejon servito dalla destra da Higuain. Non si fa attendere neppure la reazione genoana: corsa, intensità e un Pinilla con l'argento vivo addosso a impegnare severamente Rafael con un paio di colpi di testa prima di trovare l'incornata perfetta che vale l'1-1. In precedenza Insigne confezionava e sprecava un contropiede meritevole di miglior finalizzazione. Nel recupero Perin salva i suoi con una deviazione determinante su diagonale di Mertens. SECONDO TEMPO – Grifoni sempre molto aggressivi a surriscaldare l'area ospite. In mezzo a tanta lotta Higuain prova un assolo finito alto e Zuniga prova inutilmente a superare Perin. Benitez toglie il suo bomber di serata ed Hamsik per inserire Mertens e De Guzman. Gasperini avvicenda l'ottimo Perotti e Kucka con Falque e Ragusa. Quando la fatica toglie un po' di lucidità ai padroni di casa gli ospiti fanno leva sulle loro capacità tecniche per guadagnare terreno in avanti e ribaltare il match. Insigne ha un'altra ripartenza a disposizione ma Perin è strepitoso nel rubargli palla in due tempi. Mertens e Higuain si divorano il vantaggio, non così De Guzman che, sottoporta e una difesa stremata, controlla con un ginocchio e spinge nel sacco il pallone più importante. È il definitivo 1-2. CHIAVE – Scambi in velocità per sfruttare gli spazi per Gasperini, obbligo di ritrovare il senso di "squadra" per Benitez. I 22 gettati nella mischia dai due mister applicano le direttive. Ma sono le scelte che modificano gli assetti in corsa che decidono il destino della sfida. Sono perfette solo quelle quelle giunte dalla panchina napoletana. MOVIOLA – Banti di Livorno dirige con il solito piglio. Lascia dubbi, al 63', un mancato intervento su atterramento di Kucka da ultimo uomo da parte di Maggio. [Articolo per Goal.com del 31 agosto 2014]© RIPRODUZIONE RISERVATA

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