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martedì 10 dicembre 2019
“Il Fulgore di Dony”, il film di Pupi Avati simbolo di inclusione
“Il Fulgore di Dony”, opera più recente del regista Pupi Avati, è stata ufficialmente adottata dalla città di Genova nell'ambito della Giornata Internazionale della Disabilità che si celebra ogni 3 dicembre.
Il film, prodotto nel 2018 e trasmesso recentemente da Rai Uno, racconta una vicenda tutt’altro che banale legata alla disabilità. Donata, adolescente liceale che tutti chiamano Dony, si invaghisce a prima vista di Marco, un coetaneo incontrato per caso. Tuttavia, quando lo incontra nuovamente, il ragazzo ha subito un incidente che ne ha compromesso le capacità cognitive e vive ormai isolato, accudito in casa dalla sola madre. Dony inizia allora un percorso di progressivo riavvicinamento sfidando l’opposizione, le perplessità e in qualche modo i preconcetti (per certi versi naturali) dei propri genitori, dei propri amici, di tutti coloro che entrano in contatto con lei. L’infatuazione adolescenziale lascia sempre più il posto a un rapporto di empatia e di reciproca necessità difficilmente comprensibile al mondo degli adulti. Senza fornire formule risolutive né visioni edulcorate, quest’opera disegna un percorso difficile colpendo per la sua sensibilità e capacità di lasciare un forte segno nell’animo dello spettatore. Dal punto di vista didattico e pedagogico spicca per la capacità di porre quesiti favorendo confronti e discussioni.
"Il Fulgore di Dony" è visibile su RaiPlay cliccando QUI.
La proiezione genovese del 10 dicembre, svoltasi nell’auditorium “Eugenio Montale” del Teatro Carlo Felice, ha avuto Pupi Avati come ospite d’onore
e, agli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Genova, ha offerto spunti per sviluppare piani didattici specifici sul tema della diversità. Il materiale informativo e didattico è stato curato da Maria Francesca Genovese, Marzio Angiolani e Stefano Ratto e verrà distribuito ad ogni istituto di Genova per favorirne la diffusione e la fruizione con gli studenti. Il progetto è nato grazie all’incontro e al confronto tra Pupi Avati, lo psichiatra-psicoterapeuta Vittorio Uva e, per l’Istituto Comprensivo Quinto-Nervi, il dirigente Marzio Angiolani e i professori Gabriella Mezzasalma e Stefano Ratto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il film, prodotto nel 2018 e trasmesso recentemente da Rai Uno, racconta una vicenda tutt’altro che banale legata alla disabilità. Donata, adolescente liceale che tutti chiamano Dony, si invaghisce a prima vista di Marco, un coetaneo incontrato per caso. Tuttavia, quando lo incontra nuovamente, il ragazzo ha subito un incidente che ne ha compromesso le capacità cognitive e vive ormai isolato, accudito in casa dalla sola madre. Dony inizia allora un percorso di progressivo riavvicinamento sfidando l’opposizione, le perplessità e in qualche modo i preconcetti (per certi versi naturali) dei propri genitori, dei propri amici, di tutti coloro che entrano in contatto con lei. L’infatuazione adolescenziale lascia sempre più il posto a un rapporto di empatia e di reciproca necessità difficilmente comprensibile al mondo degli adulti. Senza fornire formule risolutive né visioni edulcorate, quest’opera disegna un percorso difficile colpendo per la sua sensibilità e capacità di lasciare un forte segno nell’animo dello spettatore. Dal punto di vista didattico e pedagogico spicca per la capacità di porre quesiti favorendo confronti e discussioni.
"Il Fulgore di Dony" è visibile su RaiPlay cliccando QUI.
La proiezione genovese del 10 dicembre, svoltasi nell’auditorium “Eugenio Montale” del Teatro Carlo Felice, ha avuto Pupi Avati come ospite d’onore
e, agli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Genova, ha offerto spunti per sviluppare piani didattici specifici sul tema della diversità. Il materiale informativo e didattico è stato curato da Maria Francesca Genovese, Marzio Angiolani e Stefano Ratto e verrà distribuito ad ogni istituto di Genova per favorirne la diffusione e la fruizione con gli studenti. Il progetto è nato grazie all’incontro e al confronto tra Pupi Avati, lo psichiatra-psicoterapeuta Vittorio Uva e, per l’Istituto Comprensivo Quinto-Nervi, il dirigente Marzio Angiolani e i professori Gabriella Mezzasalma e Stefano Ratto.
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