Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 30 agosto 2015

Genoa-Hellas Verona 2-0: Pavoletti-Gakpé, primo successo del Grifone

Il Genoa conquista, meritatamente, il primo successo stagionale superando con il più classico dei 2-0 un Verona che regge bene un tempo per poi cedere alle reti di Pavoletti (57') e Gakpé (76'). Gara combattuta e decisa dalla maggiore determinazione rossoblu. Pazzini, nel finale, colpisce la traversa.NTCHAM DIETRO GAKPE'-PANDEV, HELLAS COL TRIDENTE – Un 3-4-1-2 per provare a dimenticare la beffa di Palermo. Così Gasperini disegna la sua squadra piazzando davanti a Lamanna De Maio, Burdisso e Izzo; Laxalt e Cissokho sono gli esterni di centrocampo a comporre la linea con Tino Costa e Rincon; Ntcham sulla trequarti libero di creare per le punte Gakpé e Pandev. Mandolini si presenta con un tridente spregiudicato nel quale Toni viene assistito da Gomez e Jankovic; conferma per la retroguardia a quattro con Pisano, Marquez, Moras, Souprayen a protezione di Rafael e mediana affidata a Sala, Greco e Hallfredsson. GRIFONE VOLITIVO – Ringhia subito, il Genoa. Pressing a soffocare sul nascere le velleità ospiti e assidua ricerca della trama perfetta a complicare la vita di Rafael che però si fa trovare pronto distendendosi completamente per deviare una botta dalla distanza dell'ottimo Ntcham. Il combattente Halfredsson esce per infortunio sostituito da Viviani. Ma la squadra di Mandolini, in ossessiva e scontata ricerca del faro Toni, continua a provare senza costrutto a gestire il gioco. MOLTO MOVIMENTO, POCHE OCCASIONI – I rossoblu posso così continuare a comandare la sfida inviando nell'area scaligera numerose palle mai tramutate in oro pesante dai suoi attaccanti. Gli avversari non riescono neppure in quello. Così, prima dell'intervallo spiccano conclusioni da lontano di Tino Costa e Toni. Troppo poco per fare sussultare davvero gli oltre ventimila presenti. PAVOLETTI-GOL È TORNATO – Nell'avvio di ripresa non cambiano nè protagonisti nè spirito, con il Genoa a cercare fraseggi in maniera ossessiva che sembrano sembre desitnati a tramutarsi in facile preda dell'attenta guardia gialloblu. E' evidente che davanti manchi un finalizzatore perché Pandev, almeno stasera, non sembra in grado di poter pungere davvero. Il Gasp lo toglie per inserire Pavoletti accolto come un eroe e che, dopo neppure trenta secondi, sblocca il risultato con un tocco ravvicinato per poi impegnare Rafael in acrobazia. GAKPE' CHIUDE I CONTI, PER PAZZINI C'È LA TRAVERSA – La sberla è una scossa sui nervi della formazione veneta ora costretta ad attaccare lasciando automaticamente maggiori spazi dietro. Souprayen è fra i più attivi e va vicino al pari negatogli da Lamanna. Ora il Grifo manovra in scioltezza, forte dei puntuali inserimenti degli esterni a scombussolare l'assetto dirimpettaio. La replica è affidata a fendente di Ntcham, pungente ma troppo centrale per mettere apprensione all'estremo brasiliano. Entra Pazzini per Jankovic. Dall'altra parte è invece la sfortuna a farla da padrone accanendosi su Pavoletti e De Maio, entrambi ko nello spazio di un minuto. A scacciare le paure genoane pensa Gakpé, sua la morbida incornata su cross dalla destra di Rincon che di fatto sigilla il match. L'Hellas prova a rimettersi in corsa confidando sulle poche idee a disposizione ma viene fermato da una traversa colta da Pazzini con deviazione di testa. [Articolo per Goal.com del 30 agosto 2015] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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domenica 23 agosto 2015

Sampdoria-Carpi 5-2: Uragano Eder & Muriel, esordio shock per Castori

Comincia dalle doppiette di Eder (14', 33') e Muriel (21', 30'), e da una punizione di Fernando (37'), il campionato della Sampdoria. I blucerchiati, con ancora addosso il peso dell'eliminazione dall'Europa League maramaldeggiano contro un Carpi che, nella prima frazione, ha mostrato un peso specifico improponibile per la categoria. Di Lazzari (38') il goal della bandiera ospite e di Matos (88’) quello che prova a salvare l’onore in una gara giocata solamente nella seconda parte. Allo scadere Viviano si oppone ad un rigore di Lazzari. MURIEL-EDER PER LA VELOCITA’, CASTORI PRUDENTE – Zenga l’esordio al Ferraris lo affida al 4-3-1-2 partendo da una linea Cassani-Coda-Silvestre e Regini a protezione della porta di Viviano; Fernando perno di centrocampo sostenuto lateralmente da Ivan e Barreto; Soriano (possibile partente) trequartista dietro Muriel ed Eder a mettere paura davanti. Cassano, ancora in cerca della forma migliore, parte dalla panchina. Per il debutto assoluto in A del Carpi mister Castori si presenta abbottonato: 4-4-1-1. Davanti al portiere Brkic (fresco di convocazione in nazionale) piazza Letizia, Spolli, Bubnjic e Gagliolo; Matos, Porcari, Marrone e Gabriel Silva in mediana; Lazzari, leggermente più avanzato, farà da supporto a Lasagna unica punta. Esordio nella massima serie anche per l'arbitro Fabbri. BLUCERCHIATI ESAGERATI! IL CARPI NON C'È – Bastano 36 giri di lancetta, alla Samp, per sbriciolare con cinque reti un Carpi imbarazzante. Inerzia di gara decisa quasi subito da un Letizia ingenuo come un fanciullo nel toccare Muriel in area. Dal dischetto Eder batte centralmente. La "leggerezza" emiliana si trasforma in tappeto d'onore ancora per Muriel che si regala una doppietta facile facile. I sostenitori ospiti appaiono decisamente più vivi dei propri beniamini in campo. Così per Eder, agevolato da un'altra papera di Brkic, e per Fernando su punizione, portare il parziale sul 5-0 diventa una passeggiata. LAZZARI PROVA A SALVARE L'ONORE – "Solo Samp" è l'etichetta di un match che ha ritmi e connotati da amichevole più che da sfida fra squadre della stessa categoria. Il divario potrebbe allargarsi ancora ma, prima dell'intervallo, a muovere il pallottoliere è Lazzari che approfitta dell'ebrezza che contagia gli undici di casa ancora in procinto di festeggiare la cinquina. ZENGA ESPULSO – Nonostante il parziale di 5-1, Zenga riesce nell'impresa di farsi cacciare per proteste. Al suo posto c'è Cagni. L'atmosfera da passerella doriana che contraddistingue la ripresa viene resa frizzante da iniziative ospiti che vedono soprattutto lo zampino dei nuovi innesti biancorossi Di Gaudio e Wilczek. Il Carpi prova a dare un senso alla gita genovese provando, anche con Marrone e Lazzari, a far lavorare Viviano. Ma la retroguardia di casa controlla. È TEMPO DEL CASSANO 2.0 MA L'ACUTO E' DI MATOS – Il ritorno di Fantantonio in blucerchiato non poteva capitare in una serata migliore. Entra a un quarto d’ora dal termine e viene accolto come l’ospite d’onore della festa. Applausi anche per Ivan nonostante il doppio giallo nel finale che però non inficia una prova comunque positiva. La Sampdoria si siede e il Carpi ottiene la seconda segnatura con un sinistro ad effetto di Matos. Marrone conquista anche un rigore prima del triplice fischio ma Viviano ipnotizza Lazzari. [Articolo per Goal.com del 23 agosto 2015] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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