Una tripletta di Adailton consente al Bologna di espugnare il Ferraris al termine di una gara sempre vibrante. Decisivo un rigore assai dubbio concesso da Damato per un atterramento del brasiliano apparso fuori area. 3-4 il risultato finale definito anche da una doppietta di Suazo e dai centri di Buscè e Sculli. Il Genoa spreca ed è sfortunato colpendo 3 legni con Zapater, Palacio e Papastathopoulos.
In campo – Consueto 3-4-3 per Gasperini che conferma la linea difensiva, sistema Zapater in mediana accanto a Rossi, e sostituisce lo stirato Acquafresca con Suazo alle cui ali giocano Sculli e Palacio.
Colomba si affida ad un più prudente 4-4-1-1. Dietro recupera Portanova schierato al fianco di Moras, ritrova Lanna dopo la squalifica e lancia Mingazzini dal primo minuto. Davanti piazza l'ex-genoano Adailton e Zalayeta.
Si gioca – Nel bel mezzo di un'autentica bufera il Genoa parte a razzo e, al 7', perviene al vantaggio con Suazo che in mischia spinge nel sacco una respinta di Viviano dopo un tiro di Dainelli sugli sviluppi di un corner. Sempre da angolo ha origine l'immediato pari felsineo realizzato da due passi da Buscè dopo un tocco maldestro di Criscito. I rossoblù di casa riprendono immediatamente la loro pressione riportandosi in vantaggio al 18' con Sculli, preciso di piatto destro su palla ricevuta centralmente da Palacio. I fuochi d'artificio continuano al 28' quando Dainelli eccede in confidenza regalando palla e campo libero ad Adailton che s'invola verso la porta genoana per sottolineare il 2-2. Al 35' Sculli batte a rete, Viviano respinge, irrompe Palacio che a porta vuota manda incredibilmente alto. E' il preludio al nuovo vantaggio dei padroni di casa: incursione centrale di Rossi che lancia Suazo il qiuale, con un perfetto rasoterra, trova il 3-2.
Ripresa con gli stessi ventidue in campo e con Guana che, diffidato, rimedia un giallo per fallo da dietro su Palacio. Al 52' solo la traversa impedisce a Zapater di trovare un meritatissimo premio personale. E' invece Adailton a tornare grande protagonista agguantando il 3-3 con un tiro dal limite. Alla prima replica Palacio calcia da due passi e Viviano si salva con l'aiuto della trasversale. Sull'angolo successivo è poi il palo alla sua sinistra ad impedire ad un pallone colpito da Papastathopoulos di varcare la linea bianca. Al 62' Sculli di testa manda a lato da un metro. Non c'è un attimo di respiro. Dal 71' Gasperini prova a fare qualche correzione: fuori Criscito e Zapater dentro Milanetto e Bocchetti. Dall'altra parte Casarini rileva Mingazzini. Al 78' Amelia è strepitoso su Zalayeta e, sul proseguimento dell'azione, Papastathopoulos atterra al limite dell'area Adailton. L'incertissimo arbitro Damato concede invece un rigore che Adailton trasforma. Dentro anche Jankovic e Succi per Dainelli e Zalayeta. Prima del finale fuori anche il fischiatissimo Adailton per Gimenez. All'85' Jankovic ci prova dai sedici metri, palla sul fondo. Poi gli ospiti tengono sino al triplice fischio.
La chiave – Resistenza, aiuto della buona sorte e ficcanti azioni di rimessa. Il Bologna espugna così il Ferraris.
La chicca – La veemente percussione centrale di Rossi, con assist per Suazo a siglare il 3-2, è la fotografia della voglia di vincere dei Grifoni.
Top & Flop – Adailton il vizietto del goal ce l'ha nel dna: se ne torna dalla sua ex-casa con un'indimenticabile tripletta.
Sino a quando ha benzina Suazo fa ammattire i centrali avversari confezionando la prima doppietta in rossoblù.
Papastathopoulos, diventato titolare inamovibile dopo la cessione di Biava alla Lazio, si dimostra autentico guerriero.
Dainelli commette troppe distrazioni a macchiare una prestazione non alla sua altezza.
TABELLINO:
GENOA-BOLOGNA 3-4 (primo tempo 3-2)
MARCATORI: 7' Suazo (G), 11' Buscè (B), 18' Sculli (G), 28' Adailton (B), 37' Suazo (G); 57' Adailton (B), 79' Adailton (B) su rigore.
GENOA (3-4-3): Amelia 5; Papastathopoulos 7, Dainelli 5 (dall'80' Jankovic sv), Moretti 6; Rossi 7, Mesto 6.5, Zapater 7 (dal 75' Bocchetti sv), Criscito 6.5 (dal 71' Milanetto sv); Palacio 6.5, Suazo 7, Sculli 7. A disposizione: Scarpi, Tomovic, Fatic, Kharja. All. Gasperini 6.5.
BOLOGNA (4-4-1-1): Viviano 5.5; Zenoni 6, Portanova 6, Moras 6, Lanna 6; Buscè 6.5, Mudingayi 6.5, Guana 6.5, Mingazzini 6 (dal 76' Casarini sv); Adailton 8 (dall'85' Gimenez sv); Zalayeta 6.5 (dall'80' Succi sv). A disposizione: Colombo, Britos, Lavecchia, Savio. All. Colomba 6.5.
ARBITRO: Damato di Barletta 4.5.
AMMONITI: Zapater (G), Guana (B).
RECUPERI: 3' p.t.; 3' s.t.
[Articolo per Goal.com del 28 febbraio 2010]
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domenica 28 febbraio 2010
Genoa-Bologna 3-4: Adailton si scatena, Grifone punito da un rigore dubbio
sabato 27 febbraio 2010
Middlesbrough-QPR 2-0: Rangers, sconfitta di rigori e di sfortuna. Zona calda a tre punti
Una doppietta dal dischetto di Barry Robson, siglata nel finale del primo tempo, consente al Middlesbrough di battere il QPR. Inutili gli sforzi degli ospiti per cercare di raddrizzare il 2-0. Pali di Simpson sullo 0-0 e di Leigertwood sul finire del match.
Inizio contratto, ma al 9’ Cook reclama un rigore a seguito di un contatto sospetto con Wheater, mr. Woolmer sorvola. La gara comincia a decollare. Tre minuti dopo O’Neill prova a spaventare Ikeme mentre al 14’ Simpson lascia partire un destro dal limite che s’infrange sul palo. Il Boro tiene, è sornione e prende le misure agli Hoops soprattutto nella zona nevralgica del campo. 27’, è Killen a colpire da breve distanza trovando solo la parte esterna della rete. Al 39’ i padroni di casa passano: Ramage contrasta Aliadiere colpendo la sfera, non è di questo avviso il direttore di gara che concede un penalty trasformato centralmente da Robson. Al 44’ soltanto una respinta di Pogatetz impedisce a Buzsaky di ottenere il pari con una botta da venti metri. Non è giornata. La conferma giunge in pieno recupero quando il Middlesbrough allunga. Lo fa ancora una volta su rigore - questa volta più cristallino - per un ingenuo fallo di Gorkss su Lita. Stesso esecutore, Robson, palla stavolta collocata sulla destra.
Pochi minuti di ripresa e Harford (alla sua ultima panchina con i West Londoners) toglie Hill e German per inserire Borrowdale e Bent in un 4-4-2 inevitabile. Gli ospiti guadagnano terreno ma non sostanza offensiva. Al 65’ Strachan getta nella mischia Franks per Aliadiere poco prima che anche Taarabt faccia la sua apparizione per Faurlin. Il marocchino scalpita dalla voglia di far bene. Ne sa qualcosa Coyne costretto, al 73’, a salvarsi con la punta delle dita. Sul rovesciamento di fronte è Lita a sfiorare il 3-0, il duello è vinto dall’istinto di Ikeme. Al 78’ Taylor rileva Pogatetz. La fase di assestamento difensivo non è immediata e Leigertwood potrebbe accorciare le distanze da posizione favorevolissima trovando solo imprecazioni per il secondo legno del pomeriggio. Nei restanti minuti il Middlesbrough è bravo a contenere gli avversari sino alla fine tenendo vive le speranze play-off. Hoops ora a soli 3 punti dal terz’ultimo posto ma con una gara in meno rispetto allo Sheffield Wednesday.
TABELLINO:
MIDDLESBROUGH: Coyne, Pogatetz (Taylor, 78), Lita (Arca, 83), Aliadiere (Franks, 65), Killen, Flood, O'Neil, Robson, McManus, Wheater, Naughton.
SUBS NOT USED: Jones, Hoyte, Miller, Grounds.
GOALS: Robson (38, pen), (45+2, pen).
BOOKING: Killen (72).
QUEENS PARK RANGERS: Ikeme, Ramage, Stewart, Leigertwood, Buzsaky, Gorkss, Cook, Faurlin (Taarabt, 69), Hill (Borrowdale, 54), Simpson, German (Bent, 54).
SUBS NOT USED: Cerny, Vine, Balanta, Ephraim.
ATTENDANCE: 17.568 (523 QPR fans).
REFEREE: Mr. K. A. Woolmer.
sabato 20 febbraio 2010
Genoa-Udinese 3-0: Si scatena Acquafresca e per i friulani non c'è scampo!
3-0 all'Udinese e il Genoa riprende a rincorrere i sogni d'Europa. A inguaiare ancora di più nella lotta salvezza i friulani pensano Acquafresca con due reti (la seconda su rigore) e Palacio. Ospiti in inferiorità numerica dal 57' dopo un doppio giallo per proteste rimediato da Zapata. Gara bella e agonisticamente viva sino all'ultimo.
In campo – Falcidiato da assenze importanti tra cui Milanetto, Juric e Palladino, Gasperini conferma il consueto 3-4-3 inserendo Zapater e Rossi in mediana. Davanti Palacio e Sculli supportano Acquafresca.
Ospiti senza lo squalificato Isla, e senza D'Agostino e Domizzi fuori per acciacchi vari. A questi si è aggiunto il serbo Basta sostituito da Cuadrado. De Biasi propone un 4-4-2 a trazione anteriore con Sanchez e Inler ad innescare gli assalti di Di Natale e Floro Flores.
Si gioca – Ospiti molto bravi ad agire in velocità con il capocannoniere Di Natale. Suo il primo tiro in porta, al 15', respinto di piede da Amelia. La gara appare aperta. A dargli una sterzata è però Acquafresca che, alla mezz'ora, si avventa come un falco su una respinta corta di Handanovic su tiro di Sculli. Il Genoa cresce. Otto minuti più tardi è Zapater, con una gran botta da fuori, ad alzare il volume degli “ooooh” dello stadio: palla a fil di palo sulla destra. Poi nulla sino al riposo.
Al ritorno in campo c'è Pepe al posto di Pasquale. Ma a vedersi dopo un paio di giri di lancette è soprattutto Cuadrado, azione ricamata sul lato destro dell'area rossoblù per poi servire Di Natale, diagonale destro a lato. Al 53' Coda atterra platealmente in area Acquafresca che s'incarica della trasformazione spiazzando il portiere sulla sua sinistra. Al 57' Zapata eccede in proteste inutili e si becca un doppio giallo. Poco dopo un'incomprensione Dainelli-Sculli consente a Floro Flores di colpire da vicinissimo, palla sull'esterno della rete. L'uomo in più è comunque un'agevolazione non da poco per i padroni di casa. Gasperini cambia: fuori Moretti, dentro Bocchetti. Il Genoa dilaga al 63': Sculli raccoglie un pallone sulla sinistra e mette in mezzo per Palacio che, in testa di tuffo, realizza il 3-0. Ora si vedono anche Ferronetti e Lodi per un Sanchez dalle batterie un po' scariche e Inler. Ma, soprattutto, si rivede Jankovic, al rientro dopo 6 mesi di assenza per un gravissimo infortunio. Nel finale c'è spazio anche per Suazo a rilevare Aquafresca. Le ultime note sono per Lodi e Zapata. Il bianconero impegna su punizione Amelia, il rossoblù sfiora la traversa da venti metri.
La chiave – Reggere agli urti per poi crescere come un'onda. E' così che il Genoa prima addomestica e poi castiga un'Udinese entrata in campo per giocare a viso aperto. Forse persino troppo
La chicca – Sculli che, sul 2-0 e con l'uomo, si getta a raccogliere una palla che sta per uscire con la stessa foga che molti metterebbero solo all'ultimo minuto di una finale di Champions Lesague. Lo sforzo produce un cross per Palacio che, in volo, blinda il match.
Top & Flop – Acquafresca i suo primi due goal in rossoblù li confeziona nel momento ideale per rilanciare se stesso e la squadra che ha creduto in lui.
Rossi continua ad andare a mille spaziando egregiamente per tutto il rettangolo verde. Di questo passo prima della fine del campionato saprà stupirci anche nel ruolo di portiere.
Papastathopoulos è fra i migliori in campo: abnegazione, nervi e muscoli.
Cuadrado è uno dei giocatori bianconeri più sotto esame. Dimostra carattere e coraggio anche al momento di prendersi responsabilità importanti.
Di Natale, prova a confermare il suo ruolo di serial killer d'area di rigore. Ci riesce sino a quando la retroguardia genoana non gli prende le misure al millimetro.
Zapata si fa saltare i nervi in maniera assurda quando era proprio il momento migliore per tenerli a freno. Colpevolemente incosciente.
TABELLINO:
GENOA-UDINESE 3-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: 30' Acquafresca (G); 53' Acquafresca (G) su rigore, 63' Palacio (G).
GENOA (3-4-3): Amelia 6; Papastathopoulos 7.5, Dainelli 7, Moretti 6.5 (dal 62' Bocchetti 6); Criscito 6.5, Mesto 7, Zapater 6.5, Rossi 7; Palacio 7 (dal 71' Jankovic sv), Acquafresca 7.5 (dal 74' Suazo sv), Sculli 7. A disposizione: Scarpi, Tomovic, Fatic, Gucher. All. Gasperini 7.
UDINESE (4-4-2): Handanovic 5; Cuadrado 6.5, Zapata 4, Coda 5, Lukovic 6; Sanchez 6 (dal 65' Ferronetti sv), Inler 6 (dal 69' Lodi sv), Asamoah 6.5, Pasquale 6 (dal 36' Pepe); Floro Flores 6, Di Natale 6.5. A disposizione: Belardi, Sammarco, Badu, Geijo. All. De Biasi 6.
ARBITRO: Rosetti di Torino 7.
ESPULSO: Al 57' Zapata (U) per doppia ammonizione dovute a reiterate proteste.
AMMONITI: Rossi (G), Pasquale (U), Papastathopoulos (G), Zapater (G), Coda (U).
RECUPERI: 1' p.t.; 0' s.t.
[Articolo per Goal.com del 20 febbraio 2010]
QPR-Doncaster Rovers 2-1: Boccata d'ossigeno
Sono firmate da German e Simpson le reti che consentono ai Queens Park Rangers di aprire l'èra post-Briatore a poche ore dalle sue dimissioni da presidente ma non di azionista. 2-1 il risultato con il quale gli Hoops superano il Doncaster, andato momentaneamente in parità con Hayter. E' la prima vittoria del 2010 per i londinesi.
Nei momenti delicati a contare è solo la sostanza. I QPR riescono finalmente ad ottenerla attraverso piccoli progressi. Chi vuole vedere bel football è pregato di accomodarsi altrove. A Loftus Road ora servono soprattutto cuore, nervi e polmoni forti. Alla fine si assisterà a goals pesanti come meteoriti. I Rangers contro il Doncaster sono così, con in più un pizzico di fortuna a favore quando Stock e Sharp non riescono a concretizzare ottime opportunità. Eroe del match è Antonio German. Il diciottenne di Wembley mette a segno la prima rete della sua carriera al 25' infilando un pallone ben respinto da Sullivan su incornata di Simpson. La sfida acquista ritmo, complice anche una maggiore serenità da parte dei padroni di casa. Non è un caso che in questa fase l'occasione più clamorosa capiti sulla testa di Gorkss a ridosso dell'intervallo.
La ripresa comincia con Faurlin, German e Buzsaky vicini al raddoppio. In quest'ultimo caso a negarglielo è la bravura di Sullivan. Ma le carenze strutturali prima o poi spuntano. I Donny stanno in attesa dell'attimo buono. E, come al solito, anche stavolta Ikeme viene “trafitto” da un tiro ravvicinato: è Hayter, al 51', a riportare in equilibrio lo score raccogliendo un lungo cross di Sharp. I Rangers reagiscono, rischiano di capitolare salvati dal proprio portiere che mette una pezza su Coppinger, ma poi passano. E' il 77' ed il merito è di Simpson, puntuale e smarcato su assist di Buzsaky. I padroni di casa riescono a contenere l'abbozzo di reazione del Doncaster e, ancora con Simpson, sfiorano la terza segnatura in pieno recupero.
TABELLINO:
QUEENS PARK RANGERS: Ikeme, Ramage (Taarabt 77), Stewart, Buzsaky, Gorkss, Connolly (Borrowdale 85), Cook, Faurlin, Hill, Simpson, German (Vine 90).
SUBS NOT USED: Cerny, Quashie, Balanta, Oastler.
GOALS: German (25), Simpson (77).
Doncaster Rovers: Sullivan, O'Connor, Sharp, Chambers, Stock (Mutch 85), Hayter, Wilson (Roberts 83), Oster, Hird, Coppinger (Shiels 83), Ward.
SUBS NOT USED: Smith, Guy, Spicer, Dumbuya.
GOAL: Hayter (51).
REFEREE: Mr D Whitestone.
ATTENDANCE: 11.785.
giovedì 18 febbraio 2010
Alan Wilder & Depeche Mode di nuovo insieme... per una notte!
“Ladies and gentlemen, the legendary Mr. Alan Wilder!”. Quando ieri sera Dave Gahan ha pronunciato queste parole, sul palco della Royal Albert Hall si sono vissuti alcuni dei momenti più intensi della storia dei Depeche Mode. Come tutti i veri incantesimi il ritorno di Alan è durato lo spazio di pochi minuti. Il tempo di essere presentato e sedersi al pianoforte per accompagnare Martin Gore in una fantastica versione di ‘Somebody’ ammirabile cliccando QUI, QUI e QUI. Un tuffo nel passato, ma anche un tuffo al cuore per tutti i fans della band inglese. Quelli presenti ieri nel tempio della musica londinese e quelli che l’hanno saputo solo attraverso i passaparola o i media. L’occasione è stato il concerto benefico a favore della Teenage Cancer Trust, un’associazione britannica che aiuta i giovani ammalati di cancro. Alan Wilder lasciò ufficialmente i Depeche Mode il 1° giugno 1995, giorno del suo 36° compleanno. All’origine della decisione l’incrinarsi dei rapporti con gli altri membri della band durante il burrascoso tour promozionale di ‘Songs of Faith and Devotion’.
Sul suo blog ufficiale (visibile cliccando QUI), Alan racconta la nascita dell’idea: “Alcune settimane fa Dave mi ha contattato chiedendomi se mi avesse fatto piacere unirmi a loro sul palco. Mi ha assicurato che tutti i membri della band era d’accordo con la sua idea. Così sono stato molto felice di accettare, specialmente per il fatto che si trattava di sostenere una buona causa. E’ stato grandioso rivedere tutti e raggiungerli sul palco. Oltretutto quella di ieri è stata la primissima volta nella quale ho assistito ad una performance dei Depeche Mode!’
L’ultimo evento depechemodiano a cui ha Wilder aveva preso parte era stata la presentazione di ‘The Posters Came from the Walls’ documentario sui DM diretto Nick Abrahams e Jeremy Deller. Era il 1° dicembre scorso e, durante il dibattito successivo alla proiezione nella Clapham Picture House, Alan escluse un ritorno in seno al gruppo con parole meno categoriche del solito.
Alan Wilder, sotto lo pseudonimo di Recoil, sta per intraprendere un tour in Europa e Stati Uniti. L’Italia è inclusa con due attesissime date: il 9 aprile a Milano presso i Magazzini Generali e il 10 aprile a Roma al Circolo degli Artisti. Tutti i dettagli potete leggerli in QUESTO POST.
mercoledì 17 febbraio 2010
Pied-à-terre
Dài, scendi. Vieni anche tu. Segui la strada incantata. Afferra l’orizzonte. Cammina sulla pietra. Dài, fa’ un altro passo in giù. Non temere. Il senso di sopravvivenza è lo stesso. La coscienza anche. Alloggio temporaneo in dimensioni ridotte. Quanto basta. Quanto è possibile. Quanto è concesso. Bussa. Prima o poi ti sarà aperto. Luce soffusa. Profumo di rose in sogni appassiti. Ci troverai solo me. Ci troverai l’imbonitore, il santo e il peccatore, la vittima e il carnefice, il clown e la lacrima. Non troverai altro che me. Non troverai che l’inatteso. Sarà ancora tutto diverso. E quando ne uscirai tornerai a capire le stelle. Se ancora avrai il coraggio di guardarle...
sabato 13 febbraio 2010
Coventry City-QPR 1-0: Rangers, la crisi continua
Basta un goal di Deegan dopo 10' per infliggere ai Queens Park Rangers il quinto k.o. consecutivo. Gli Hoops, in evidente crisi, hanno comunque dimostrato impegno alla ricerca del pari. Il terz'ultimo posto, occupato dal Reading, resta distante 2 punti. I Fakehoops hanno però una gara in meno.
Un po' per acciacchi (Bent), un po' per scelta (Quashie and Ephraim) Harford cambia tre delle undici pedine della formazione reduce dalla figuraccia contro l'Ipswich Town. In distinta finiscono i nomi di Ramage, Buzsaky e Priskin. Gli ospiti partono bene impegnando Westwood al 3' con Cook direttamente dalla bandierina e con un'iniziativa di Buzsaky. Per vedere trasformare i sorrisi in smorfie basta attendere poco. Il goal-vittoria, infatti, il Coventry lo confeziona al primo tentativo. E' il 10' quando Deegan, dal limite, trova l'angolino basso destro della porta con la complicità di una deviazione. E' il suo primissimo centro con la maglia del City. Storia già vista, con trama in salita per i ragazzi di Harford. Tuttavia, rispetto al solito insipido brodino, i Rangers stavolta provano almeno ad offrire qualcosa di più sostanzioso. Gli schemi latitano, ma la reazione c'è: insistita quanto poco graffiante. E di questi tempi è giusto sottolinearla.
Ad inizio ripresa German rileva Priskin. E al 58' Cook prova i riflessi di Westwood con una punizione da 25 metri. Al 66' Taarabt rileva Buzsaky e dall'altra parte Sears prende il posto di Morrison. Poco dopo ancora Cook è artefice di un'azione degna di finire sui taccuini con un tiro che Barnett devia verso la propria porta chiamando alla paratona il proprio portiere. Gli Sky Blues appaiono meno tonici rispetto alle ultime gare. Il predominio territoriale ospite, soprattutto a centrocampo, è costante. Per dare uno scossone Wright prova a spaventare Ikeme con un lob da una quarantina di metri. Gli Hoops giocano con la forza della disperazione. Al 90' gli dèi appoggiano la palla buona sul sinistro di Faurlin, l'esecuzione non brilla per acutezza. L'ultimo lampo è ad appannaggio del Coventry che, sfruttando i metri lasciati dagli ospiti, sfiorano il raddoppio da pochi passi con Eastwood.
TABELLINO:
COVENTRY CITY: Westwood, Wright, Clingan, Eastwood, Morrison (Sears 67), Deegan, Cranie, Baker, McIndoe, Barnett, Wood.
SUBS NOT USED: Konstantopoulos, Hussey, Walker, Grandison, Jeffers.
GOAL: Deegan (10).
BOOKINGS: Wright (41), Cranie (71).
QUEENS PARK RANGERS: Ikeme, Ramage, Stewart, Buzsaky (Taarabt 67), Gorkss, Connolly, Cook, Faurlin, Hill, Simpson, Priskin (German 55).
SUBS NOT USE: Cerny, Vine, Quashie, Balanta, Borrowdale.
BOOKINGS: Connolly (66), Faurlin (70), Gorkss (75).
REFEREE: Mr .D Foster.
ATTENDANCE: 15, 247 (586).
martedì 9 febbraio 2010
QPR-Ipswich Town 1-2: A due passi dall'inferno
Loftus Road diventa terra di conquista anche per un Ipswich Town apparso più organizzato e convinto dei propri mezzi rispetto ai QPR. 1-2 il risultato finale: a Norris (8) e Murphy (38) risponde Simpson (66). Tardiva e poco incisiva la reazione degli Hoops. Questa quarta sconfitta consecutiva spedisce i Rangers in piena lotta salvezza. Ora sono solo 2 le lunghezze di vantaggio sul Reading terz'ultimo ma vittorioso sul Plymouth. Prima dell'inizio è stato rispettato un minuto di silenzio in memoria di Harold Winton, presidente onorario a vita dei QPR mancato ieri dopo una lunga lotta contro il cancro. Contestato Flavio Briatore.
Le rivoluzioni nella rosa, le incertezze societarie e le squalifiche di Leigertwood e Ramage non aiutano Harford a schierare una formazione competitiva. L'ennesima prova balbettante dei Queens Park Rangers mette sempre più in evidenza l'incapacità dei londinesi nel preparare sfide dal peso specifico enorme. Dopo cento secondi Ikeme viene chiamato in causa da McAuley. E, puntuale come il rintocco del Big Ben, all'8' giunge il vantaggio ospite. E' Norris, servito da Peters, a sbloccare il risultato realizzando il suo primo goal stagionale con un tiro nell'angolino sinistro. Subito dopo Bent lascia il campo a Vine. Al 13' si vede finalmente un'azione offensiva dei padroni di casa: impreciso colpo di testa di Simpson. Al 20' la porta dei QPR si trasforma in un tiro a segno con Norris, Murphy e Walters che sparano a raffica su Ikeme bravo comunque a salvarsi. Poco dopo anche McAuley, ispirato da un corner di Garvan, prova invano a sorprendere il portiere. E la forza offensiva dei Rangers? Sta tutta in un tiro-cross di Cook preda di Lee-Barrett. Al 32' Murphy fa le prove generali del raddoppio calciando a lato da posizione ravvicinata. Non ripete lo stesso errore al 38' quando, sempre in area, riceve dalla sinistra un pallone invitante di Colback e lo spedisce nell'angolino sinistro. Prima del riposo Stewart devia alto di testa una punizione di Ephraim.
La ripresa si apre con Buzsaky e Taarabt al posto di Ephraim e Quashie. Pochi attimi e Simpson costringe in angolo Lee-Barrett indirizzando la palla verso il primo palo. E' una fiammata. Con ordine i Tractor Boys riportano il match sui ritmi a loro più congeniali costringendo gli Hoops, fisicamente meno reattivi, a cercare di riaprire la sfida attraverso improvvisazioni. Al 63' Ikeme viene ancora chiamato in causa da Murphy. A questo punto Roy Keane mescola le sue carte: Healy e Rosenior per Counago e Garvan. La fase di assestamento tattico giova però ai padroni di casa che quasi subito accorciano le distanze con un colpo ravvicinato di Simpson, a digiuno in Championship dal 26 dicembre. Ai primi rovesciamenti di fronte l'Ipswich si rende nuovamente pericoloso: prima Walters manda fuori di testa, poi Norris spreca a lato di sinistro. La forza della disperazione sembra poter essere la molla per abbozzare un assalto conclusivo. Simpson (82) e Faurlin (84) impegnano Lee-Barrett senza però incidere severamente.
TABELLINO:
QUEENS PARK RANGERS: Ikeme, Stewart, Bent (Vine 10), Gorkss, Quashie (Taarabt 46), Connolly, Cook, Faurlin, Hill, Simpson, Ephraim (Buzsaky 46).
SUBS NOT USED: Balanta, Cerny, Borrowdale, German.
GOAL: Simpson (66)
BOOKINGS: Connolly (35)
IPSWICH TOWN: Lee-Barrett, Delaney, McAuley, Peters, Garvan (Rosenior 65), Walters, Leadbitter, Norris, Colback, Murphy (Stead 85), Counago (Healy 65).
SUBS NOT USED: Murphy, Balkestein, Edwards, Quinn.
GOALS: Norris (8), Murphy (38)
BOOKINGS: Norris (64), Walters (72)
REFEREE: Mr F Graham
ATTENDANCE 10.940 (1409)
lunedì 8 febbraio 2010
Semplice... semplice...
Semplice... semplice... da ascoltare ad occhi socchiusi... lasciati cullare dalla melodia e dalle vibrazioni... respira al ritmo del cuore più dolce che hai a disposizione... e dimenticati di tutto... domani sarà un altro giorno semplice... semplice... da ascoltare ad occhi socchiusi...
Delirio ispirato da 'Samskeyti' dei Sigur Rós. Per ascoltare il brano cliccare su questo link: http://www.youtube.com/watch?v=K1cqn3UDmp4 almeno finchè continuerà ad essere attivo... :)
domenica 7 febbraio 2010
Promossi & Bocciati di Genoa-Chievo Verona 1-0: Rossi TUTTOFARE, Pellissier è una spina nel fianco
Questi sono i protagonisti principali di Genoa-Chievo Verona 1-0 decisa da una rete di Marco Rossi al 64'. Traversa di Milanetto al 76'. Gara poco spettacolare ma intensa sino all'ultimo grazie alla capacità di entrambe le squadre di non arrendersi mai.
Rossi: Fa il centrocampista, il difensore aggiunto a supporto di Sokratis e anche il bomber. Il suo apporto serve anche nascondere le amnesie di alcuni suoi compagni. Voto 7.5.
Milanetto: Non è un caso che, nel corso della gara, il Genoa cresca contemporanemente alla sua prestazione. Suggeritore di quasi ogni manovra rossoblù solo la traversa può fermarlo al momento di concedersi la gioia dell'acuto personale. Voto 7.
Amelia: Nel primo tempo, con i suoi compagni presi in velocità dal ritmo clivense, riesce a mettere due pezze che potrebbero mutare i destini del match. Voto 7.
Dainelli: Dopo anni di corte sfrenata il Genoa è riuscito a prenderlo solo in questa sessione di gennaio. A vederlo giocare si capisce quanto è mancato un elemento del suo valore nella prima parte del campionato. Non è un caso che l'inviolabilità della porta rossoblù ora abbia raggiunto la bellezza di 363'. Voto 7.
Sokratis: Preziosi e Gasperini hanno deciso di puntare forte su di lui. Il greco risponde giocando una delle sue migliori partite in rossoblù: diagonali e disimpegni di spessore. Voto 7.
Mandelli: Dopo 10' compie un salvataggio a portiere battuto che ha lo stesso peso specifico di un goal. Poi lotta come un leone sino alla fine. Bravo. Voto 7.
Pellissier: Solito carattere, solita capacità di giocare negli spazi. E' pungente come una freccia Apache. La strada si fa in salita quando i suggerimenti scarseggiano e la retroguardia genoana si chiude a doppia mandata. Voto 6.5.
Juric: Meno efficace del solito, non dà l'apporto sperato. Viene sostituito dopo un'ora dal giovane Fatic. Anche i gladiatori a volte hanno bisogno di prendere fiato. Voto 6.
Bogdani: Di Carlo lo schiera dal primo minuto preferendolo ad Abbruscato. Lui parte bene per poi lentamente diminuire il proprio apporto. Voto 5.5.
[Articolo per Goal.com del 7 febbraio 2010]
Genoa-Chievo Verona 1-0: Il Grifone torna a far capolino LASSU'...
Un destro di Marco Rossi dopo 64' consente al Genoa di superare un Chievo Verona ben organizzato e mai domo. Gara poco spettacolare ma comunque sempre vibrante, specialmente quando nel secondo tempo i padroni di casa decidono di osare di più. Traversa di Milanetto alla mezz'ora della ripresa. Con questi 3 importantissimi punti i rossoblù agguantano in classifica la Juventus.
In campo – 3-4-3 per Gasperini costretto a rinunciare allo squalificato Criscito, Dentro Sokratis sulla destra del trio difensivo, centrocampo d'esperienza nel quale spiccano Milanetto in regia e Rossi esterno a svolgere gran lavoro anche in fase di copertura. Acquafresca parte dall'inizio sostenuto ai lati da Sculli e Palacio.
4-3-1-2 per Di Carlo che non presenta sorprese dell'ultima ora nel quartetto difensivo. Reparto centrale di sostanza con Rigoni supportato da Luciano e Marcolini. Pinzi trait-d'union fra la coppia offensiva Pellissier e Bogdani con l'albanese vincitore del ballottaggio con Abbruscato.
Si gioca – Al 10' Sculli serve Acquafresca che calcia in diagonale destro eludendo Sorrentino, Mandelli recupera sulla linea. La replica non si fa attendere, Amelia è bravo ad opporsi al tiro in velocità di Luciano. Al 27' è sempre il portiere a finire sotto i riflettori respingendo con il corpo un rasoterra di Pellissier. Come da copione è il Genoa ad essere maggiormente propositivo offrendo un'azione insistita spesso però sbriciolata dall'arcigna tattica contenitiva clivense. Quando l'occasione arriva, 34', Mesto calcia sul fondo in mischia.
Ripresa con gli stessi ventidue e con Dainelli che, dopo un minuto, incorna tra le braccia del portiere. Gasperini sostituisce Juric per Fatic. I Grifoni proseguono il lavoro ai fianchi e pervengono al vantaggio al 64' con una girata di destro di Rossi servito da Mesto. Fuori anche Palacio sostituito da Bocchetti e, dall'altra parte, Bogdani e Rigoni per Abbruscato e Bentivoglio. E' però Pinzi ad avere una ghiotta opportunità dal limite che finisce alle stelle. Le squadre si allungano e al 76' Milanetto ci prova dalla distanza scuotendo la traversa. Nel finale Yepes (85') appoggia di testa sul portiere e un paio di minuti dopo Abbruscato liscia a porta vuota. I padroni di casa non stanno a guardare e sino al triplice fischio si dimostrano altrettanto pericolosi al momento di ripartire.
La chiave – Il Chievo è ben organizzato e contiene le folate rossoblù grazie un ritmo superiore? Per Gasperini non c'è problema: chiama a raccolta i “vecchi” e gli impone fraseggi rasoterra che alla lunga sorprendono spesso gli avversari.
La chicca – Servizio filtrante in area di Mesto per Rossi che gira di destro un dardo velenoso nell'angolino più lontano. E' l'1-0. Ed è anche il gol-partita.
Top & Flop – Marco Rossi in settimana aveva ribadito la sua dichiarazione d'amore eterno ai colori rossoblù. Gli dèi del pallone gli concedono il lusso di sottolinearlo con una rete che potrebbe dare una svolta alla stagione genoana.
Bogdani doveva essere l'arma in più dei clivensi. Alla resa dei conti è stato quello che più è mancato al momento di dare sostanza alle sgroppate offensive dei compagni.
TABELLINO:
GENOA-CHIEVO VERONA 1-0 (primo tempo 0-0)
MARCATORE: 64' Rossi (G).
GENOA (3-4-3): Amelia 7; Sokratis 7, Dainelli 7, Moretti 6.5; Rossi 7.5, Milanetto 7, Juric 6 (dal 60' Fatic 6), Mesto 6.5; Palacio 6 (dal 67' Bocchetti 6), Acquafresca 6, Sculli 6.5 (dal 74' Palladino sv). A disposizione: Scarpi, Tomovic, Zapater, Suazo. All. Gasperini 7.
CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 6.5, Mandelli 7, Yepes 6.5, Mantovani 6; Luciano 6.5, Rigoni 7 (dal 70' Bentivoglio sv), Marcolini 6.5 (dal 75' Ariatti sv); Pinzi 6; Pellissier 6.5, Bogdani 5.5 (dal 68' Abbruscato). A disposizione: Squizzi, Frey, Morero, De Paula. All. Di Carlo 6.5.
ARBITRO: Ciampi di Roma 6.
AMMONITI: Luciano (CV), Marcolini (CV), Sorrentini (CV), Palacio (G), Yepes (CV). Moretti (G).
RECUPERI: 2' p.t.; 5' s.t.
[Articolo per Goal.com del 7 febbraio 2010]
sabato 6 febbraio 2010
Peterborough United-QPR 1-0: Rangers, un altro scivolone tra beneficenza, caos e isteria
Ormai per battere ciò che resta dei meravigliosi Queens Park Rangers ammirati pochi mesi fa basta andare al minimo. A Peterborough lo sapeva benissimo anche il custode del quasi centenario London Road Stadium, figurarsi quel furetto di Aaron McLean. A lui, che da quelle parti ha il rispetto riservato all'inossidabile Queen Elizabeth, bastano 9 noiosi giri di lancetta per inchiodare alle proprie responsabilità i boss dirigenziali e tecnici del nobile club della capitale: è Boyd a crossargli la palla verso l'area piccola regalandogli quel dolce sapore del goal che gli mancava da due mesi. Trasformazione facile facile, sbattuta in faccia agli oltre 1500 Hoops - loro sì davvero Super - giunti sin qui per cercare di far capire la loro forza a guardia della propria fede.
Gli ospiti provano a reagire con il loro giocatore inizialmente più vivace: Bent. Ma la smania del ragazzo appena giunto in prestito da Birmingham viene diluita dall'imprecisione. L'occasione più nitida capita sulla testa di Connolly al 34'; nonostante l'ottima posizione il bersaglio grosso resta un miraggio. I padroni di casa, da tempo desolatamente in fondo alla classifica, tengono bene. Nulla di particolarmente sostanzioso, ma quanto serve per rischiare il minimo e affacciarsi dall'altra parte digrignando i denti per far capire che un altro morsetto sarebbe alla propria portata. I Rangers trotterellano acuendo il senso di incompiutezza ogni volta che provano a finalizzare qualcosa.
Nel secondo tempo Gannon, accomodatosi solo 4 giorni fa sulla panchina dei Posh, propone Josh Simpson per Lee aumentando lo spessore del centrocampo. Dall'altra parte Harford continua a scuotere la testa e a meditare mentre al 55' Connolly avvisa Lewis, con un tiro non irresistibile, che il match è ripreso. A quel punto si rivede Ephraim, sostituisce Quashie. Nelle situazioni difficili occorre tenere i nervi saldi. Allo scoccare dell'ora di gioco Leigertwood se ne dimentica e, dopo un fallaccio su Rowe, si fa sventolare un cartellino rosso dall'intransigente mr. McDermid. Allora Mackail-Smith e per un paio di volte Boyd provano a chiudere i conti a stretto giro di posta: Ikeme è attento. Ma questo pomeriggio Tommy Rowe attira i “cattivi” dei Rangers più di quanto Vanessa Perroncel sappia attirare i giocatori del Chelsea. E' su di lui, infatti, che Ramage commette due interventi da “giallo” in meno di dieci minuti divenendo, all'82', protagonista della seconda espulsione di giornata. In 9 contro 11 la sfida perde quel poco di senso che le era rimasto. Per dovere di cronaca l'ultimo a (far finta di) crederci è Ephraim: botta imprecisa da fuori area mentre l'arbitro sta per mandare tutti a casa. E Harford non riesce neppure a racimolare dichiarazioni di circostanza.
Questo ennesimo passo falso spinge i Queens Park Rangers a 5 punti dalla zona retrocessione. Situazione ancora gravissima per il Peterborough che, pur avendo ottenuto un successo dopo cinque sconfitte consecutive, resta lontano 9 lunghezze dal quart'ultimo posto.
TABELLINO:
PETERBOROUGH UNITED: Lewis, Williams, Morgan, Lee (Simpson 46), McLean, Boyd (Frecklington 82), Mackail-Smith (McLeod 82), Rowe, Whelpdale, Bennett, Livermore.
SUBS NOT USED: Gilbert, McKeown, Geoghaghon, Reid.
GOAL: McLean (9).
BOOKINGS: Lee (45), Simpson (52), Bennett (83).
QUEENS PARK RANGERS: Ikeme, Ramage, Leigertwood, Bent, Gorkss, Quashie (Ephraim 57), Connolly, Cook (Vine 81), Faurlin, Hill, Priskin (Simpson 65).
SUBS NOT USED: Stewart, Buzsaky, Cerny, German.
BOOKINGS: Ramage (73 & 82).
RED CARDS: Leigertwood (60), Ramage (82).
REFEREE: Mr. D. McDermid.
ATTENDANCE: 8.933 (Away: 1570).
venerdì 5 febbraio 2010
Robert Smith, un 2010 intenso fra Cure e varie collaborazioni: Tim Burton, 65DOS, Anik Jean...
Oltre ai numerosi progetti riguardanti i Cure (le cui anticipazioni potete trovare all'interno di questo blog), quest’anno Robert Smith sarà protagonista di importanti collaborazioni da solista. A cominciare dalla registrazione di ‘Very Good Advice’ brano di ‘Almost Alice’, raccolta edita a complemento della colonna sonora di ‘Alice in Wonderland’ composta da Danny Elfman per l’omonimo film diretto da Tim Burton. Il matrimonio artistico fra i due è stato ad un passo dall’essere celebrato già nel 1989 quando il regista californiano chiese a Smith un contributo musicale per il suo ‘Edward Mani di Forbice’. Tuttavia, complice la contemporanea realizzazione di ‘Disintegration’, gli intenti non sfociarono in nulla di concreto. ‘Very Good Advice’ sarà l’unica canzone ripresa dalla colonna sonora originale del lungometraggio animato realizzato dalla Disney nel 1951.
La voce di Robert Smith è anche presente in ‘J’Aurai Tout Essayé’, brano incluso nel terzo album della cantante canadese Anik Jean. Si tratta di una pseudo-cover di ‘Believe’, canzone che Earl Slick - noto soprattutto per essere il chitarrista di David Bowie - aveva inserito in ‘Zig Zag’, album solista del 2003. Anche quella versione fu caratterizzata dall’inconfondibile voce del leader dei Cure. ‘J’aurai Tout Essayé’ è scaricabile gratuitamente (e legalmente) cliccando QUI.
Robert apparirà anche nel nuovo album dei 65 Days Of Static. Sua sarà la parte vocale di ‘Come To Me’, sesto dei nove pezzi che compongono ‘We Were Exploding Anyway’, attesissimo lavoro della band. Il gruppo post-rock di Sheffield fece da supporter ai Cure in occasione del ‘Dream Tour’ 2007-2008 ideato per promuovere a livello mondiale ‘4:13 Dream’ .
Mr. Smith ha anche registrato una cover di ‘Small Hours’ da includere in un album-tributo a John Martyn, noto cantautore e chitarrista britannico scomparso a 60 anni il 29 gennaio 2009. Infine, il 6 dicembre, poi, uscirà una nuova versione di 'Not in Love' del duo canadese Crystal Castles contenete parti vocali registrate dal leader dei Cure. La canzone è la cover di un brano inciso dai Platinum Blonde nel 1983.
Già nella prima parte dello scorso decennio Robert Smith partecipò a numerosi eventi – discografici e live – in veste di super ospite. Eccone l’elenco:
2003:
- Collaborazione con i Blink-182 per il brano ‘All of This’
- Parte vocale di ‘Da Hype’, club hit di Junior Jack
2004:
- Co-autore e cantante di ‘Truth Is’ di Tweaker.
- Nuova collaborazione con Junior Jack per un remix di ‘Da Hype’
- Nuova versione di ‘A Forest’ realizzata con il duo tedesco Blank & Jones di cui ne furono tratti vari remixes
- Co-autore e interprete di ‘Perfect Blue Sky’ di JunkieXL
- Esibizione live insieme ai Placebo di ‘Without You I’m Nothing’ e ‘Boys Don’t Cry’ durante un concerto di Brian Molko & co. alla Wembley Arena di Londra
- Esibizione live con i Blink-182 di ‘All of This’ e ‘Boys Don’t Cry’
2005:
- Duetto con Billy Corgan nel brano ‘To Love Somebody’ incluso nel primo album solista del leader degli Smashing Pumpkins.
mercoledì 3 febbraio 2010
Alan Wilder / Recoil in tour a Milano e Roma!
Le tappe di Milano e Roma sono state appena confermate! Passerà anche dall’Italia il "‘Selected’ Events 2010 - A Strange Hour", primo tour promozionale di Alan Wilder a seguito del progetto solista denominato Recoil e a cui, per l’occasione, prenderà parte anche Paul Kendall. L’ex-Depeche Mode si esibirà il 9 aprile a Milano ai Magazzini Generali e il 10 aprile a Roma al Circolo degli Artisti. Le date italiane - organizzate dalla Grinding Halt Concerti - si aggiungono alle altre che via via andranno a comporre una serie di concerti in Europa e Stati Uniti.
Questi sono tutti gli appuntamenti della parte europea del tour:
12.03.2010: Barcelona, Sala Apolo
13.03.2010: Madrid, Sala Macumba
19.03.2010: Berlin, Meistersaal, Hansa Tonstudios
20.03.2010: Hamburg, Kulturkirche Altona
19.03.2010: Berlin, Meistersaal, Hansa Tonstudios
23.03.2010: Antwerp, TRIX XL
25.03.2010: Munich, Hansa 39, Feierwerk
27.03.2010: Cologne, Alter Wartesaal
02.04.2010: Bucharest, Front / The Ark
09.04.2010: Milano, Magazzini Generali
10.04.2010: Roma, Circolo degli Artisti
16.04.2010: Budapest, Diesel Club
17.04.2010: Prague, KC Vltavska
20.04.2010: Lodz, Klub Wytwornia
23.04.2010: Paris, Le Bus Palladium
25.04.2010: London, O2 Academy Islington
30.04.2010: Moscow, Discoteque
01.05.2010: Ekaterinburg, Tele Club
02.05.2010: St. Petersburg, Club Jagger
Le date di Barcellona e Madrid non ospiteranno un vero e proprio concerto ma SOLO una ricca presentazione di ‘Selected’, il nuovo album di Recoil che altro non è se non una raccolta di brani editi precedentemente e selezionati da Alan Wilder in persona. Tutti i dettagli sono raccolti in QUESTO POST.