E' cambiato l'allenatore, Iachini al posto di Atzori, ma la Sampdoria continua a sembrare un gruppo di calciatori a cui la definizione di “squadra” sta ancora stretta. Stavolta il pari (5° casalingo, 9° assoluto) e la lezione di gioco e intensità glieli offre un Modena pericolante al quale Cuttone ha già saputo trasmettere ordine e capacità di lottare sino all'ultima stilla di sudore. 1-1 il risultato finale frutto di una contestatissima rete di Bentivoglio allo scadere della prima frazione - realizzata mentre i calciatori avversari chiedevano, invano, l'interruzione del gioco a causa di un infortunio occorso a Greco - e di un imponente colpo di testa di Ciaramitaro all'82' a premiare gli sforzi profusi durante un secondo tempo senza pause. Sullo 0-0 i blucerchiati colpivano i legni con Gastaldello (6') e Bertani (37'). A seguito della rissa scaturita dopo il vantaggio doriano venivano espulsi il tecnico ospite Cuttone e il suo vice.
FORMAZIONI – Iachini, all'esordio casalingo come guida tecnica doriana, si affida alla vecchia guardia: Romero torna a difendere i pali; Rispoli, Gastaldello, Accardi e Castellini in difesa, Dessena, Palombo, e Bentivoglio in mezzo; Foggia, Bertani e Pozzi tridente d'attacco.
Cuttone, alla sua seconda panchina nel campionato gialloblù, propone Caglioni in porta; Oliveira, Turati, Perna e Milani a comporre la linea difensiva; Giampà, Dalla Bona, Ciaramitaro e De Vitis in mezzo; Di Gennaro trequartista alle spalle di Greco unica punta.
PARTITA – Il primo acuto viene offerto dall'impatto della sfera sul montante destro di Caglioni su tiro a colpo sicuro di Gastaldello. Al 22' Dalla Bona si infortuna alla spalla sinistra e deve lasciare il posto a Nardini. Nella pochezza generale l'unico doriano a provarci è Bertani che prima (25') calcia sul fondo dal limite e poi (37') scheggia la traversa con una veemente incursione rifinita dal vertice sinistro dell'area. Prima dell'intervallo Castellini finisce k.o. sostituito da Costa e, poco dopo, la Sampdoria passa in vantaggio con Bentivoglio in pieno recupero al termine di un'azione contestatissima dagli ospiti: i padroni di casa, infatti, segnano mentre gli avversari si prodigano nel chiedere di fermare il gioco a causa di un infortunio occorso a Greco dolorante per terra a centrocampo. La rissa, sedata con molta fatica dalla terna arbitrale, propone uno sventolio di cartellini gialli e l'espulsione di mister Cuttone e del suo secondo Ciarlantini.
Dopo la pausa Greco non rientra in campo rilevato da Stanco, e nella zona tecnica a svolgere il ruolo di allenatore pensa l'esperto portiere di riserva Guardalben. Il Modena comincia bene ma prima Di Gennaro e poi De Vitis calciano su Romero le occasioni del possibile pareggio. E' invece poi bravo Romero a bloccare un tentativo di Nardini. Negli ospiti entra anche Bernacci al posto di Oliveira, tra i padroni di casa Rossini e Piovaccari subentrano a Foggia e Pozzi. All'82' il Modena ottiene il meritato pareggio con Ciaramitaro bravissimo a mettere le ali per spedire alle spalle di Romero un traversone dalla sinistra di Giampà. Piovaccari, al 91' calcia alle stelle un pallone che avrebbe meritato destini migliori.
CHIAVE – Padroni di casa alla smaniosa ricerca di creare occasioni da rete, ospiti intenti a contenere per poi tentare di sfruttare eventuali ripartenze. Nella ripresa, gli ospiti alzano il proprio baricentro alla ricerca del pari imponendo gioco e pareggio.
CHICCA – Al 37', con la Sampdoria in evidente difficoltà al momento di costruire, Bertani recupera palla nella metà campo ospite e parte all'arma bianca verso i sedici metri emiliani, prende la mira e calcia un destro violento che supera Caglioni ma sbatte sulla traversa prima di schizzare sul fondo.
TATTICA – Sampdoria con un 4-3-3, con l'ingresso di Rossini al posto di Foggia l'assetto passa al 4-4-2. Modena schierato inizialmente con un più prudente 4-4-1-1 che nella ripresa assume un più nitido 4-4-2.
MOVIOLA – Massa di Imperia dirige in maniera positiva sino a quando non succede il fattaccio del gol di Bentivoglio che lo manda un po' in confusione. Prova a dimostrare di avere polso sventolando cartellini gialli in maniera compulsiva: alla fine saranno 5 quelli dedicati ai modenesi (a cui espelle anche mister e vice) e 3 ai doriani.
PROMOSSI & BOCCIATI – Bertani è il migliore in campo. E' a lui che la squadra di Iachini fa costante riferimento ogni qual volta la palla oltrepassa la linea mediana, e lui si fa trovare sempre pronto. A negargli la massima soddisfazione personale è solo la traversa: voto 6.5. Accardi è incostante e raramente incisivo anche quando il compito che deve svolgere può semplicemente essere quello di cacciare il pallone il più lontano possibile dalla propria area di rigore: voto 5.
Ciaramitaro corona una prestazione positiva con il suo primo gol in casacca gialloblù: voto 7. Nessun calciatore ospite merita l'insufficienza.
[Articolo per Goal.com del 26 novembre 2011]
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sabato 26 novembre 2011
Sampdoria-Modena 1-1: La cura Iachini non funziona, Ciaramitaro allontana i blucerchiati dal treno-promozione
domenica 20 novembre 2011
Genoa-Novara 1-0: A Marassi volano i rossi, Veloso pesca il jolly sul gong
E' Veloso, con un fendente rasoterra da una ventina di metri all'86', a regalare al Genoa una vittoria che pareva stregata. I rossoblù, in dieci dal 43' per un'espulsione comminata ad Antonelli, disputano un primo tempo confusionario e una ripresa con un piglio ben diverso dando la connotazione all'intero match. Il Novara, artefice di una prestazione comunque positiva per intensità e voglia di far bene, sfiora il vantaggio in più occasioni, colpisce una traversa con lo scatenato rigoni (62') e poi si ritrovano anch'essi in dieci a causa di una ingenuo doppio giallo rimediato da Meggiorini all'81'.
FORMAZIONI – Senza lo squalificato Kaladze e con Bovo ai box, davanti a Frey Malesani propone la coppia centrale Granqvist-Moretti con Mesto e Antonelli ai lati; a centrocampo sistema Rossi, Veloso in cabina di regia e Constant; Merkel va a fare da trait d'union con le punte Palacio e Caracciolo.
Tesser, costretto a rinunciare allo squalificato Porcari e agli infortunati Ujkani, Morimoto, Lisuzzo e Paci, schiera Fontana in porta; Morganella, Dellafiore, Centurioni e Gemiti in difesa; Marianini, Radovanovic e Rigoni in mezzo; Mazzarani trequartista con gli attaccanti Rubino e Maggiorini.
PARTITA – L'inizio match è illusorio: un diagonale di Constant e un rasoterra di Rigoni, infrantosi sulla manona destra di Frey, sono scintille in un primo tempo nebuloso nel quale Antonelli spicca, suo malgrado, per l'incapacità di spingere nel sacco due palloni invitantissimi. Prima del riposo Rubino, colpo di testa in tuffo, lambisce il palo sinistro ed Antonelli viene espulso per fallo da ultimo uomo su Mazzarani.
Nella ripresa in campo si vede Dainelli al posto di Constant e un Genoa più motivato che trova subito un gol con Granqvist annullato per fuorigioco su segnalazione dell'assistente Tonolini. Pinardi rileva Mazzarani e poco dopo Rigoni colpisce una clamorosa traversa da posizione favorevole. Malesani cerca maggior sostanza inserendo Jorquera per un Merkel che va a corrente alternata. Il Novara prova ad alzare il baricentro per cercare di contrastare la forte pressione rossoblù e conquista una punizione dal limite calciata da Rigoni su cui Frey interviene in maniera non impeccabile. Caracciolo viene sostituito da Pratto, trascorrono pochi minuti e Rubino, di testa, sfiora la trasversale. A dieci minuti dal termine Meggiorini rimedia una doppia ammonizione in sequenza riportando la parità numerica in campo. Ci prova Pratto in elevazione, Fontana blocca. Rigoni ha poi sulla fronte il pallone del possibile vantaggio, ma la sua deviazione sottoporta va alta. Gol sbagliato, gol subito. Ci pensa Veloso, con un destro magistrale dal limite a spazzare l'angolino basso alla destra del portiere ospite portando in vantaggio il Genoa. Tesser getta nella mischia anche Granoche e Giorgi per corroborare il forcing finale, ma i Grifoni controllano agevolmente lo scorrere dei secondi che mancano al triplice fischio.
CHIAVE – Padroni di casa proiettati nella porzione di campo avversaria ma raramente capaci di imbastire trame davvero utili. Ospiti bravissimi a chiudersi sistemandosi in massa dietro la linea della palla e frustrando le velleità genoane con ripartenze talvolta assai pericolose.
CHICCA – Sbattersi non serve? Schemi vincenti non se ne trovano? Dopo 86' il figlio d'arte Miguel Veloso raccoglie una palla e decide di fiondarla nell'angolino più lontano di un Fontana sino a quel momento puntiglioso sino allo sfinimento. E' il gol-partita, ed è anche la cornice ad una personale prestazione maiuscola.
TATTICA – Speculare 4-3-1-2 per entrambe le squadre. Dopo l'espulsione di Antonelli Malesani propone il 3-4-1-2 con il neo-entrato Dainelli centrale difensivo e Moretti a sinistra.
MOVIOLA – Giannoccaro di Lecce, che ritrova il Genoa dopo il polemicissimo arbitraggio a Catania dello scorso febbraio, dirige in maniera sufficiente nonostante per tenere in mano il match debba fischiare una quarantina di falli, ammonire 7 calciatori ed espellerne 2. Appare eccessivo il giallo inflitto a Rubino per un inesistente fallo su Frey, ma paiono corretti i cartellini rossi sventolati al 43' ad Antonelli per un intervento da ultimo uomo su Mazzarani e, all'81', a Meggiorini per un doppio giallo. Giusto l'annullamento, per offside, della rete siglata da Granqvist ad inizio secondo tempo.
PROMOSSI & BOCCIATI – Veloso, dopo un primo tempo nel quale anche lui pare in sofferenza, sfodera una ripresa di alto livello che lo porta anche a firmare una rete sul foto-finish che vale tre punti importantissimi nell'economia della stagione genoana. Trascinatore: voto 7.5.
Caracciolo, disorientato e mai seriamente incisivo, termina la propria gara dopo 75' lasciando il posto a Pratto: voto 5.
Rubino gioca in maniera diligente e all'occorrenza ruvida dimostrandosi essenziale in un organico costruito per raggiungere la salvezza: voto 6.5.
Meggiorini, all'81' e quando il Novara pare in condizione di tentare il colpaccio, riesce a farsi espellere protestando in maniera troppo vivace a seguito di un'ammonizione ricevuta: voto 5.
[Articolo per Goal.com del 20 novembre 2011]
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domenica 13 novembre 2011
Sampdoria-Vicenza 0-1: Ai biancorossi basta un lampo di Martinelli per espugnare Marassi, blucerchiati sfortunati e pasticcioni
Basta un goal di Martinelli al 53' per far corsaro l'ordinato Vicenza di Cagni al cospetto di una Sampdoria senza capo né coda che si affida solo ai (rari) guizzi dei singoli. I blucerchiati del contestatissimo Atzori sono anche sfortunati (Semioli e Bertani vanno ko nella prima frazione) e nel finale un colpo di testa di Maccarone viene fermato dalla traversa. Gara comunque brutta e che premia la compagine che più si è dimostrata organizzata e vogliosa di portarsi a casa l'intera posta.
FORMAZIONI – Atzori si affida a un undici di esperienza da sistemare davanti al portiere Da Costa; in difesa vanno quindi Rispoli, Volta, Gastaldello e Castellini; in mezzo propone da primo minuto Palombo ed Obiang assistiti sulle corsie esterne da Foggia e Semioli; davanti recupera Pozzi che affianca all'inamovibile Bertani.
Cagni risponde confermando in blocco i titolari vincenti contro il Gubbio: Frison in porta; Augustyn, Martinelli, Bastrini e Giani in difesa; Gavazzi, Soligo, Botta e Mustacchio a centrocampo e la coppia Abbruscato-Paolucci in attacco.
PARTITA - Buona corsa collettiva ma di calcio se ne vede solo accenni. La Samp prova ad affidarsi ai suoi solisti per sopperire a imbarazzanti carenze di gioco. Dopo alcuni tentativi fuori misura di Palombo Frison viene chiamato in causa da velleitarie conclusioni di Pozzi (incornata) e Bertani (rasoterra). Nulla di trascendentale, ma almeno dànno la sensazione di poter accendere una sfida dalla qualità davvero scadente. Nell'approssimazione generale il Vicenza trova anche le opportunità per uscire dal guscio spaventando Da Costa con botte a lato di Abbruscato e Paolucci. Nei primi 45' infortuni mettono fuori causa i doriani Semioli e Bertani, rilevati da Padalino e Piovaccari, e il polacco Augustyn sostituito da Rigoni.
La ripresa si apre con un invitante cross dalla destra di Rispoli sul quale Pozzi, a tu per tu con Frison, non arriva all'impatto. Al 53', cinicamente, il Vicenza si porta in vantaggio con un colpo di testa di Martinelli sugli sviluppi di un corner dalla sinistra di Botta. Al 67' Piovaccari pecca di egoismo spegnendo tra le braccia di Frison un contropiede invece di servire Pozzi e Foggia pronti a ribattere a porta sguarnita. Il sornione Cagni toglie l'ammonito Paolucci per inserire Misuraca, Atzori da parte sua sostituisce Padalino con Maccarone. Una rovesciata di Pozzi, respinta in maniera felina da Frison, da il “la” all'assedio finale dei padroni di casa. Piovaccari, liberatosi di Bastrini, manda la sfera a infrangersi sull'esterno della rete. Fuori anche il claudicante Mustacchio per Pisano. All'87' Frison è strepitoso su un calcio di punizione di Palombo dai venti metri che poi ci riprova da posizione defilata. Negli ultimissimi giri di lancetta Maccarone, di testa, coglie la traversa e sul rovesciamento di fronte il Vicenza si divora il raddoppio in contropiede.
CHIAVE – Samp raffazzonata e nervosa e Vicenza che, specialmente dopo aver conseguito il vantaggio, gioca in scioltezza difendendosi e ripartendo in maniera puntuale.
CHICCA – Splendida la girata di testa di capitan Martinelli che, al 53', raccoglie un corner dalla sinistra di Botta, palla che tocca il palo e s'infila alle spalle di Da Costa.
TATTICA – Speculare 4-4-2 iniziale per Sampdoria e Vicenza.
MOVIOLA – Giancola di Vasto parte bene ma poi scende sotto la sufficienza dimostrandosi incapace di tenere in pugno il match quando i nervi si surriscaldano.
PROMOSSI & BOCCIATI – Sino a quando riesce a tenere a bada la tensione Foggia è il migliore dei suoi, sempre nel vivo dell'azione e bravo nel rubare palla e proporre soluzioni: voto 6.5. Piovaccari entra al posto di Bertani dimostrando di essere ancora piuttosto in confusione anche quando, avendo a disposizione la palla del pareggio, non riesce a far di meglio che sparare a lato: voto 5. Discorso a parte merita Atzori, anche oggi assolutamente incapace di preparare e leggere l'andamento della sfida: voto 4.
Frison cresce di minuto in minuto concedendo un finale di altissima qualità: voto 7. Nessun calciatore ospite, se non altro per l'abnegazione con cui la squadra di Cagni tiene il campo, merita la bocciatura.
[Articolo per Goal.com del 13 novembre 2011]
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martedì 1 novembre 2011
Sampdoria-Crotone 2-0: Gara non bella ma vinta, sarà la svolta per i blucerchiati?
Un'autorete di Abruzzese e un goal in contropiede di Foti nei finali di tempo tolgono le castagne dal fuoco ad una Sampdoria che, pur soffrendo e non dando spettacolo, riesce ad imporsi 2-0 sul Crotone. La compagine di Menichini ha il demerito di non credere troppo nelle proprie possibilità. Partita senza grosse emozioni ma che potrebbe essere il punto di svolta positivo in questa altalenante stagione doriana.
FORMAZIONI – Assetti rivoluzionati per entrambi i tecnici. Atzori, con l'incubo esonero, rivolta la sua formazione inserendo 5 novità: Romero in porta; Rispoli, Volta, Gastaldello e Castellini in difesa; Foggia, Obiang, Soriano e Semioli a centrocampo con il duo Fornaroli-Bertani in attacco.
Numerose novità anche per Menichini che schiera Bindi fra i pali; Correia, Vinetot, Abruzzese e Mazzotta dietro; Eramo e Loviso a far da cerniera con i trequartisti Pettinari, Maiello e De Giorgio piazzando il solo Djuric nel ruolo di punta.
PARTITA - Nel primo tempo solo una sfortunata autorete di Abruzzese, a ridosso dell'intervallo, dà senso tangibile a una gara di livello tecnico-tattico davvero basso. Il capitano ospite è suo malgrado decisivo nel tentativo di anticipare Bertani su assist di Foggia. Prima si assiste a un paio di “carezze” di Castellini e Vinetot ai guardiani avversari e a provvidenziali anticipi di Rispoli e Bindi su Pettinari e Fornaroli.
Nella ripresa c'è Calil al posto di Loviso e i calabresi, confezionando un quarto d'ora intenso, provano a cercare un pari prima sprecato di testa dal solissimo Djuric e poi frustrato dalle parate di Romero su tentativi di Calil e di Maiello. Menichini inserisce anche Sansone e Ciano per Di Giorgio Pettinari. La Sampdoria regge l'urto per poi conquistare terreno. Atzori si desta e inserisce Laczko e Foti richiamando Foggia e uno stremato Fornaroli. È proprio il neo-entrato attaccante a mettere in ghiaccio il match spingendo in rete un contropiede di Bertani viziato da un fuorigioco non segnalato.
CHIAVE – Padroni di casa col vitello in pancia alla ricerca di una qualsiasi cosa utile a passare un esame importante; ospiti troppo timorosi per essere in grado di portarsi via qualcosa di importante dalla trasferta in terra genovese.
CHICCA – La cosa più bella vista oggi al Ferraris è stata la voglia della Samp di portarsi a casa i tre punti. Per tramandare ai posteri gesti tecnici degni di nota occorre aspettare tempi migliori.
TATTICA - 4-4-2 iniziale per la Sampdoria; 4-2-3-1 per il Crotone.
MOVIOLA – Gallione di Alessandria ha davanti a sé un compitino facile facile e lo svolge commettendo un paio di errori da segnare con la matita rossa: al 77' Vinetot trattiene in area Bertani che finisce a terra fra l'indifferenza della terna arbitrale; all'80', in occasione dell'azione che porta al raddoppio blucerchiato, il direttore di gara e i suoi assistenti non ravvisano un evidente fuorigioco di Bertani al momento di scattare verso la porta ospite..
PROMOSSI & BOCCIATI - Foggia è fra i pochissimi, insieme a Soriano, a dimostrare di essere elemento di categoria superiore: voto 6.5. Entrato nella lista degli undici titolari a furor di popolo, Fornaroli, offre una prestazione che sa tanto di “vorrei ma non posso (ancora)” e qualche evitabile ciabattata: voto 5.5.
Abruzzese va su ogni pallone, purtroppo per lui anche su quello sbagliato; gli va comunque dato il merito di giocare con intensità e sostanza positiva: voto 6.5. Djuric soffre di solitudine ma lui non sembra sbattersi adeguatamente per sfruttare la buona volontà del resto della compagnia: voto 5.5.
[Articolo per Goal.com del 1° novembre 2011]
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