Parole sante...

Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (Oscar Wilde)
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Isabel Emrich ~ ‘Underwater Paintings’

domenica 28 aprile 2013

Sampdoria-Fiorentina 0-3: Ljajic fa il fenomeno sotto gli occhi di Rossi, da Marassi arriva un messaggio al Milan

Una Fiorentina superiore e pragmatica si sbarazza agevolmente (0-3) di una Sampdoria distratta e poco incisiva che dà qualche segno di vita solo quando il viola è ormai il colore dominante. Decidono l'uno-due firmato nella prima frazione da Cuadrado (36') e Ljiajic (41') ed un sigillo di Aquilani (73'). La partita, quasi sempre contraddistinta dalla superiorità ospite, è stata vivace e a tratti nervosa. Espulso Gastaldello al 79'. I viola restano in piena corsa per il terzo posto; Sampdoria, senza vittoria dallo scorso 3 marzo, alla quarta sconfitta nelle ultime sette uscite. FORMAZIONI: 4-4-2 per Delio Rossi che conferma Romero in porta; piazza Mustafi, Gastaldello, Palombo e Berardi in difesa; De Silvestri, Poli, Obiang ed Estigarribia a centrocampo preferendo in avanti Maxi Lopez e Sansone. Nessuna novità dell'ultima ora per Montella che nel suo 4-3-3 propone il portiere Viviano; una linea arretrata composta da Tomovic, Rodriguez, Savic e Pasqual; mediana con Aquilani, Pizarro e Borja Valero dietro il tridente Cuadrado, Jovetic e Liajic. PRIMO TEMPO: Gara vivace ma avara di tiri a rete sin quando, a metà frazione, i viola non decidono di aumentare la propria spinta collezionando corner. Su uno di questi il portiere salva un tocco ravvicinato di Aquilani deviato da Maxi Lopez. I blucerchiati, che girano spesso a vuoto limitandosi ad agire quasi esclusivamente di rimessa, vanno poi inevitabilmente al tappeto su un destro da lontano di Cuadrado, libero di controllare e “bucare” un Romero dai riflessi lenti, e un altro di Ljiajic, agevolato da una difesa distratta e pasticciona, che si prende la personale rivincita su mister Rossi. SECONDO TEMPO: Eder rileva Estigarribia dopo l'intervallo, ma i sussulti li offrono Sansone e De Silvestri calciando addosso a Viviano da posizioni favorevolissime. Il futuro interista Icardi rileva Maxi Lopez ma nonostante l doriani provino ad essere finalmente propositivi, gli ospiti controllano senza affanno la sfida tenendone ben strette le redini e sfiorando la terza segnatura su iniziativa di Cuadrado e trovandola con Aquilani servito sotto porta dalla destra dallo straripante Ljajic. Nel frattempo Sansone aveva lasciato il campo a Munari. Messo in ghiaccio il risultato anche Montella provvede a cambiare sue pedine: Sissoko, Romulo ed El Hamdaoui per Aquilani, Cuadrado e Ljajic, quest'ultimo out dopo un'entrataccia che a Gastaldello costa l'espulsione. Il resto è quasi tutta attesa del triplice fischio. CHIAVE: Spessore tecnico e stimoli di classifica aiutano la Fiorentina a dare una precisa impronta al match. La Sampdoria, assai timida in fase di costruzione e confusa tatticamente, vive di rare fiammate che non danno quasi mai la sensazione di poter complicare la vita ad avversari che giocano sul velluto sino alla fine. MOVIOLA: Dirige con sicurezza, il bolognese Rizzoli. Cartellini sventolati con parsimonia e in maniera corretta. Anche il rosso mostrato a Gastaldello che non festeggia al meglio la 200a presenza in serie A. [Articolo per Goal.com del 28 aprile 2013] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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domenica 14 aprile 2013

Genoa-Sampdoria 1-1: Derby nervoso, ci pensa Matuzalem a salvare il Grifone

E' prematuro dire se con questo 1-1 la Sampdoria abbia dato la spinta decisiva verso la B ai cugini del Genoa. L'unica certezza è che, di fronte ad avversari fisicamente “cotti” e con capacità reattive vicine allo zero, ai blucerchiati sembrava poter bastare un solo vero tiro in porta per fare suo anche il secondo derby stagionale. Il rasoterra vincente su punizione di Eder (28') viene pareggiato, con la Samp ormai ridotta in dieci per l'espulsione di Costa, da un capolavoro estemporaneo e tardivo di Matuzalem (80'). I goal si incastonano una sfida da nervi isterici, confusione e giocate che è impossibile associare allo spettacolo del football.Genoa-Sampdoria 1-1 FORMAZIONI: Speculari 3-5-2 e organici senza alcuna sorpresa per Ballardini e Rossi. I rossoblù, davanti al portiere Frey, schierano Granqvist, Portanova e Manfredini con un centrocampo composto da Pisano, Kucka, Matuzalem, Antonelli e Moretti e l'attacco affidato alla coppia Borriello-Immobile. I blucerchiati si affidano a Romero a protezione dei pali protetto da Gastaldello, Palombo e Costa; in mezzo vanno De Silvestri, Poli, Krsticic, Obiang ed Estigarribia; davanti conferma per Icardi ed Eder. PRIMO TEMPO: Pathos e tensione a mille sugli spalti e in campo. Ne fa quasi subito le spese Krsticic toccato duro da Matuzalem (ammonito) e costretto ad uscire in barella per cedere il posto a Munari. A latitare sono le occasioni da rete le cui possibili genesi vengono soffocate da un agonismo portato all'estremo, soprattutto nella zona nevralgica del campo. Nell'incapacità di entrambe le squadre di costruire manovre degne di questo nome a sbloccare il risultato non può che essere un calcio piazzato. Capita sui piedi di Eder che, approfittando di una barriera genoana impresentabile, supera la statua di Frey con l'aiuto di una carambola sul palo destro. Lo svantaggio è un autentico shock per i Grifoni che arrivano al riposo senza alcuna reazione. SECONDO TEMPO: Non c'è Pisano ma Vargas, nel secondo tempo. I problemi di questo Genoa sono però talmente numerosi e disarmanti che alla Samp è sufficiente corricchiare e prestare la minima attenzione per non complicarsi la vita. Rossi concede quasi subito la passerella d'onore ad Eder sostituendolo con Sansone. Dall'altra parte un inguardabile Immobile viene tolto per far spazio a Floro Flores. L'inerzia fatica a cambiare e i rossoblù hanno un unico, flebile, sussulto in mischia con una botta di Borriello respinta da un avversario. Troppo poco per decidere la supremazia cittadina e per convincere i propri tifosi di avere le risorse per lottare duro per salvarsi. Costa, per una sciocca doppia ammonizione, lascia i suoi in inferiorità numerica per l'ultimo quarto d'ora. Poco dopo il Genoa trova il pari con un capolavoro di Matuzalem che, defilato sulla destra, manda la palla sotto l'incrocio opposto della porta di Romero. Rigoni entra per Moretti, Mustafi per Estigarribia. Ma neppure i cinque minuti di recupero concessi da Orsato aiutano il Genoa a conquistare l'impresa. CHIAVE: Genoa con l'obbligo di fare punti per salvarsi, Samp sufficientemente tranquilla per potersi gestire la sfida a proprio piacimento. Ne scaturisce una partita tanto tesa quanto brutta che alla fine fa sorridere soltanto i tifosi e la squadra di Delio Rossi. MOVIOLA: Orsato di Schio usa tutta la sua personalità per domare i nervi a corda di violino dei contendenti. Buona la collaborazione con i suoi assistenti. Corretti i due gialli mostrati a Costa, ma da quel momento in poi sembra non vedere l'ora che il suo intenso pomeriggio finisca. [Articolo per Goal.com del 14 aprile 2013] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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domenica 7 aprile 2013

Sampdoria-Palermo 1-3: I rosanero passeggiano su una Samp svogliata

Vince bene, meritatamente e senza neppure dannarsi troppo, il Palermo di Sannino contro una Sampdoria apparsa svogliata e stanca oltre ogni lecita aspettativa. Dopo il botta e risposta tra Von Bergen (35') e Munari (44'), è nella ripresa che i siciliani surclassano nello spirito e nel gioco i ragazzi di casa. Ilicic (50') e Garcia (56') decidono la sfida con comode segnature, ma il risultato sarebbe potuto essere persino più rotondo a loro favore se i rosanero avessero concretizzato le altre opportunità costruite. Palermo alla prima vittoria esterna stagionale, seconda consecutiva. Per la Sampdoria, 1 punto nelle ultime 4 gare, ora occorre ritrovare se stessa in vista dell'imminente derby. FORMAZIONI: Speculari 3-5-2 per Rossi e Sannino che devono rinunciare agli squalificati Poli e Munoz e agli infortunati Krsticic, Hernandez e Mantovani. L'undici blucerchiato è composto dal portiere Romero; i difensori Gastaldello, Palombo e Costa; i centrocampisti De Silvestri, Munari, Soriano, Obiang ed Estigarribia con Eder e Icardi tandem offensivo. Quello rosanero comprende Benussi a difesa dei pali; Von Bergen, Donati e Aronica arretrati; Morganella, Barreto, Arevalo Rios, Kurtic e Garcia (in extremis fra i titolari a causa di un forfait di Dossena) in mezzo; Ilicic e Miccoli coppia d'attacco. PRIMO TEMPO: Si studiano e attendono a lungo, Sampdoria e Palermo. Fanno eccezione alcuni innocui corner da parte degli ospiti che emergono per maggiore intraprendenza. Come quando a metà frazione Ilicic e Miccoli si prendono gioco del reparto mediano di casa partendo in contropiede e costringendo Romero a respingere con fatica. Il Doria, che va a scartamento ridotto ed è pasticciona anche in fase propositiva, non riesce a impensierire Benussi sino alla mezz'ora quando Icardi “spizza” debolmente di testa. Il Palermo riesce così a passare al 35'. Il merito è dell'ex-genoano Von Bergen che approfitta di un regalo di Romero e di avversari spettatori su un traversone dalla sinistra di Miccoli. E' primo gol esterno del Palermo dopo 300' di digiuno. Tuttavia non gli basta per andare al riposo in vantaggio, è Munari a trovare il pareggio di testa sugli sviluppi di un bel corner di Estigarribia. SECONDO TEMPO: Ilicic e Miccoli, con un paio di incursioni, fanno subito intendere che hanno le idee chiare. Più confuse le hanno invece il nugolo di calciatori blucerchiati che, al 50', stanno ad ammirare in maniera imbarazzante il defilé comodo vincente dello sloveno. Altrettanto inguardabile è il piazzamento difensivo doriano su angolo dalla destra di Miccoli che Garcia appoggia comodamente in rete. Dopo l'1-3 Rossi sostituisce Soriano con Sansone a rimpolpare il reparto avanzato. Ma in campo c'è solo una squadra: quella di Miccoli che per pochi centimetri non trova il poker. Così come Ilicic che mette ancora in ginocchio la retroguardia opposta per poi regalare la sfera ai tifosi della gradinata sud. E' il 73'. Il resto del tempo offre noia o poco più con una girandola di sostituzioni cominciata da Gastaldello sostituito da Mustafi e terminata con Fabbrini al posto di Ilicic entrambi out per infortuni. CHIAVE: L'esigenza di conquistare punti vitali spinge gli ospiti ad essere più intraprendenti. L'obbligo viene reso meno improbo da una Sampdoria che da qualche settimana a questa parte appare a corto di energie e, oggi in particolare, totalmente abulica. MOVIOLA: Dirige bene, Guida di Torre Annunziata, una partita rivelatasi tranquilla da gestire. L'unica perplessità viene lascia la sua fiscalissima decisione di decretare l'intervallo mentre Eder cerca di intrufolarsi nell'area ospite. [Articolo per Goal.com del 7 aprile 2013] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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