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domenica 6 marzo 2016
Genoa-Empoli 1-0: Rigoni avvicina il Grifone alla salvezza
E' Rigoni, ad inizio ripresa, a scacciare gli incubi e le ansie genoane. La sua rete è determinante nel consegnare al Genoa 3 punti di tranquillità in una stagione in chiaroscuro. L'Empoli, autore di una prova opaca, quasi mai riesce a impensierire i padroni di casa. La partita, giocata su buoni ritmi ma contraddistinta da innumerevoli errori, ha visto i Grifoni attori protagonisti con i toscani autori di rarissime fiammate tra cui un palo di Mchedlidze. Troppo poco per evitare la quarta sconfitta consecutiva p
PANDEV TORNA TITOLARE DOPO TRE MESI, MACCARONE SCALPITA - Gasperini, costretto a rinunciare allo squalificato Dzemaili e agli infortunati Muñoz e Pavoletti, lascia Cerci in panchina e parte da Perin tra i pali con Izzo, Burdisso e De Maio in difesa; si distende su una linea a quattro che comprende Ansaldi, Rincon, Rigoni, Tachtsidis, e Laxalt; davanti Suso con Pandev centrale. Giampaolo, senza Tonelli e Mario Rui, propone un 4-3-1-2 con il reparto arretrato previsto alla vigilia: Skorupski in porta, Laurini, Cosic, Ariaudo e Zambelli; centrocampo affidato a Zielinski, Paredes e Buchel; Croce agisce da trequartista alle spalle di Mchedlidze e Maccarone.
PRESSIONE, STERILE, ROSSOBLÙ - Le prove d'assedio il Genoa le fa subito dopo il fischio d'inizio. Pandev è fra i più propositivi ma i toscani, retto il primo urto, sembrano essere in grado di prendere le misure pur restando quasi sempre rintanati nella propria porzione di campo. Quando le maglie della rete difensiva lascia troppi spazi è Skorupski a respingere d'istinto su tocco ravvicinatissimo di un Rigoni poco reattivo. Ma è un episodio isolato fra tante opportunità abortite sul più bello.
EMPOLI RINUNCIATARIO - L'asfissiante geometria del Grifo disegna vorticose manovre a ridosso dell'area ospite smarrendosi però al momento di tracciare l'ultima, perfetta, linea. L'Empoli bada soprattutto a tenersi ordinata come una squadra di Subbuteo incapace, però, di imbeccare in maniera decente Maccarone e Mchedlidze. Così quasi tutte le uniche volte in cui i ragazzi di Giampaolo riescono a spingersi in avanti vengono propiziate da passaggi imprecisioni avversarie.
ZIELINSKI SPRECA, RIGONI LA SBLOCCA! - La staffetta Suso-Cerci battezza la ripresa. Ma è un'incursione di Zielinski, neutralizzata da un disturbo di Laxalt e un'uscita a terra di Perin, a regalare il primo sussulto. Sul rovesciamento di fronte il Genoa passa con Rigoni servito dalla destra dal neo entrato e marcato in maniera imbarazzante da Cosic. Sono passati appena 3' di gioco. Pucciarelli e Saponara rilevano gli appannati Maccarone e Buchel.
DOPPIA OCCASIONISSIMA EMPOLI - Il Genoa prova a chiudere i conti ma rischia l'inverosimile concedendo troppo spazio a Mchedlidze che, filtrato sul lato destro dell'area coglie un palo clamoroso con una botta che supera l'esterrefatto Perin, la ribattuta a porta vuota di Zielinski viene poi respinta di piede da Ansaldi. È una parentesi. I rossoblù restano padroni del campo pur senza riuscire a graffiare con la giusta forza. Così l'intervento più difficile Skorupski lo deve sfoderare su deviazione di un suo compagno, Ariaudo, che intercetta un cross di Cerci. Nel finale l'Empoli non riesce ad approfittare dell'ansia da risultato che attanaglia gambe e idee degli avversari.
[Articolo per Goal.com del 6 marzo 2016]
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Football: Genoa 1893
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