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domenica 9 marzo 2014
Sampdoria-Livorno 4-2: Mbaye non basta, il Doria si sveglia nella ripresa e recupera due goal
La Sampdoria, con un secondo tempo strepitoso, rimedia al doppio svantaggio inflittole da una doppietta di Mbaye (19' e 27') calando un poker vincente grazie a Krsticic (49'), una sfortunata autorete di Ceccherini (52'), uno spunto di Okaka agevolato da una deviazione di Coda (67') e da Gabbiadini (75'). La sfida ha esaltato la capacità di gestione della gara da parte di Mihajlovic, bravo e fortunato ad apporre i giusti correttivi. Il Livorno, probabilmente rilassatosi troppo nell'intervallo, finisce in ginocchio sotto i colpi degli avversari e della malasorte. Gara piacevole e avvincente. FORMAZIONI – 4-2-3-1 per Mihajlovic che schiera Da Costa fra i pali; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello e Regini in difesa; Obiang e Palombo in mezzo con Gabbiadini, Eder e Soriano a supporto del più avanzato Okaka preferito a Maxi Lopez che parte dalla panchina. Di Carlo opta per il 3-5-2: Bardi in porta; Ceccherini, Emerson e Castellini arretrati; Mbaye, Benassi, Biagianti, Greco e Mesbah a rimpolpare il centrocampo; il duo Belfodil-Paulinho in attacco.
PRIMO TEMPO – Salvataggio sulla linea di Biagianti su colpo di testa di Eder e traversa di Paulinho. Il biglietto da visita del match è vibrante. Così come la necessità di vittoria dei labronici a cui bastano 28' per mandare due volte a segno, sotto porta, il puntuale quanto indisturbato Mbaye. Prima raccogliendo un tiro di Mesbah deviato sulla traversa, poi appoggiando un assist di Benassi. FFra le due reti Gabbiadini saggia i riflessi di Bardi con una punizione che esalta il repertorio di entrambi. La Samp, quasi sempre penetrabile sulla destra, non manca di essere propositiva ma rischia di capitolare ancora su una deviazione aerea di Ceccherini fuori d'un soffio.
SECONDO TEMPO – Gli insufficienti De Silvestri e Obiang restano negli spogliatoi. Al loro posto Fornasier e Krsticic. La mossa è subito fondamentale perché è proprio il secondo ad accorciare il risultato avventandosi su una respinta del portiere su Soriano. E poco dopo la pressione costa cara a Ceccherini che fa autogoal riportando l'equilibrio. Il sorpasso è merito di Okaka con un bolide da lontano che, deviato da Coda (sostituto di un Ceccherini stordito dalla leggerezza precedente), spiazza il portiere. La Samp è ora padrona del campo. Per provare a modificare l'inerzia Di Carlo fa entrare Emeghara E Piccini per Belfodil E Castellini. Ma i blucerchiati arrotondano la propria superiorità con Gabbiadini che, dopo aver sfiorato la marcatura in una occasione precedente, la materializza freddando Bardi, ultimo baluardo. È il definitivo 4-2.
CHIAVE – La Samp regala un tempo agli avversari per poi proporre il meglio di sè in una ripresa pressoché perfetta. La qualità dei singoli ha fatto ancora una volta la differenza.
MOVIOLA – Giacomelli arbitra in maniera diligente una gara corretta e con pochissimi momenti di tensione.
[Articolo per Goal.com del 9 marzo 2014]
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Football: Sampdoria
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